
Redazione RHC : 14 Settembre 2022 16:03
Sembra che criminali e ricercatori siano sempre alla ricerca di nuovi modi per abusare e rubare i veicoli elettrici Tesla. Si potrebbe pensare che con tutte le nuove tecnologie e i sistemi di sicurezza sulle auto, tutto questo possa essere difficile, ma purtroppo così non è e questo non è il primo hack di questa natura.
La vulnerabilità, scoperta da Josep Rodriguez, chief security consultant di IOActive, consente un attacco NFC relay e richiede la collaborazione di due aggressori.
Uno dei dirottatori deve essere vicino all’auto e l’altro deve essere vicino al proprietario dell’auto, che ha una chiave NFC o un telefono cellulare con una chiave virtuale Tesla in tasca o in borsa.
Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference!Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Nello scenario di Rodriguez, gli aggressori possono rubare una Tesla Model Y se riescono a posizionarsi entro circa cinque centimetri dalla scheda NFC del proprietario o dal telefono cellulare su cui è installata una chiave virtuale, ad esempio quando il proprietario dell’auto e uno dei dirottatori stanno camminando fianco a fianco per strada o in coda al bar.

Il primo aggressore utilizza un dispositivo Proxmark RDV4.0 per creare una connessione con un lettore NFC nella portiera di un’auto. L’auto reagisce al gadget e invia un segnale, a cui dovrebbe rispondere la scheda NFC del proprietario. Proxmark trasmette un segnale tramite Wi-Fi o Bluetooth a uno smartphone, che il complice tiene accanto alla chiave NFC del proprietario.
Quindi il segnale viene trasmesso nella direzione opposta e il dirottatore ottiene pieno accesso all’auto elettrica. L’intero processo richiede una manciata di secondi.

L’attacco di Rodriguez potrebbe essere sventato se i proprietari di auto abilitano una funzione PIN-to-drive nella loro auto che richiede loro di inserire un PIN prima di avviare l’auto.
Si fa notare che Rodriguez aveva già segnalato il problema a Tesla, ma hanno lasciato la segnalazione senza risposta.
Redazione
Microsoft Teams riceverà un aggiornamento a dicembre 2025 che consentirà di monitorare la posizione dei dipendenti tramite la rete Wi-Fi dell’ufficio. Secondo la roadmap di Microsoft 365 , “quan...

Un’indagine condotta dall’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU), con il supporto della BBC, ha messo in luce che i chatbot più popolari tendono a distorcere le notizie, modificandone il senso, ...

Spesso abbiamo citato questa frase: “Combattere il cybercrime è come estirpare le erbacce: se non le estirpi completamente rinasceranno, molto più vigorose di prima” e mai come ora risulta esser...

Per tre giorni consecutivi, dal 19 al 22 ottobre, il Comune di Caponago è rimasto isolato dal web a causa di un insolito incidente: una volpe è finita in un pozzetto della rete telefonica, danneggia...

Un’allerta globale è stata lanciata dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti, riguardante lo sfruttamento attivo di una falla critica di esecuzione di codice ...