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Una foto dello STAFF Al completo della Red Hot Cyber Conference 2024

La Storia di Red Hot Cyber: un messaggio di speranza e collaborazione nell’Italia digitale

Spesso mi viene chiesto l’origine di Red Hot Cyber. In molteplici occasioni, sia in conferenze pubbliche (e anche private), ho avuto il privilegio di condividere la sua storia. Molti mi hanno esortato a tramandare questa narrazione con un articolo dedicato. È una storia tanto semplice quanto carica di un “messaggio speciale di speranza” (cit. Cult Of The Dead Cow). Ci fa riflettere sul potere della “collaborazione” e della “condivisione”. Ci fa riflettere come l’interazione e lo scambio di idee possano generare risultati che sfidano qualsiasi previsione. Questa consapevolezza ci spinge a riconoscere che l’intelligenza collettiva può portare a sviluppi sorprendenti e inaspettati.

L’Italia colpita dalla campagna di phishing Balada Injector. L’APT iraniano MuddyWater è coinvolto?

Nel vasto panorama dell’informatica, emergono minacce sempre più insidiose che mettono a repentaglio la sicurezza online di aziende e utenti comuni. In questo contesto, gli attacchi di phishing rappresentano uno dei maggiori pericoli, capaci di ingannare anche i più attenti e informati. Recentemente, il nostro team di Red Hot Cyber, composto da S.D., che desidera mantenere riservata la propria identità, Davide Cavallini, penetration tester e programmatore, e Davide Santoro, analista di cybersecurity, hanno fatto una scoperta sorprendente nel panorama della cybersecurity italiana. Si tratta di un attacco di phishing particolare, caratterizzato da una sofisticata tecnica di inganno e probabili origini nelle zone

Attacco alla ASP Basilicata. Qualcuno ha acquistato i dati? No, sono stati pubblicati

L’epilogo di un attacco ransomware è spesso segnato dalla pubblicazione online dei dati rubati o dalle aste clandestine. Nel caso dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) della Basilicata, l’attacco è stato confermato dalla stessa ASP alla fine di gennaio, quando si sono verificate difficoltà nell’utilizzo del sistema sanitario. All’epoca, l’identità della cyber gang responsabile era ancora avvolta nel mistero, ma poi abbiamo saputo che si trattava della famigerata banda Rhysida. Questo gruppo criminale informatico ha già colpito l’Azienda Ospedaliera di Verona, il Comune di Ferrara e l’Università di Salerno. La malvagia procedura di Rhysida La cybergang Rhysida segue un approccio metodico per massimizzare i

Resoconto attività 2023 della Polizia Postale. Diminuisce pedopornografia e attacchi alle infrastrutture critiche ma in aumento le truffe online

Il 2023 ha visto la Polizia Postale e delle Comunicazioni porre in campo mirate attività volte a fronteggiare i complessi scenari legati ai crimini informatici. In particolare l’impegno della Specialità è stato costantemente indirizzato negli ambiti della prevenzione e contrasto alla pedopornografia online, alla protezione delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale, al financial cyber crime e a quelle relative alle minacce eversivo-terroristiche, riconducibili a forme di fondamentalismo religioso e di estremismo politico ideologico, anche in contesti internazionali. CENTRO NAZIONALE PER IL CONTRASTO ALLA PEDOPORNOGRAFIA ONLINE (C.N.C.P.O.) In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza ogni azione del nostro vivere quotidiano,

E’ stata LockBit a colpire la WestPole. Cosa Hanno Sottratto oltre a Bloccare le Infrastrutture?

