Red Hot Cyber, il blog italiano sulla sicurezza informatica
Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
UtiliaCS 970x120
Banner Ransomfeed 320x100 1
Allarme: migliaia di siti italiani a rischio! 526.000 siti e 6.500 db in vendita nel Darkweb

Allarme: migliaia di siti italiani a rischio! 526.000 siti e 6.500 db in vendita nel Darkweb

Luca Stivali : 16 Ottobre 2025 07:58

Un nuovo post sul dark web offre l’accesso completo a migliaia di server e database MySQL appartenenti a provider italiani di hosting condiviso.

Nelle ultime ore è apparso su un forum underground un nuovo thread dal titolo inequivocabile: “Italin hosting service sites – 9 more 40 servers – 526193 site’s backup – 4631 hosting customer – 6546 MySQL db’s”.

Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente finalità di intelligence sulle minacce e di sensibilizzazione sui rischi di cybersecurity. Red Hot Cyber condanna qualsiasi accesso non autorizzato, diffusione impropria o utilizzo illecito di tali dati. Al momento, non è possibile verificare in modo indipendente l’autenticità delle informazioni riportate, poiché l’organizzazione coinvolta non ha ancora rilasciato un comunicato ufficiale sul proprio sito web. Di conseguenza, questo articolo deve essere considerato esclusivamente a scopo informativo e di intelligence.


Banner 600x900 Betti Rha Cybersecurity Awareness

Cybersecurity Awareness per la tua azienda? Scopri BETTI RHC!

Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? 
Red hot cyber ha sviluppato da diversi anni una Graphic Novel, l'unica nel suo genere nel mondo, che consente di formare i dipendenti sulla sicurezza informatica attraverso la lettura di un fumetto.
Scopri di più sul corso a fumetti di Red Hot Cyber. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

L’autore del post, che utilizza il nickname 010010, è un utente storico della piattaforma (attivo dal 2018) e offre in vendita per 1.000 $ in TRC20 un intero dump di dati provenienti – a suo dire – da infrastrutture di hosting italiani

Le schermate pubblicate a corredo del post mostrano chiaramente:

  • Un dump SQL di grandi dimensioni (1,33 GB) contenente 16 file, nominati in modo riconducibile a diversi ambienti o clienti;
  • Accesso completo ai database MySQL, con tanto di tabella t_payservice_mysql contenente username e password in chiaro di oltre 6.500 istanze;
  • Account clienti e codici utente, potenzialmente appartenenti a reseller o a clienti finali di società di web hosting italiane.

Un dettaglio non trascurabile è la promessa dell’autore: “I will give the phpmyadmin mysql root password”, segno che l’accesso non si limita ai dati ma si estende all’intero sistema di gestione.

OSINT: chi è il venditore? Profilo preliminare “010010”

Abbiamo condotto un’analisi OSINT preliminare sulle evidenze pubblicate. I punti salienti:

  • Nick dell’attore: 010010. È un nickname binario, breve, e con forte valenza “technic/hacker” — scelta non casuale per un venditore di dati. L’account sul forum è attivo dal 2018, con reazioni e credenziali che denotano una reputazione consolidata (non è un profilo usa-e-getta).
  • Contatto e monetizzazione: l’annuncio chiede 1000$ in USDT TRC20 e punta l’interesse su compratori “tecnici” (es. “people who know how to use the hosting panel”). Il contatto è un handle Telegram obfuscato — pattern tipico per eludere moderazione e dorks.
  • Screenshot: uno degli screenshot mostra la finestra di Explorer in lingua turca (etichette come Tür, Boyut, Tamam), e nella barra appare il nome stanislav karacetin con profile path C:\Users\stani\Documents\hostingdatabase. Questo fornisce due indizi concreti: il dump è stato aggregato e salvato su una macchina con OS impostato in turco, e l’autore dello screenshot (o il proprietario della macchina che ha generato i file) è identificabile come “stanislav / stani” a livello di profilo locale.
  • Temporalità: i file riportano timestamp del 14/10/2025 fra le 10:44 e le 11:27, compatibili con la finestra temporale della pubblicazione.

Ipotesi di lavoro (high-level): il venditore è verosimilmente un operatore tecnico, potenzialmente attivo dall’area turcofona o in possesso di una macchina configurata in lingua turca. Il comportamento (nick binario, monetizzazione in TRC20, contatto Telegram obfuscato) è coerente con vendor dell’area TR / Est Europa attivi nei mercati di credenziali e database.

