
Luca Stivali : 16 Ottobre 2025 07:58
Un nuovo post sul dark web offre l’accesso completo a migliaia di server e database MySQL appartenenti a provider italiani di hosting condiviso.
Nelle ultime ore è apparso su un forum underground un nuovo thread dal titolo inequivocabile: “Italin hosting service sites – 9 more 40 servers – 526193 site’s backup – 4631 hosting customer – 6546 MySQL db’s”.
Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente finalità di intelligence sulle minacce e di sensibilizzazione sui rischi di cybersecurity. Red Hot Cyber condanna qualsiasi accesso non autorizzato, diffusione impropria o utilizzo illecito di tali dati. Al momento, non è possibile verificare in modo indipendente l’autenticità delle informazioni riportate, poiché l’organizzazione coinvolta non ha ancora rilasciato un comunicato ufficiale sul proprio sito web. Di conseguenza, questo articolo deve essere considerato esclusivamente a scopo informativo e di intelligence.

CVE Enrichment Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.
Cosa trovi nel servizio: ✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor. ✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV). ✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia. ✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
L’autore del post, che utilizza il nickname 010010, è un utente storico della piattaforma (attivo dal 2018) e offre in vendita per 1.000 $ in TRC20 un intero dump di dati provenienti – a suo dire – da infrastrutture di hosting italiani
Le schermate pubblicate a corredo del post mostrano chiaramente:
t_payservice_mysql contenente username e password in chiaro di oltre 6.500 istanze;Un dettaglio non trascurabile è la promessa dell’autore: “I will give the phpmyadmin mysql root password”, segno che l’accesso non si limita ai dati ma si estende all’intero sistema di gestione.

Abbiamo condotto un’analisi OSINT preliminare sulle evidenze pubblicate. I punti salienti:
010010. È un nickname binario, breve, e con forte valenza “technic/hacker” — scelta non casuale per un venditore di dati. L’account sul forum è attivo dal 2018, con reazioni e credenziali che denotano una reputazione consolidata (non è un profilo usa-e-getta).stanislav karacetin con profile path C:\Users\stani\Documents\hostingdatabase. Questo fornisce due indizi concreti: il dump è stato aggregato e salvato su una macchina con OS impostato in turco, e l’autore dello screenshot (o il proprietario della macchina che ha generato i file) è identificabile come “stanislav / stani” a livello di profilo locale.Ipotesi di lavoro (high-level): il venditore è verosimilmente un operatore tecnico, potenzialmente attivo dall’area turcofona o in possesso di una macchina configurata in lingua turca. Il comportamento (nick binario, monetizzazione in TRC20, contatto Telegram obfuscato) è coerente con vendor dell’area TR / Est Europa attivi nei mercati di credenziali e database.
Sebbene non siano stati ancora identificati i provider coinvolti, le evidenze tecniche mostrano un pattern tipico delle infrastrutture di web hosting condiviso italiane: database nominati “clienti_nomeaziendaXX”, riferimenti a domini multipli e tabelle replicate per centinaia di utenti.
Questa tipologia di compromissione è spesso il risultato di:

Se i dati in vendita dovessero essere autentici, l’impatto sarebbe significativo: i database mostrati contengono account clienti, password, codici dominio e backup completi dei siti.
Informazioni di questo tipo possono essere utilizzate per:
Ancora una volta, i forum underground confermano la loro funzione di mercato parallelo delle infrastrutture compromesse, dove dump SQL, accessi RDP e pannelli Plesk vengono venduti a peso d’oro.
Nel caso odierno, la matrice italiana del materiale rappresenta un ulteriore campanello d’allarme per un settore – quello dell’hosting condiviso – che continua a soffrire di una cronica mancanza di segmentazione e hardening.
Come spesso accade in questi contesti, il valore economico richiesto (appena 1.000 $) è inversamente proporzionale al rischio potenziale per le migliaia di aziende e professionisti che potrebbero trovarsi esposti.
Red Hot Cyber continuerà a monitorare la diffusione di questo dump e l’eventuale correlazione con provider noti sul territorio italiano. Per ora, resta l’ennesimo monito su quanto fragile possa essere la sicurezza “a monte” di chi ospita ogni giorno migliaia di siti web.
Luca Stivali
Piaccia o meno, l’invio di un’email a un destinatario errato costituisce una violazione di dati personali secondo il GDPR. Ovviamente, questo vale se l’email contiene dati personali o se altrime...

Nel gergo dei forum underground e dei marketplace del cybercrime, il termine combo indica un insieme di credenziali rubate composto da coppie del tipo email:password. Non si tratta di semplici elenchi...

Sulla veranda di una vecchia baita in Colorado, Mark Gubrud, 67 anni, osserva distrattamente il crepuscolo in lontananza, con il telefono accanto a sé, lo schermo ancora acceso su un’app di notizie...

Anthropic ha rilasciato Claude Opus 4.5 , il suo nuovo modello di punta, che, secondo l’azienda, è la versione più potente finora rilasciata e si posiziona al vertice della categoria nella program...

Il lavoro da remoto, ha dato libertà ai dipendenti, ma con essa è arrivata anche la sorveglianza digitale. Ne abbiamo parlato qualche tempo fa in un articolo riportando che tali strumenti di monitor...