Redazione RHC : 23 Settembre 2021 18:32
Perché l’FBI ha nascosto la chiave per decifrare il software ransomware REvil dalle aziende colpite a seguito dell’attacco a Kaseya per tre settimane?
CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHC
Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"?
Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti?
Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati.
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Martedì, durante un’audizione al Senato, al direttore dell’FBI Christopher Ray sono state poste domande scomode sull’astensione dell’FBI dall’aiutare a sbloccare i computer di centinaia di aziende e istituzioni colpite da un massiccio attacco ransomware distribuito di Kaseya quest’estate, per quasi tre settimane.
Secondo diversi funzionari statunitensi attuali ed ex (fonti non specificate), l’FBI ha ottenuto segretamente la chiave, ma ha trattenuto questo fatto.
L’attacco a Kaseya ha colpito circa 50 clienti dei fornitori di servizi gestiti dell’azienda e circa 1.500 clienti MSP.
Le aziende colpite hanno speso milioni di dollari per recuperare i propri dati dopo l’attacco, anche se ciò avrebbe potuto essere evitato poiché la chiave era in mano dell’agenzia governativa, ma non è stata intrapresa alcuna azione di distribuzione della stessa e quindi di decrittazione. Tuttavia, secondo Mr. Ray, ciò è dovuto ai seguenti motivi:
“Prendiamo decisioni come gruppo, non unilateralmente. Si tratta di decisioni complesse… mirate a ottenere il massimo effetto, e questo richiede tempo nella lotta contro gli avversari, dove dobbiamo mobilitare risorse non solo in tutto il paese, ma in tutto il mondo”.
Il direttore dell’FBI ha rifiutato di rivelare ciò che altre agenzie governative sapevano della chiave finché l’indagine non sarà terminata.
Sasha Levin, sviluppatore di kernel Linux di lunga data, che lavora presso NVIDIA e in precedenza presso Google e Microsoft, ha proposto di aggiungere alla documentazione del kernel regole formali per...
Google sta trasformando il suo motore di ricerca in una vetrina per l’intelligenza artificiale, e questo potrebbe significare un disastro per l’intera economia digitale. Secondo un nuovo...
Il panorama delle minacce non dorme mai, ma stavolta si è svegliato con il botto. Il 18 luglio 2025, l’azienda di sicurezza Eye Security ha lanciato un allarme che ha subito trovato eco ne...
Nel corso di un’operazione internazionale coordinata, denominata “Operation Checkmate”, le forze dell’ordine hanno sferrato un duro colpo al gruppo ransomware BlackSuit (qu...
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha segnalato lo smantellamento di quattro piattaforme darknet utilizzate per la distribuzione di materiale pedopornografico. Contemporaneamente, un dicio...
Iscriviti alla newsletter settimanale di Red Hot Cyber per restare sempre aggiornato sulle ultime novità in cybersecurity e tecnologia digitale.
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006