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Autore: Chiara Nardini

Centrali Nucleari e Ospedali ora sono l’obiettivo di BlackCat. Dopo il sequestro del DLS da parte dell’FBI IL Gatto nero è infuriato

Come abbiamo visto nella giornata di ieri, una coalizione di forze dell’ordine hanno oscurato il Data Leak Site della cybergang d’élite BlackCat/ALPHV. Ma sembra che i criminali informatici del “gatto nero” non ci stanno e si è aperto un “braccio di ferro” tra la cybergang e le forze dell’ordine, in quanto proprio ieri BlackCat pubblica un comunicato stampa. Un’analisi dei documenti da parte di BlackCat rivela che l’FBI ha ottenuto l’accesso compromettendo uno dei DC, infiltrandosi nelle infrastrutture della cybergang. Le chiavi, relative all’ultimo mese e mezzo, hanno impatto su circa 400 aziende, con oltre 3.000 aziende che rischiano di non recuperarle

PA Digitale emette un secondo comunicato: infrastrutture ripristinate ma nessuna perdita di dati

Questo attacco informatico sta catalizzando l’attenzione del pubblico, in particolare per la sua durata che ha smosso da qualche giorno anche i media mainstream, inizialmente ignari degli eventi in corso. Si è scoperto da qualche giorno che a colpire è stata la temuta cyber-gang LockBit 3.0, che abbiamo intervistato un anno fa. Tuttavia, è altrettanto vero che conosciamo ancora poco di questa vicenda, e di ora in ora, stiamo riuscendo a comporre un puzzle che sin dall’inizio ha sfidato la nostra comprensione della sua reale portata. Il comunicato stampa di PA Digitale Nella giornata di ieri intorno alle 17:00, invia un secondo

Le Forze dell’Ordine chiudono il sito di ALPHV/BlackCat. Sarà finita la storia del famoso Gatto Nero? Assolutamente NO!

Le forze dell’ordine internazionali hanno colpito duramente la famigerata banda criminale informatica ALPHV/BlackCat, eliminando il loro data leak site all’interno della rete onion. L’azione congiunta coinvolge diverse agenzie, tra cui l’FBI, il Federal Criminal Police Office, la NCA (National Crime Agency), e la Polizia di altri paesi. Questo dimostra che la cooperazione globale nel contrastare le minacce informatiche transnazionali sta pagando. Sulla homepage del data leak site, ora sostituita da un avviso delle forze dell’ordine, si legge: “This action has been taken in coordination with the United States Attorney’s Office for the Southern District of Florida and the Computer Crime and Intellectual

E’ stata LockBit a colpire la WestPole. Cosa Hanno Sottratto oltre a Bloccare le Infrastrutture?

La misteriosa entità responsabile dell’attacco ransomware che ha colpito WestPole, causando problemi estesi a PA Digitale e numerose altre entità della Pubblica Amministrazione, è finalmente stata identificata. Da fonti vicino alla questione, ad attaccare WestPole è stata la Cyber gang LockBit, gang che i nostri lettori conoscono bene e che abbiamo intervistato circa un anno fa. Ricordiamo che LockBit ha messo a segno in Italia moltissimi attacchi informatici. Tra i più noti il colossale attacco all’ospedale ULSS6 di Padova, ma anche la ASP Messina, e i comuni di Villafranca, Gonzaga e Gorizia. LockBit è a tutti gli effetti una azienda criminale, composta

E se il 70% delle pompe di benzina in Italia smettesse di funzionare per un cyber-attack? Questo è quanto sta succedendo in Iran

Gli attacchi informatici sulle infrastrutture critiche nazionali, oggi si fanno in modo “controllato”. Questo è quanto sta succedendo in Iran dove non sono state bloccate tutte le pompe, ma è stata lasciata alla popolazione la possibilità di approvvigionamento in minima parte. Infatti quasi il 70% delle stazioni di servizio iraniane hanno smesso di funzionare oggi a causa di un attacco informatico. Questo è stato riportato da Reuters, causato da un “problema software” che ha portato lunghe code di auto e residenti arrabbiati. Gonjeshke Darande ha rivendicato l’attacco Il Ministero dell’Industria Petrolifera iraniana ha affermato che oltre il 30% delle stazioni di servizio sono ancora

