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Autore: Luca Galuppi

Addio a Microsoft Publisher: la fine di un’era nell’impaginazione digitale

Il sipario sta per calare su Microsoft Publisher. Dopo anni di onorato servizio, il software che ha accompagnato generazioni di utenti nella creazione di volantini, brochure e pubblicazioni cesserà di esistere nel pacchetto Microsoft 365 a partire da ottobre 2026. Una decisione che segna la fine di un’epoca e che spinge professionisti e appassionati a cercare alternative prima che sia troppo tardi. Cosa fare per non perdere il proprio archivio? Con Publisher destinato all’oblio, il rischio più grande è quello di perdere un intero patrimonio di documenti creati nel corso degli anni. Microsoft suggerisce di convertire i file .pub in formati più

Windows 11 24H2: L’upgrade si blocca per gli utenti AutoCAD 2022

Microsoft ha deciso di mettere i bastoni tra le ruote a chi utilizza AutoCAD 2022. Con l’aggiornamento Windows 11 24H2, alcuni utenti si sono trovati impossibilitati ad avviare il software, costringendo Redmond a intervenire con un blocco di compatibilità. Risultato? Se hai AutoCAD 2022 installato, Windows Update ti negherà l’upgrade. Il problema: AutoCAD 2022 non si apre più Dopo l’installazione della versione 24H2 di Windows 11, tutti i rilasci di AutoCAD 2022 risultano inutilizzabili su alcuni dispositivi. Gli utenti hanno segnalato errori al momento dell’avvio dell’applicazione, spingendo Microsoft a confermare il problema con un aggiornamento nella sezione “Windows release health”. Nessun problema

Skype Addio Per Sempre! Microsoft chiude il pioniere delle videocall dopo 20 anni di servizio

Nel mondo della tecnologia, pochi nomi evocano tanta nostalgia quanto Skype. Eppure, dopo due decenni di onorato servizio, Microsoft ha deciso di spegnere per sempre la piattaforma che ha rivoluzionato la comunicazione digitale nei primi anni 2000. A partire da maggio, Skype “non sarà più disponibile”, ha confermato l’azienda su X, invitando gli utenti a migrare su Microsoft Teams, il suo servizio di comunicazione in continua espansione. Dall’innovazione alla dimenticanza Skype è stato un pioniere, un software capace di abbattere i costi delle chiamate internazionali e di connettere il mondo con una semplicità fino ad allora inimmaginabile. Nato in Estonia nel 2003,

Italia e Sicurezza Fisica a Rischio! 16.678 Dispositivi di Controllo Accessi Esposti Online

Se pensavate che la cybersecurity riguardasse solo i dati digitali, ecco una realtà ben più inquietante: 49.000 sistemi di controllo accessi (AMS) sono stati trovati esposti online, senza protezioni adeguate, mettendo a rischio la sicurezza fisica di edifici governativi, infrastrutture critiche e aziende in tutto il mondo. Un’esposizione pericolosa Secondo i ricercatori di Modat, questi AMS gestiscono l’accesso a strutture sensibili attraverso badge, sistemi biometrici e riconoscimento targhe. Tuttavia, le configurazioni errate di migliaia di dispositivi hanno lasciato le porte digitali spalancate, consentendo a chiunque di visualizzare e persino manipolare dati sensibili come: E non è tutto: in alcuni casi, i ricercatori

Cisco Nexus: Vulnerabilità critica consente di causare condizione di Denial-of-Service!

Cisco ha rilasciato un avviso di sicurezza che mette in allerta le aziende e gli amministratori di rete: una vulnerabilità nei suoi switch della serie Nexus 3000 e 9000 potrebbe consentire ad attaccanti di scatenare una condizione di Denial-of-Service (DoS), causando il riavvio improvviso dei dispositivi e l’interruzione delle operazioni di rete. La vulnerabilità La problematica risiede nel modulo di diagnostica per il monitoraggio dello stato di salute degli switch. Una gestione errata di specifici frame Ethernet consente a un attaccante non autenticato, ma con accesso alla rete locale, di inviare un flusso continuo di frame Ethernet appositamente confezionati per mandare in

