Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

La storia della superuser. La storia di #root.

Redazione RHC : 12 Novembre 2021 06:47

In principio c’era il Verbo…

i computer, prima di passare all’era del transistor, erano macchine ciclopiche, pesanti, affamate di elettricità, le quali utilizzavano la valvole termoionica o tubi sottovuoto per funzionare, e quindi eseguire capacità di calcolo ridottissime.

Parliamo ad esempio dell’ENIAC, del 1945, il primo computer general-purpose digitale creato per consentire di risolvere problemi sul calcolo delle curve balistiche dei proiettili.


PARTE LA PROMO ESTATE -40%

RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!

Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.



L’Electronic Numerical Integrator and Computer (ENIAC)

Pensate che questo gigantesco computer occupava lo spazio di 1800 piedi quadrati e consumava circa 150 kilowatt di potenza e si narra che la prima volta che venne acceso, tutte le luci di un quartiere di Filadelfia si spensero a causa dell’enorme carico elettrico.

Ma non fu il solo, ci furono l’EDVAC, l’UNIVAC e tutta la saga dei grandi computer a transistor quali gli IBM, i DEC PDP, partendo dal PDP-1 di cui ne abbiamo parlato in un precedente articolo, utilizzato da Steve Russel per la realizzazione del primo videogioco munito di Gamepad dal titolo SpaceWar! quando militava presso il Tech Model Railroad Club dell’MIT.

Insomma, ne vennero prodotti molti di questo grandi computer, dalla IBM, dalla DEC, dalla General Electric, ma ci fermeremo a questa ultima e precisamente al GE-600, ovvero una famiglia di computer mainframe originari degli anni ’60.

Su quest’ultimo computer, vennero avviati nel 1964, degli sviluppi importanti, per la produzione di un sistema operativo chiamato Multics, acronimo di Multiplexed Information and Computing Service, che possiamo senza ombra di dubbio citare come la genesi dei sistemi operativi moderni.

Venne creato da uno sforzo congiunto tra il MIT Project MAC, guidato dal grande Fernando Corbatò (che abbiamo già incontrato in un altro video su redhotcyber in quanto inventore della password e del profilo utente), assieme alla General Electric e ai laboratori Bell.

Il sistema Multics era un sistema operativo mainframe time-sharing davvero innovativo per quel periodo ed era scritto in PL/I, un linguaggio di programmazione di terza generazione sviluppato all’inizio degli anni ’60 come alternativa all’Assembler.

E’ stato il primo sistema operativo ad introdurre un file system gerarchico, come nei computer di oggi, ad avere un processore di comandi come le comuni shell, oltre ad introdurre il concetto di Access Control List e la on-line reconfiguration, quella capacità di aggiungere o rimuovere banchi di memoria e dischi a caldo.

Multics, come abbiamo detto, introdusse il concetto di file system gerarchico e la directory principale del sistema operativo venne chiamava “root”. Root in Multics si intendeva la radice dell’alberatura delle directory che erano memorizzate sul volume fisico che conteneva la partizione dove era presente la directory root.

Nel 1969, come tutti sappiamo Ken Thompson iniziò a scrivere la prima versione del sistema operativo UNIX in codice assembler su un PDP-7, presso i laboratori Bell, e chiamò l’utenza privilegiata, la superuser con il nome “root”, probabilmente ispirato dal sistema operativo Multics, con il quale aveva lavorato in precedenza.

Secondo LinuxInfo, l’uso del termine root, per l’onnipotente utente amministrativo, potrebbe essere derivato dal fatto che root è l’unico account con permessi di scrittura (cioè, il permesso di modificare i file) di tutta l’alberatura del file system.

La directory root, a sua volta, prende il nome dal fatto che i filesystem (cioè l’intera gerarchia di directory usata per organizzare i file) nei sistemi operativi Unix-like sono stati progettati con una struttura ad albero in cui tutte le directory si diramano da una singola directory che è analoga alla radice di un albero.

Multics è stato rilasciato nel 1969, proprio nel periodo dell’avvio della scrittura di UNIX da parte di Ken Thompson.

Non ci sono fonti affidabili sulla storia dell’utenza root, ma presumibilmente Ken Thompson, ispirandosi a Multics, diede il nome “root” al superutente, in quanto padrone assoluto dell’alberatura delle directory e dei file presenti in un sistema operativo.

Fonti

https://en.m.wikipedia.org/wiki/Superuser

https://history.stackexchange.com/questions/2511/what-is-the-history-of-the-root-user-in-unix-computing

https://superuser.com/questions/1287877/why-is-the-most-powerful-user-on-a-unix-linux-system-called-root/1287880

https://multicians.org/myths.html

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Robot umanoide cinese sostituisce la propria batteria e lavora 24 ore al giorno
Di Redazione RHC - 20/07/2025

La presentazione del Walker S2 rappresenta un importante passo avanti nell’autonomia operativa dei robot umanoidi. Grazie alla capacità di sostituire autonomamente la propria batteria, il ...

Jen-Hsun Huang: “Sono nato cinese e poi diventato sinoamericano”. Grave errore il ban dei chip AI in Cina
Di Redazione RHC - 19/07/2025

Secondo quanto riportato da Fast Technology il 18 luglio, Jen-Hsun Huang ha raccontato ai media cinesi le proprie origini, spiegando di essere nato cinese e poi diventato sinoamericano. Ha sottolineat...

3 bug da score 10 sono stati rilevati in Cisco ISE e ISE-PIC: aggiornamenti urgenti
Di Redazione RHC - 18/07/2025

Sono state identificate diverse vulnerabilità nei prodotti Cisco Identity Services Engine (ISE) e Cisco ISE Passive Identity Connector (ISE-PIC) che potrebbero consentire a un utente malintenzion...

Il Video di un Attacco Ransomware in Diretta! Il workshop di HackerHood per Omnia e WithSecure
Di Redazione RHC - 17/07/2025

HackerHood, il team di hacker etici di Red Hot Cyber, ha realizzato qualcosa che raramente si vede fuori dalle conferenze più esclusive: un workshop live in cui viene mostrato, passo dopo passo, ...

Google Chrome, fix in emergenza per un bug critico che porta ad una sandbox escape
Di Redazione RHC - 17/07/2025

Google ha rilasciato un aggiornamento di emergenza per il browser Chrome, eliminando sei vulnerabilità contemporaneamente, una delle quali è già attivamente sfruttata in attacchi reali....