Redazione RHC : 5 Gennaio 2021 07:25
L’anno 2020 ci ha regalato elezioni #USA controverse, una #crisi #economica globale e, in particolare, una #pandemia globale.
La disinformazione ha devastato la nostra capacità di discernere i fatti dalla verità, il #ransomware ha prodotto conseguenze sempre più #gravi e le fughe di #informazioni interne continuano a far aumentare le preoccupazioni sulla #privacy nonostante l’adozione delle leggi sulla privacy in tutto il mondo.
Secondo un recente studio pubblicato da #Webroot, c’è stato un aumento del 40% delle macchine abilitate per #RDP non protette a causa del drammatico passaggio al lavoro in #smartworking, e c’è stato un aumento del 2000% dei file dannosi con “Zoom” nel loro nome.
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Fino al 2020, il cloud era un’opzione per la maggior parte delle organizzazioni, ma con il #COVID-19 questo passaggio è divenuto un obbligo facendoci assistere a cambiamenti sul modo in cui la #sicurezza si focalizza e su cosa si concentreranno gli #aggressori nel 2021.
Insomma, il panorama non è affatto dei migliori e non farà altro che dare ancora più pressione alla già stressata forza lavoro impiegata sulla sicurezza informatica.
Ma noi guardiamo avanti! La de-digitalization si avvicina.
#redhotcyber #cybersecurity #infosec #infosecurity
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