
Nella mattinata di sabato 4 dicembre, come riporta il Messaggero Veneto, i registri elettronici dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale di Sacile e Brugnera, hanno subito un attacco informatico.
I criminali informatici (ancora non è noto se siano stati anche gli stessi ragazzi della scuole), hanno manipolato alle 7.30 lo spazio delle note nel registro informatico inviando messaggi massimi per 1.200 studenti e famiglie dell’Isis Marchesini, Ipsia Della Valentina e Isis Carniello.
Nelle note c’era scritto il seguente messaggio:
“Nessuna lezione 4 dicembre. L’alunno ha il gay e deve essere portato subito in un centro specializzato”.
Non è il primo hack che vediamo sui registri elettronici, infatti il sindacato ha subito denunciato: “La rete è vulnerabile”, pertanto occorre agire quanto prima per ripristinare la sua sicurezza.
Ma questo sembra un messaggio standard come “non pagheremo nessun riscatto”, che va tanto di moda negli incidenti ransomware di oggi.
Intanto alcune scuole si stanno organizzando, come la notizia che abbiamo riportato ieri della scuola superiore Badoni di Lecco che ha avviato un percorso per il triennio in cybersecurity.
Questa è la miglior risposta ad un incidente informatico che può avere una scuola superiore, in questo periodo storico.
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