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Autore: Massimiliano Brolli

Attacco Al Comune di Ferrara: Intervista a Massimo Poletti. Quando La Trasparenza fa la Differenza

In Italia, la gestione degli incidenti di sicurezza informatica è spesso avvolta da un velo di reticenza e silenzi imbarazzanti. La mancata trasparenza verso clienti e stakeholder, percepita da alcuni come una strategia di protezione, rischia di trasformarsi rapidamente in una trappola: un’ondata di diniego e sfiducia che può colpire duramente la reputazione di un’organizzazione. In questo contesto, il caso di Massimo Poletti emerge come un esempio virtuoso e raro, dove la trasparenza ha fatto notizia rispetto ad un mare di riserbo. Nel 2023, Poletti ha saputo affrontare con grande integrità e chiarezza una delle crisi più complesse nella storia del Comune

Decadimento Mentale: La Tecnologia Sta Rovinando le Nostre Menti?

Recentemente, questa espressione è diventata la parola dell’anno secondo la Oxford University Press. Questo termine si riferisce a “un sospetto deterioramento della condizione mentale o intellettuale associato al consumo eccessivo di materiali considerati minori o non stimolanti il ​​pensiero”. Se la frase “decadimento mentale” veniva originariamente utilizzata per criticare il disinteresse verso idee complesse, oggi viene rievocata per esprimere un fenomeno che si manifesta quotidianamente nel consumo di contenuti digitali. Ma di cosa si tratta? L’uso del termine “decadimento mentale” è aumentato del 230% dal 2023 al 2024. Il primo uso documentato della frase risale al 1854, quando Henry David Thoreau, nel

Hacker: Chi sono, Cosa fanno e il loro Ruolo nel Mondo di Oggi

Il significato di “hacker” ha origini profonde. Deriva dall’inglese «to hack», che significa sminuzzare, intaccare, colpire o tagliare. È un’immagine potente, quella di un contadino che con la sua rude zappa rompe le zolle di terreno, svelando ciò che si cela sotto la superficie. Allo stesso modo, un hacker riesce ad esplorare i meandri più oscuri, sfidandone i limiti e portando alla luce potenti innovazioni, come prima non erano mai state viste. Ma chi sono davvero gli hacker? In questo articolo esploreremo la figura dell’hacker da ogni angolazione. Vedremo chi sono, quali sono le loro motivazioni e il loro ruolo nel mondo

Industroyer: Il Malware che Ha Spento Kiev e Minaccia le Reti Elettriche Globali

Il malware Industroyer, noto anche come Crashoverride, era un framework sviluppato da hacker russi, distribuito nel 2016 contro la rete elettrica dell’Ucraina. L’attacco lasciò Kiev per un’ora senza energia elettrica. Il malware venne considerato un’evoluzione di precedenti ceppi come Havex e BlackEnergy, che erano stati utilizzati in precedenza sempre contro le reti elettriche. Tuttavia, a differenza di Havex e BlackEnergy (che erano più simili a malware generici di Windows distribuiti contro sistemi che gestiscono sistemi industriali), Industroyer conteneva componenti appositamente progettati per interagire con le apparecchiature della rete elettrica Siemens Il malware Industroyer Sei mesi dopo un attacco di hacking che ha

WannaCry: Il Ransomware che ha Cambiato il Mondo della Cybersecurity

Il 12 di maggio del 2017, è stata una giornata particolare. Per molti non significherà nulla, ma altri la ricorderanno bene, perché è stata una giornata convulsa e movimentata in quanto il mondo venne catapultato nella prima infezione globale da ransomware della storia. Infatti il 12 maggio viene ricordato come il giorno 0 di WannaCry, il malware che crittografava i contenuti all’interno di un computer chiedendone un riscatto. Tutto comincia nella mattinata del 12 di maggio del 2017, quando Telefonica (il noto ISP spagnolo) dirama un comunicato che raccomanda ai propri clienti di spegnere i computer per via di un attacco informatico

L’Italia Barocca nell’informatica scolastica: 20 anni da recuperare, ma è tutto sotto controllo!

