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Tag: #ddos

DDoS ancora contro l’Italia. NoName057(16) colpisce altri 6 obiettivi italiani

Gli hacker di NoName057(16) continuano le loro attività ostili contro diversi obiettivi italiani, attraverso attacchi di Distributed Denial-of-Service (DDoS). NoName057(16) è un gruppo di hacker che si è dichiarato a marzo del 2022 a supporto della Federazione Russa. Hanno rivendicato la responsabilità di attacchi informatici a paesi come l’Ucraina, gli Stati Uniti e altri vari paesi europei. Questi attacchi vengono in genere eseguiti su agenzie governative, media e siti Web di società private Che cos’è un attacco Distributed Denial of Service Un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) è un tipo di attacco informatico in cui vengono inviate una grande quantità di richieste a un server o a un

Nuovi attacchi all’Italia da NoName057(16) e una Infiltrazione nel sistema idrico ceco

“Combattere il cybercrime è come estirpare le erbacce: se non elimini le radici a fondo, queste ricresceranno” e oggi, più che mai, questa verità si conferma essere vera. Infatti il gruppo hacktivista filorusso NoName057(16) continua a far parlare di sé rivendicando nuove azioni di disturbo e sabotaggio che colpiscono infrastrutture critiche e siti istituzionali italiani. Tutto questo avviene dopo pochi giorni dall’operazione Eastwood, durante la quale paesi come Italia, Germania, Stati Uniti, Paesi Bassi, Svizzera, Svezia, Francia e Spagna hanno contribuito a rallentare le attività del gruppo di hacker filorussi. In un recente post pubblicato sul loro canale Telegram (in versione inglese), il collettivo

DDoS e cyberwar: il grande bluff mediatico smascherato dagli esperti

Negli ultimi anni, il termine “cyberwar” è entrato prepotentemente nel lessico quotidiano. Titoli sensazionalistici, analisi geopolitiche e conferenze sulla sicurezza informatica ci dipingono uno scenario inquietante: nazioni che si combattono nell’ombra con attacchi digitali, minacce che mettono in ginocchio infrastrutture critiche e hacker che diventano i nuovi soldati in un campo di battaglia virtuale. Ma guardando da vicino questa “cyberwar”, spesso ci troviamo davanti a qualcosa che ha più del teatro che della guerra. Gli attacchi all’Italia Negli ultimi mesi, l’Italia è stata bersaglio di una serie di attacchi informatici provenienti da gruppi hacker russi. Tra questi spicca Noname057(16), un collettivo noto

Cloudflare: il più grande attacco DDoS della storia da 3,8 Tbps è stato sventato

Gli specialisti di Cloudflare hanno riferito di aver recentemente respinto un attacco DDoS che ha stabilito un nuovo record. Secondo Matthew Prince, CEO di Cloudflare, la potenza di attacco ha raggiunto 3,8 Tbps e 2,14 miliardi di pacchetti al secondo (Pps). L’attacco mirava a un cliente anonimo di un provider di hosting anonimo che utilizza i servizi di Cloudflare. Per fare un confronto, ricordiamo che il record precedente in questo ambito era stato stabilito alla fine del 2021, quando Microsoft registrò un attacco con una capacità di 3,47 Tbit/s e 340 milioni di PPS. E l’attacco più grande, registrato in precedenza da Cloudflare, ha raggiunto una

Budget per la Cybersecurity: Una voce Dolorosa di bilancio! Il rapporto IANS

Le organizzazioni di ricerca IANS Research e Artico Search hanno recentemente pubblicato un rapporto congiunto sui budget per la sicurezza per il 2024, rivelando le tendenze chiave nei finanziamenti e nel personale nel contesto delle sfide economiche globali. Lo studio si basa sui dati di un sondaggio condotto da oltre 750 chief information security officer (CISO) raccolti da aprile ad agosto di quest’anno. In un contesto di incertezza globale, inclusi fattori economici e geopolitici, le aziende continuano a essere caute sulla spesa, e ciò sta incidendo sui budget per la sicurezza. La maggior parte di tal budget rimane allo stesso livello o aumenta in

Scopri le strategie di mitigazione DDoS raccomandate da CISA e FBI per gli enti pubblici

Il governo degli Stati Uniti ha rilasciato nuove linee guida per affrontare gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service). Tale documento è stato redatto per gli enti del settore pubblico, con l’obiettivo di proteggere i servizi critici da interruzioni indesiderate. Nello specifico è indirizzato alle agenzie governative a livello federale, statale e locale. Fornisce un approfondimento dettagliato sulle sfide e le esigenze specifiche nel contrastare gli attacchi DDoS. Gli attacchi DDoS, che coinvolgono una moltitudine di computer compromessi (botnet) nell’invio di un flusso massiccio di traffico o richieste verso un sistema target, sono notoriamente difficili da rintracciare e neutralizzare. Sono spesso utilizzati

CISA: un bug nel Service Discovery Protocol (SLP) consente un fattore di amplificazione elevato per attacchi DDoS

Il Cybersecurity and Infrastructure Security Service (CISA) degli Stati Uniti ha segnalato che una vulnerabilità di alto livello nel Service Discovery Protocol (SLP) viene sfruttata attivamente. La vulnerabilità, identificata come CVE-2023-29552 ha un livello di gravità CVSS pari a 7,5 , e può portare alla negazione del servizio. Può essere utilizzata per lanciare attacchi DDoS su larga scala. Il problema è stato scoperto dai team di ricerca BitSight e Curesec nell’aprile di quest’anno. SLP è un protocollo che consente ai sistemi su una rete locale di rilevarsi e comunicare tra loro. Sebbene gli esatti dettagli sullo sfruttamento della vulnerabilità siano sconosciuti, BitSight ha avvertito che la falla potrebbe essere utilizzata per lanciare attacchi DDoS ad alto

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