Exploit Zeroday per VMware ESXi in vendita sul Dark Web per 150.000 dollari

Un presunto exploit zero-day per VMware ESXi è apparso nei forum underground, offerto da un criminale informatico noto come “Vanger“. Secondo le informazioni trapelate, l’exploit consentirebbe l’evasione dalla macchina virtuale (VM Escape), una delle minacce più critiche per gli ambienti virtualizzati. Il prezzo? 150.000 dollari. Ma è reale o un ennesimo tentativo di frode? Il pericolo del VM Escape Se autentico, questo exploit potrebbe consentire agli attaccanti di bypassare il livello di isolamento garantito dall’hypervisor ESXi, compromettendo il sistema host e le altre VM in esecuzione sullo stesso server. Ciò significa accesso non autorizzato ai dati sensibili, diffusione di malware e possibilità

XCSSET torna a colpire: il malware che infetta i progetti Xcode si evolve con nuove tecniche di attacco

Microsoft Threat Intelligence ha individuato una nuova variante di XCSSET, il pericoloso malware modulare per macOS che infetta i progetti Xcode. Sebbene al momento gli attacchi rilevati siano limitati, la scoperta di questa variante segna un’evoluzione preoccupante della minaccia, con nuove tecniche di offuscamento, meccanismi di persistenza aggiornati e strategie di infezione ancora più sofisticate. XCSSET: un ritorno con nuove armi Questa è la prima variante conosciuta di XCSSET dal 2022, e porta con sé miglioramenti significativi che lo rendono ancora più insidioso. Oltre alle capacità già note, come il furto di dati da wallet digitali, la raccolta di informazioni dall’app Note

Microsoft elimina la cronologia delle posizioni su Windows. Scelta di privacy o rischio sicurezza?

Microsoft ha annunciato la rimozione della funzione Location History da Windows 10 e 11, eliminando di fatto la possibilità per le applicazioni di accedere alla cronologia delle posizioni del dispositivo. Una decisione che solleva interrogativi nel mondo della cybersecurity: una mossa per rafforzare la privacy o un cambiamento che potrebbe influenzare la sicurezza e la forensic analysis? Cosa cambia con la rimozione della cronologia delle posizioni? La funzione Location History consentiva ad applicazioni come Cortana di accedere alla posizione del dispositivo registrata nelle ultime 24 ore. Con la sua rimozione, questi dati non verranno più salvati localmente e l’opzione sparirà dalle impostazioni

Vulnerabilità critiche in Remote Desktop Manager: comunicazioni criptate a rischio intercettazione!

Nel mondo della cybersecurity, ogni falla è un’opportunità per gli attaccanti. Questa volta, nel mirino troviamo Remote Desktop Manager (RDM) di Devolutions, che ha rivelato vulnerabilità critiche nel suo software, consentendo attacchi Man-in-the-Middle (MITM) per intercettare e modificare comunicazioni criptate. Queste vulnerabilità, causate da una validazione impropria dei certificati su tutte le piattaforme, sono state classificate con CVE ad alta gravità. CVE-2025-1193 – Validazione impropria dell’host Con un CVSS di 8.5 (High), questa vulnerabilità colpisce RDM per Windows (versioni 2024.3.19 e precedenti). Il problema? Un controllo insufficiente nella logica di validazione dei certificati. In pratica, RDM non verifica correttamente l’host durante il

2,8 Milioni di IP all’Attacco: Un Attacco Brute Force Colpisce VPN e Firewall

Un’operazione su vasta scala, che sfrutta ben 2,8 milioni di indirizzi IP, sta prendendo di mira dispositivi di sicurezza critici come VPN, firewall e gateway. I bersagli? Vendor di primo piano come Palo Alto Networks, Ivanti e SonicWall. Rilevata per la prima volta a gennaio 2025 e confermata dalla Shadowserver Foundation, questa campagna ha subito un’accelerazione nelle ultime settimane. I cybercriminali stanno cercando di forzare credenziali di accesso su dispositivi esposti, mettendo a rischio la sicurezza di intere infrastrutture. La tecnica dell’attacco Il brute force non ha bisogno di presentazioni: tentativi ripetuti di login fino a trovare le giuste combinazioni di username

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