Una settimana fa, nell’articolo intitolato ‘Dall’Olivetti al Nulla: L’Italia che Vive di Nostalgia e ha Perso la Bussola per l’Innovazione‘, abbiamo analizzato come l’Italia stia mancando di slancio e innovazione. Il nostro paese si trova in una condizione di rassegnazione, adottando un atteggiamento passivo nei confronti del progresso tecnologico, osservando il mondo che evolve attorno a sé senza intraprendere azioni significative. Abbiamo portato in evidenza come l’Italia, una volta all’avanguardia nel settore tecnologico grazie a imprese come Olivetti, abbia progressivamente perso il passo. Questo declino non riguarda solo l’industria, ma è profondamente radicato nel nostro sistema educativo, che non sembra fornire ai

Dall’Olivetti al Nulla: L’Italia che Vive di Nostalgia e ha Perso la Bussola per l’Innovazione

L’Italia, è sempre stata terra di ingegno e creatività. Gli italiani hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della tecnologia, senza trascurare il nostro ricco patrimonio artistico. Ma concentriamoci sulla tecnologia. Ogni volta che scorro i social e vedo immagini dell’Olivetti, dell’Elea o del P101, è un tripudio di nostalgia per ciò che siamo stati. Simboli di un’epoca in cui l’Italia era all’avanguardia. Un faro luminoso nell’oscurità del panorama italiano e dell’informatica mondiale. Ma oggi cosa siamo? A cinquant’anni di distanza, quelle imprese sembrano appartenere a un’altra epoca, quasi un sogno sbiadito che pochi ricordano vividamente. L’Italia tecnologica, un tempo protagonista, oggi appare

L’Hacking è follia? Un viaggio tra innovazione, ingegno perseveranza e passione

Abbiamo parlato in un precedente articolo del Tech Model Railroad Club dell’MIT, dove tutto ebbe inizio, dicendo che “l’hacking è un percorso e non una destinazione”, raccontandovi che la cultura hacker prende forma da molto lontano. Ma abbiamo anche visto che l’hacking non è riferito solo all’Information Technology ma abbraccia tutte le discipline, e che “Quando cerchi di superare un limite, di superare quel muro che hai davanti con innovazione e virtuosismo, diventi anche tu un “hacker”. Gli insegnamenti della cultura hacker Nel corso del tempo, la cultura Hacker è stata influenzata e plasmata da differenti persone e gruppi che hanno rincorso

Un mare di Bug di Sicurezza nel 2024! Un anno così, non si era mai visto prima

Sarà forse colpa della digitalizzazione, che ha portato ogni aspetto della nostra vita online? Oppure del fatto che non riusciamo ancora a scrivere software realmente a prova di bug? O forse è l’ingegnosità degli hacker, sempre pronti a scovare vulnerabilità dove gli sviluppatori non avevano mai guardato prima, a rendere impossibile fermare del tutto le minacce? Stiamo osservando una tendenza allarmante. Il numero di vulnerabilità identificate supera tutti i record. Secondo il National Database (NVD), nel 2023 sono state segnalate 28.821 violazioni della sicurezza. Ancora più allarmante è il fatto che nel 2024 questa cifra potrebbe essere ancora più elevata: a settembre

Mai accettare chiavette USB dagli sconosciuti! Un esempio pratico di hacking fisico con una chiavetta USB

Ti è mai stato detto che se trovi una chiavetta USB per terra, non dovresti inserirla nel tuo computer? Oggi comprenderemo attraverso un proof of concept (PoC) perché non dovresti farlo. In questo post vedremo come creare una USB malevola che può infettare un computer in pochi secondi. Qualche riga di storia. Nel 2010, i media hanno fatto eco a un virus che era riuscito a infettare una centrale nucleare in Iran. Questo malware, chiamato Stuxnet, ha rallentato le centrifughe che arricchivano l’uranio, aumentando la pressione fino ai punti critici. La centrale aveva sensori che le permettevano di azionare valvole che rilasciavano

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