17.000 cPanel in vendita nelle underground. Oltre 400 sono di aziende italiane

Non è la prima volta che ci imbattiamo in Market Underground che vendono accessi e non è poi una notizia così tanto sconvolgente in quanto ce ne saranno sempre di nuovi. Ma è nostro dovere, nella logica del nostro manifesto, utilizzare notizie come queste per aumentare la consapevolezza al rischio nelle persone. Soprattutto le organizzazioni meno esperte e più indifese e che potrebbero rimanere oggi o domani vittime di attacchi di tipo BEC (Business Email Compromise) o di SCAM in generale. cPanel in vendita come se non ci fosse domani In un market underground, nella giornata di ieri abbiamo rilevato la messa in vendita di

I Black Hacker pubblicano i dati della USL di Modena. Noi non possiamo vederli, ma i criminali si!

Come avevamo riportato nella giornata di ieri, alcuni samples erano stati pubblicati online dalla cyber gang Hunters international. Nel data leak site (DLS) della cyber gang era presente un countdown che puntava alla giornata di oggi. Circa tre ore fa, Hunters International pubblica la totalità dei dati, pari a 954GB esfiltrati dalle infrastrutture IT della USL di Modena come riportato nella print screen successiva. La USL di Modena pubblica un nuovo comunicato stampa La USL di Modena, dopo aver oscurato il precedente comunicato stampa (come riportato nel precedente articolo) che riportava che “non sono note perdite di dati personali nè sottrazioni indebite

Attacco alla USL di Modena: i Samples sono online e contengono le cartelle cliniche dei pazienti

Come abbiamo riportato recentemente, è stata la cyber gang Hunters International a violare le infrastrutture IT della USL di Modena. Nello scorso articolo, la gang aveva pubblicato un post sul suo Data Leak Site (DLS) riportando solamente un annuncio della violazione ma annunciando samples e dati. Nella giornata di oggi, Hunters International pubblica i primi samples che attestano la violazione informatica delle infrastrutture IT della USL di Modena. Ricordiamo che l’ammontare della richiesta di riscatto è pari a 3 milioni di dollari. All’interno del sito, viene sbloccata la sezione “Some Random Files (Samples)”, che consente all’utente di visionare alcuni file presenti all’interno

Attacco a Westpole. PA Digitale invia a RHC un comunicato stampa. Servizi riattivati gradualmente e nessuna esfiltrazione di dati

A seguito del significativo evento di sicurezza avvenuto a WestPole, PA Digitale S.p.A., noto fornitore di servizi IT, ha subito un duro colpo ai danni dei suoi clienti. Quest’ultima, dopo un’analisi dettagliata, ha confermato l’attacco subito, che ha portato alla criptazione delle macchine e alla conseguente indisponibilità dei servizi e dati dell’infrastruttura. PA Digitale scrive il 13/12 pomeriggio a Red Hot Cyber, chiedendo la pubblicazione del loro comunicato stampa, che pubblichiamo ringraziando l’azienda per la collaborazione e l’impegno nella diffusione trasparente di informazioni cruciali sulla recente crisi di sicurezza informatica. In risposta a questa crisi, PA Digitale S.p.A. ha attivato immediatamente un

Se il Cloud va giù, va giù tutto! Attacco a WestPole: scopriamo le amministrazioni colpite

Il Cloud e come l’elettricità… può essere accesa o può essere spenta, rapidamente, in base alle TUE esigenze. Ha un team di professionisti dedicati che si assicurano che il servizio fornito sia sicuro e disponibile, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Quando l’elettricità non la usi, non stai solo risparmiando, ma non stai pagando perché le risorse non ti servono. Ma se la centrale elettrica si ferma e non ci sono le ridondanze del caso, rimani al freddo e al gelo. Sono ad oggi passati 5 giorni dall’inizio dell’incidente informatico avvenuto alle 5:00 dell’8 Dicembre che ha colpito la WestPole,

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