La misteriosa entità responsabile dell’attacco ransomware che ha colpito WestPole, causando problemi estesi a PA Digitale e numerose altre entità della Pubblica Amministrazione, è finalmente stata identificata. Da fonti vicino alla questione, ad attaccare WestPole è stata la Cyber gang LockBit, gang che i nostri lettori conoscono bene e che abbiamo intervistato circa un anno fa. Ricordiamo che LockBit ha messo a segno in Italia moltissimi attacchi informatici. Tra i più noti il colossale attacco all’ospedale ULSS6 di Padova, ma anche la ASP Messina, e i comuni di Villafranca, Gonzaga e Gorizia. LockBit è a tutti gli effetti una azienda criminale, composta

Se il Cloud va giù, va giù tutto! Attacco a WestPole: scopriamo le amministrazioni colpite

Il Cloud e come l’elettricità… può essere accesa o può essere spenta, rapidamente, in base alle TUE esigenze. Ha un team di professionisti dedicati che si assicurano che il servizio fornito sia sicuro e disponibile, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Quando l’elettricità non la usi, non stai solo risparmiando, ma non stai pagando perché le risorse non ti servono. Ma se la centrale elettrica si ferma e non ci sono le ridondanze del caso, rimani al freddo e al gelo. Sono ad oggi passati 5 giorni dall’inizio dell’incidente informatico avvenuto alle 5:00 dell’8 Dicembre che ha colpito la WestPole,

Attacco ransomware a WestPole. PA Digitale informa i clienti mentre i disservizi delle PA si diffondono a macchia d’olio

Come abbiamo riportato recentemente, un attacco ransomware ha colpito i Data Center di WestPole, un service provider italiano che ospita molte applicazioni della pubblica amministrazione (PA). L’attacco ha bloccato dalle 5 di mattina dell’8 di dicembre scorso, i centri di elaborazione dati di Milano e Roma, anche se al momento non si conosce la magnitudo dell’incidente e l’ammontare della richiesta di riscatto e la cyber gang che ha colpito. PA Digitale, che utilizza WestPole per alcuni suoi servizi forniti alle PA, sta informando i suoi clienti, che a causa di un significativo evento che ha interessato il proprio fornitore dell’infrastruttura cloud, i

Cos’è la Zero Trust Security. Un viaggio nel modello della sicurezza 2.0 del futuro

Cosa si intende per Zero Trust? Perchè oggi è così importante e se ne fa un gran parlare? Lo Zero Trust è un approccio innovativo che sta prendendo sempre più piede come una potente strategia per proteggere i dati, le risorse e la privacy. Sebbene il termine possa sembrare nuovo, il concetto di Zero Trust è radicato in una filosofia di sicurezza che ridefinisce profondamente la nostra comprensione delle minacce digitali e delle vulnerabilità. Il paradigma della fiducia zero suggerisce che, in un mondo in cui le minacce cibernetiche sono in sempre in evoluzione, non è possibile dare per scontato qualsiasi elemento

Tra leaks, defacing e DDoS: un viaggio tra i gruppi hacktivisti a supporto di Israele e Hamas e l’operazione OpItaly

La guerra tra Israele e Hamas accende sempre di più gli hacktivisti del cyberspazio, aggiungendo complessità ad una situazione già intricata, tuttavia i danni per ora sono limitati ma questo non significa che ve ne saranno altri che avranno maggiore successo. Autori: Olivia Terragni, Davide Santoro Nell’analizzare la lunga catena dei gruppi hacktivisti che supportano Israele o Hamas emerge una timeline che andrebbe evidenziata in modo completo. Molti dei gruppi pro-Palestina hanno avuto un’intensa cooperazione già prima dell’attacco di Hamas ad Israele avvenuto il 7 ottobre 2023: alcuni di questi gruppi infatti, che dichiarano di appartenere a paesi di origine araba e/o

L’Italia investe nelle Quantum Technologies! RHC intervista Scientifica Venture Capital sul progetto Quantum Italia

Sappiamo tutti che la corsa alle quantum technologies è diventata oggi un punto cruciale di confronto tra le superpotenze tecnologiche, paragonabile alla nuova “corsa allo spazio” del secolo. Oggi abbiamo il privilegio di intervistare Scientifica Venture Capital, un’innovativa realtà di venture capital che ha sempre posto la scienza al centro delle sue strategie d’investimento, riconoscendola come motore di competitività economica. Di recente, Scientifica Venture Capital ha annunciato una straordinaria iniziativa chiamata “Quantum Italia”, dedicata a promuovere e investire nel settore tecnologico quantistico emergente in Italia. Questa rivoluzionaria iniziativa ha l’obiettivo di fornire supporto e finanziamenti a ricercatori e scienziati italiani, sia a

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