Redazione RHC : 15 Febbraio 2022 07:54
Nelle ultime ore è apparso un post all’interno di uno dei tanti data-leak-side (DLS) della cybergang BlackCat (ALPHV) che riporta la violazione dell’azienda Swisssport.
I sample riportano informazioni personali sensibili degli utenti, quali nome, cognome, numero di telefono e numero di passaporto (e il passaporto stesso), oltre ad informazioni interne della compagnia aerea, come ad esempio report di AUDIT interni.
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Swissport International Ltd è una società svizzera che opera nel settore del trasporto aereo, fornendo servizi di terra e di handling (sicurezza, rifornimento, movimentazione aeromobili e bagagli, manutenzione, pulizia a bordo, sghiacciamento aeromobili, ecc.) di proprietà di un gruppo internazionale di investitori.
È il leader mondiale del settore, anche grazie all’acquisizione di Servisair, il numero tre del mercato, avvenuta nel 2013, per 450 milioni di euro. I suoi diretti concorrenti sono Menzies e dnata.
Probabilmente le trattative della richiesta di riscatto da parte di BlackCat non sono andate in porto, pertanto con buona probabilità è stata presa la decisione di aumentare la pressione pubblicando alcuni dati della compagnia sul darkweb.
Sicuramente la cybergang BlackCat sta facendo parlare di se ultimamente, e con buone probabilità la rivedremo in futuro anche grazie alle alte percentuali dedicati agli affiliati e le tecnologie innovative messe in atto, come ad esempio il ransomware scritto in linguaggio di programmazione Rust.
Di seguito riportiamo una analisi del gruppo BlackCat e come difendersi dagli attacchi ransomware.
I ricercatori di sicurezza di Recorded Future e MalwareHunterTeam, intorno a fine del 2021, scoprirono un nuovo ceppo di ransomware chiamato ALPHV/BlackCat, coinvolto in precedenza in operazioni criminali con la famigerata cyber gang REvil (Sodinokibi).
Questo ransomware, è tecnicamente il terzo ceppo ad utilizzare il linguaggio Rust dopo la pubblicazione di un proof-of-concept che venne rilasciato su GitHub nel 2020 e un ceppo sperimentale, oramai defunto chiamato BadBeeTeam che venne osservato nello stesso anno.
ALPHV (BlackCat) è il primo ad essere creato e distribuito attraverso una cyber gang che opera in modello RaaS (Ransomware as a Service). Seguendo il modello di REvil, la gang pubblicizzò il suo programma di affiliazione all’interno dei forum clandestini di criminalità informatica (XSS e Exploit), invitando altri criminali ad unirsi e lanciare attacchi contro grandi aziende per estorcere denaro.
Coloro che si candidano, noti come “affiliati”, ricevono una versione del ransomware ALPHV (BlackCat) che possono utilizzare negli attacchi per poi spartire i proventi una volta arrivato il pagamento da parte dell’azienda violata.
Tra le funzionalità che pubblicizzano, c’è la possibilità di crittografare i dati su sistemi Windows, Linux e VMWare eSXI e la possibilità per gli “affiliati” di guadagnare tra l’80% e il 90% del riscatto finale, a seconda della somma totale che estraggono dalle vittime .
In sintonia con le tattiche della maggior parte delle principali operazioni di ransomware odierne, il gruppo si impegna anche in una doppia estorsione, in cui utilizzano i dati rubati per fare pressione sulle vittime affinché paghino, minacciando di far trapelare i dati rubati se non lo fanno.
Il gruppo sembra gestire più di un Data Leak Site (DLS), dove ognuno di questi ospita i dati di una o due vittime, con ALPHV (BlackCat) che ne crea uno nuovo da utilizzare in nuovi attacchi. Una teoria è che questi siti di fuga siano attualmente ospitati dagli stessi affiliati ALPHV (BlackCat), il che spiega i diversi URL di fuga dei dati.
Sebbene ci siano stati altri tentativi di creare ransomware in Rust, BlackCat è il primo a rappresentare una vera minaccia e di cui le aziende devono fare attenzione. In un tweet, Michael Gillespie (famoso analista di malware presso Emsisoft e autore di decine di utilità di decrittazione ransomware), descrisse BlackCat come un ransomware “molto sofisticato”.
Tuttavia, BlackCat non è l’unico RaaS professionale ad utilizzare Rust, dove tale linguaggio di programmazione è considerato molto più sicuro rispetto a C e C++.
Anche altri gruppi di criminalità informatica, come gli operatori di BuerLoader e FickerStealer , hanno fatto i primi passi nel 2021 verso l’implementazione delle versioni Rust dei loro strumenti.
Le infezioni da ransomware possono essere devastanti per un’organizzazione e il ripristino dei dati può essere un processo difficile e laborioso che richiede operatori altamente specializzati per un recupero affidabile, anche se in assenza di un backup dei dati, sono molte le volte che il ripristino è stato impossibile.
Infatti, si consiglia agli utenti e agli amministratori di adottare delle misure di sicurezza preventive per proteggere le proprie reti dalle infezioni da ransomware e sono:
Sia gli individui che le organizzazioni sono scoraggiati dal pagare il riscatto, in quanto anche dopo il pagamento le cyber gang possono non rilasciare la chiave di decrittazione oppure le operazioni di ripristino possono subire degli errori e delle inconsistenze.
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