
Redazione RHC : 29 Maggio 2023 07:15
Le Botnet vengono create con vari scopi e motivazioni. Nel mondo criminale, i gestori di botnet possono scegliere di utilizzarle per diversi fini: dal cryptomining alla distribuzione di spam. Con la diffusione delle botnet “a noleggio”, il livello di sforzo richiesto per lanciare un attacco DDoS (Distributed Denial-of-Service) è diminuito in modo significativo. Ora chiunque può scegliere di condurre un attacco per un motivo qualunque, con applicazioni che possono essere sia banali che complesse, purché si sia in grado di pagare.
Negli ultimi anni, anche il livello di difficoltà per coloro che vogliono creare la propria botnet, anziché semplicemente affittare l’accesso a una già esistente, si è abbassato in modo significativo. Questo rappresenta una minaccia importante per le vittime non protette. Sebbene l’orchestrazione di centinaia di dispositivi per l’esecuzione dei compiti senza il consenso dei proprietari possa sembrare complessa, la facilità con cui questo crimine può essere portato a termine può essere incredibilmente semplice.
Sebbene si tenda a pensare ai gestori di botnet come a criminali sofisticati e organizzati, la disponibilità del codice sorgente di tipologie di malware precedenti e la sempre più efficace generazione di codice da parte dell’IA consentono, anche a chi ha conoscenze minime, di creare il proprio malware. Queste botnet “di base” continuano ad essere efficaci, nonostante la loro mancanza di complessità, il che non fa che aggravare il problema.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Il motivo principale per cui abbiamo deciso di analizzare questa botnet e è per evidenziare come anche chi ha un livello basso di competenze può causare danni significativi.
L’attenzione dei media si concentra principalmente sui gruppi che sviluppano minacce più potenti, che lanciano attacchi completamente nuovi a vittime ignare. La verità, tuttavia, è che buona parte degli aggressori sono relativamente poco sofisticati e hanno successo prendendo di mira risorse non protette, con attacchi considerati “deboli” secondo gli attuali criteri di riferimento.
La nostra prima forma di analisi del file è stato un semplice comando “strings”, che ci ha portato al nome dell’attore della minaccia, responsabile sia di questo codice che di altri. Abbiamo ricavato queste informazioni in modo da trovare i numerosi account social media che rivendicano il “merito” della botnet e di molti attacchi.
La Dark Frost botnet ha preso di mira varie vittime nel settore gaming: sia aziende che privati. La Dark Frost ha lanciato attacchi DDoS contro aziende di gaming, game server hosting provider, streamer online e altri membri della comunità gaming con cui l’attore della minaccia ha interagito direttamente.
La portata di queste minacce è un cambiamento enorme rispetto ai tempi in cui si spammava un amico su AOL Instant Messenger. Nonostante la Dark Frost botnet non sia l’avversario più avanzato o più geniale, è riuscita a compromettere centinaia di dispositivi per far eseguire i suoi comandi.
È importante notare che non tutti gli attori delle minacce rendono pubblici i loro exploit come in questo caso.
Sebbene la Dark Frost botnet attui attacchi abbastanza forti da mettere fuori uso molti servizi online, i dispositivi protetti da Akamai rimangono sicuri. Il SIRT continuerà il monitoraggio di minacce simili e a informare la comunità su quanto osservato. Aggiornamenti in tempo reale su ulteriori ricerche sono disponibili sul canale Twitter di Akamai.
Per maggiori dettagli è possibile consultare il blogpost al seguente link.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.
Redazione
Salve ragazzi,mi chiamo Giorgio, ho 58 anni, lavoro da sempre come tecnico amministrativo e, nella vita, sono sempre stato quello “razionale” della famiglia. Quello che controlla i conti, che non ...

I servizi di Windows dedicati alle connessioni remote hanno da sempre rappresentato una fonte inesauribile di “soddisfazioni” per chi si occupa di sicurezza informatica, rivelando vulnerabilità d...

La scena è sempre quella: monitor accesi, dashboard piene di alert, log che scorrono troppo in fretta, un cliente in ansia dall’altra parte della call. Ti siedi, ti guardi intorno e ti rendi conto ...

Un noto broker di accesso iniziale (IAB) denominato “Storm-0249“, ha modificato le proprie strategie operative, utilizzando campagne di phishing ma anche attacchi altamente mirati, i quali sfrutta...

È stato rilasciato uno strumento che consente il monitoraggio discreto dell’attività degli utenti di WhatsApp e Signal utilizzando solo un numero di telefono. Il meccanismo di monitoraggio copre o...