Un caso che evidenzia la fragilità dell’hosting condiviso

Sebbene non siano stati ancora identificati i provider coinvolti, le evidenze tecniche mostrano un pattern tipico delle infrastrutture di web hosting condiviso italiane: database nominati “clienti_nomeaziendaXX”, riferimenti a domini multipli e tabelle replicate per centinaia di utenti.

Questa tipologia di compromissione è spesso il risultato di:

  • pannelli di amministrazione esposti (cPanel, Plesk, DirectAdmin) con credenziali deboli o riutilizzate;
  • vulnerabilità note in CMS o web application ospitate (WordPress, Joomla, PrestaShop);
  • scarsa segmentazione tra clienti, che permette a un singolo accesso di propagarsi a tutto il nodo.

Un rischio concreto per migliaia di siti e aziende italiane

Se i dati in vendita dovessero essere autentici, l’impatto sarebbe significativo: i database mostrati contengono account clientipasswordcodici dominio e backup completi dei siti.
Informazioni di questo tipo possono essere utilizzate per:

  • furti d’identità digitale e clonazione di siti web legittimi;
  • accessi non autorizzati ai pannelli di amministrazione;
  • infezioni mirate tramite supply chain (iniezione di backdoor o malware nei CMS);
  • attacchi secondari verso i clienti dei provider coinvolti.

Ancora una volta, i forum underground confermano la loro funzione di mercato parallelo delle infrastrutture compromesse, dove dump SQL, accessi RDP e pannelli Plesk vengono venduti a peso d’oro.
Nel caso odierno, la matrice italiana del materiale rappresenta un ulteriore campanello d’allarme per un settore – quello dell’hosting condiviso – che continua a soffrire di una cronica mancanza di segmentazione e hardening.

Come spesso accade in questi contesti, il valore economico richiesto (appena 1.000 $) è inversamente proporzionale al rischio potenziale per le migliaia di aziende e professionisti che potrebbero trovarsi esposti.

Red Hot Cyber continuerà a monitorare la diffusione di questo dump e l’eventuale correlazione con provider noti sul territorio italiano. Per ora, resta l’ennesimo monito su quanto fragile possa essere la sicurezza “a monte” di chi ospita ogni giorno migliaia di siti web.

Immagine del sitoLuca Stivali
Cyber Security Enthusiast e imprenditore nel settore IT da 25 anni, esperto nella progettazione di reti e gestione di sistemi IT complessi. Passione per un approccio proattivo alla sicurezza informatica: capire come e da cosa proteggersi è fondamentale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Allarme: migliaia di siti italiani a rischio! 526.000 siti e 6.500 db in vendita nel Darkweb
Di Luca Stivali - 16/10/2025

Un nuovo post sul dark web offre l’accesso completo a migliaia di server e database MySQL appartenenti a provider italiani di hosting condiviso. Nelle ultime ore è apparso su un forum underground u...

Immagine del sito
F5 subisce una violazione di sicurezza: codice sorgente e dati sensibili rubati
Di Redazione RHC - 16/10/2025

Un grave incidente di sicurezza è stato segnalato da F5, principale fornitore di soluzioni per la sicurezza e la distribuzione delle applicazioni. Era stato ottenuto l’accesso a lungo termine ai si...

Immagine del sito
Il “Double Bind” porta al Jailbreak di GPT-5: L’AI che è stata convinta di essere schizofrenica
Di Luca Vinciguerra - 15/10/2025

Un nuovo e insolito metodo di jailbreaking, ovvero l’arte di aggirare i limiti imposti alle intelligenze artificiali, è arrivato in redazione. A idearlo è stato Alin Grigoras, ricercatore di sicur...

Immagine del sito
Microsoft Patch Tuesday col botto! 175 bug corretti e due zero-day sfruttati
Di Redazione RHC - 14/10/2025

Nel suo ultimo aggiornamento, il colosso della tecnologia ha risolto 175 vulnerabilità che interessano i suoi prodotti principali e i sistemi sottostanti, tra cui due vulnerabilità zero-day attivame...

Immagine del sito
Internet Explorer è “morto”, ma continua a infettare con i suoi bug i PC tramite Edge
Di Luca Galuppi - 14/10/2025

Nonostante Internet Explorer sia ufficialmente fuori supporto dal giugno 2022, Microsoft ha recentemente dovuto affrontare una minaccia che sfrutta la modalità Internet Explorer (IE Mode) in Edge, pr...