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Telegram scrive a RHC e fornisce spiegazioni inerenti ai tool di Laplace’s Demon

Redazione RHC : 13 Marzo 2024 07:15

Nella giornata di ieri, l’addetto stampa di Telegram Remi Vaughn (già incontrato a suo tempo in un altro articolo riguardante il noto messanger) riporta un messaggio relativamente alla pubblicazione relativa ai Laplace’s Demon.

In una nota stampa inviata a Red Hot Cyber, Remi Vaughn, ha sottolineato l’impegno della piattaforma nella protezione della privacy degli utenti. Vaughn ha chiarito che Telegram offre una protezione maggiore rispetto ad altri messenger contro i tentativi di associazione dei numeri di telefono agli account degli utenti.

Mail inviata dall’ufficio stampa di Telegram a Red Hot Cyber nella giornata di ieri

Una delle misure di sicurezza più rilevanti offerte da Telegram è rappresentata dai rigorosi limiti di velocità, che impediscono l’enumerazione degli utenti. Questi limiti – riporta Telegram – sono stati testati da ricercatori indipendenti per garantire l’efficacia della protezione della privacy offerta dalla piattaforma.

Inoltre, Telegram offre agli utenti diversi modi per proteggere la propria identità. Tra queste opzioni, vi è la possibilità di limitare chi può trovare un utente in base al numero di telefono associato al proprio account. Inoltre, Telegram offre numeri anonimi basati su blockchain e la funzione di Amministratori anonimi per i gruppi, permettendo agli utenti di mantenere un livello di anonimato più elevato.

Telegram riporta inoltre che anche conoscendo l’ID e il numero di telefono di un utente di Telegram, non si rivela alcuna informazione su chi possiede i canali anonimi della piattaforma.

Cari redattori di Red Hot Cyber, 

Mi chiamo Remi Vaughn e lavoro per Telegram Messenger. Vi contatto oggi per il vostro articolo, Non più anonimi su Telegram! Il Demone di Laplace identifica chi c'è dietro ad un utente. 

Telegram offre una protezione maggiore rispetto ad altri messenger contro i software che tentano di associare i numeri di telefono agli account.

Oltre a rigorosi limiti di velocità che impediscono l'enumerazione degli utenti (testati da ricercatori indipendenti), Telegram offre agli utenti modi unici per proteggere la propria identità. Tra questi, la possibilità di limitare chi può trovarli in base al numero di telefono, i numeri anonimi basati su blockchain e la funzione Amministratori anonimi per i gruppi.

Si noti che anche conoscere l'id e il numero di telefono di un utente di Telegram non rivela alcuna informazione su chi possiede i canali anonimi.

Spero che possiate includere queste informazioni nell'articolo. Grazie per il vostro tempo.

Salute,
Remi Vaughn

In conclusione, Telegram si è impegnato a fornire un ambiente sicuro e privato per i suoi utenti, e la recente nota stampa di Remi Vaughn ha chiarito ulteriormente l’impegno della piattaforma nel respingere i rischi per la privacy come il Demone di Laplace.

Va da se che con l’ascesa di questo Messenger (che ad oggi conta oltre 900.000 utenti attivi al mese), molti ricercatori stanno studiando modi per poter eludere i controlli sulla privacy e quindi trovare modi non convenzionali per associare gli account telegram a persone fisiche.

Redazione
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