Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
970x120
320x100 Itcentric
REvil messo offline dagli USA. Colpa dei backup che erano stati infettati dall’intelligence.

REvil messo offline dagli USA. Colpa dei backup che erano stati infettati dall’intelligence.

22 Ottobre 2021 07:17

Ne avevamo parlato di recente, che il gruppo REvil aveva il suo DLS offline, ipotizzando che fossero stati gli USA dicendo questo:

… ma è probabile che siano stati coinvolti i servizi segreti. Gli USA spesso hanno detto che avrebbero colpito le bande criminali qualora la Russia non fosse riuscita a stanarli.

Notizia di ieri di Reuters, il gruppo REvil è stato messo offline questa settimana da un’operazione multinazionale, secondo tre esperti informatici del settore privato che lavorano con gli Stati Uniti e un ex funzionario.

Ma ironia della sorte, il famoso ransomware d’élite che ha violato molte vittime di rilievo nel 2021, è stato vittima del suo stesso modello di attacco, ovvero i backup infetti come vedremo più avanti.

Gli ex partner e associati della banda criminale guidata dalla Russia sono stati responsabili di diversi attacchi informatici. Infatti le vittime dirette di REvil sono molte ed hanno incluso il più grande produttore di carne degli Stati Uniti quale JBS (JBSS3.SA) ed altre vittime di rilievo.

“L’FBI, in collaborazione con il Cyber ​​Command, i servizi segreti e altri paesi che la pensano allo stesso modo, si sono davvero impegnati in azioni dirompenti significative contro questi gruppi”

ha affermato Kellermann, capo della strategia di sicurezza informatica di VMWare, consulente del servizio segreto degli Stati Uniti per le indagini sui crimini informatici.

REvil è stato il top della lista.”

E lo sappiamo bene su questo blog, in quanto abbiamo pubblicato una miriade di articoli su questa cyber-gang, pubblicando anche una intervista al suo portavoce UNKNOWN.


Una figura di leadership nota come “0_neday”, che aveva già incontrato nel precedente articolo, ha aiutato a riavviare le operazioni del gruppo dopo un precedente arresto, ha affermato che i server di REvil sono stati violati da un gruppo anonimo.

“Il server è stato compromesso e mi stavano cercando”

ha scritto 0_neday su un forum di criminali informatici (il noto forum XSS) lo scorso fine settimana, post scoperto per la prima volta dalla società di sicurezza Recorded Future.

“Buona fortuna a tutti, me ne vado.”

B939cf 1abd65457bb34d619fd7a7f70c2b90f6 Mv2

Il governo degli Stati Uniti è da tempo che tenta di fermare questa cyber-gang capace di penetrare e paralizzare le aziende di tutto il mondo, accelerando dopo che il gruppo ha compromesso la società di gestione del software statunitense Kaseya a luglio.

Dopo l’attacco a Kaseya, l’FBI ha ottenuto (e trattenuto) una chiave di decrittazione universale che ha permesso alle vittime di Revil, infettate da Kaseya, di recuperare i propri file senza pagare un riscatto.

Secondo tre persone che hanno familiarità con la questione, gli specialisti informatici delle forze dell’ordine e dell’intelligente sono stati in grado di hackerare l’infrastruttura di rete informatica di REvil, ottenendo il controllo di almeno alcuni dei loro server.

Dopo che i siti Web utilizzati dal gruppo di hacker per condurre affari sono andati offline a luglio, il principale portavoce del gruppo, che si fa chiamare “Unknown”, è scomparso da Internet.

Quando il membro della banda 0_neday e altri hanno ripristinato quei siti Web da un vecchio backup il mese scorso, ha inconsapevolmente riavviato alcuni sistemi interni che erano già controllati dalle forze dell’ordine.

“La banda del ransomware REvil ha ripristinato l’infrastruttura dai backup presumendo che non fossero stati compromessi”

ha affermato Oleg Skulkin, vice capo del laboratorio forense presso la società di sicurezza a guida russa Group-IB.

“Ironicamente, la tattica preferita della banda di compromettere i backup è stata rivolta contro di loro”.

I backup affidabili sono una delle difese più importanti contro gli attacchi ransomware, ma devono essere tenuti scollegati dalle reti principali o anch’essi possono essere crittografati da estorsionisti come REvil.

Ti è piaciutno questo articolo? Ne stiamo discutendo nella nostra Community su LinkedIn, Facebook e Instagram. Seguici anche su Google News, per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica o Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Cropped RHC 3d Transp2 1766828557 300x300
La redazione di Red Hot Cyber è composta da professionisti del settore IT e della sicurezza informatica, affiancati da una rete di fonti qualificate che operano anche in forma riservata. Il team lavora quotidianamente nell’analisi, verifica e pubblicazione di notizie, approfondimenti e segnalazioni su cybersecurity, tecnologia e minacce digitali, con particolare attenzione all’accuratezza delle informazioni e alla tutela delle fonti. Le informazioni pubblicate derivano da attività di ricerca diretta, esperienza sul campo e contributi provenienti da contesti operativi nazionali e internazionali.

Articoli in evidenza

Immagine del sitoCybercrime
MongoBleed (CVE-2025-14847): il database che “non perde”, sanguina
Sandro Sana - 29/12/2025

Analisi e correlazioni costruite anche grazie alla piattaforma Recorded Future (Insikt Group), che in questi casi è utile per mettere ordine nel caos tra segnali, rumor e priorità operative. C’è una tradizione natalizia che nessuno…

Immagine del sitoHacking
Login Microsoft 365 falsi, JavaScript offuscato e Cloudflare: anatomia di un phishing avanzato
Manuel Roccon - 29/12/2025

Questo articolo analizza una recente e sofisticata campagna di phishing che sfrutta la tecnica Browser-in-the-Browser (BitB) per rubare credenziali, in particolare quelle di servizi come Microsoft 365. L’attacco BitB si distingue per la sua capacità…

Immagine del sitoVulnerabilità
Uno sciame di Agenti AI trovano uno 0day da CVSS 10 nel firmware dei dispositivi Xspeeder
Redazione RHC - 29/12/2025

Quando si parla di sicurezza informatica, è facile cadere nella trappola di pensare che i problemi siano sempre lontani, che riguardino solo gli altri. Ma la realtà è che la vulnerabilità è sempre dietro l’angolo,…

Immagine del sitoVulnerabilità
L’Exploit MongoBleed è online: 87.000 istanze su internet a rischio compromissione
Redazione RHC - 28/12/2025

È stata scoperta, come riportato in precedenza, una grave vulnerabilità in MongoDB che consente a un aggressore remoto, senza alcuna autenticazione, di accedere alla memoria non inizializzata del server. Al problema è stato assegnato l’identificatore…

Immagine del sitoCyberpolitica
ChatControl UE: la protezione dei minori o l’inizio della sorveglianza di massa digitale?
Agostino Pellegrino - 28/12/2025

Dietro il nome tecnicamente anodino di ChatControl si muove una delle più profonde torsioni del rapporto tra Stato, tecnologia e cittadini mai tentate nell’Unione europea. Non è una legge “contro la pedopornografia online”, come viene…