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Categoria: Cyberpolitica

Deepfake: ogni cittadino ha il copyright del proprio volto e della propria voce

Le falsificazioni generate dall’intelligenza artificiale hanno ormai varcato la soglia tra realtà e fantasia. Sempre più credibili e insidiose, queste contraffazioni video e audio stanno assumendo una pericolosità crescente. Le loro potenzialità di nuocere sono evidenti: dalle campagne diffamatorie a sfondo politico alle imitazioni di personaggi famosi, senza tralasciare le truffe ai danni di imprese e singoli individui, tali tecnologie sono in grado di minare la credibilità delle informazioni che percepiamo sui canali online. I legislatori danesi hanno compiuto un passo importante introducendo una normativa che si occupa direttamente di questa minaccia in aumento. La recente normativa concede agli individui il diritto

SharePoint e CrowdStrike: due facce della stessa fragilità digitale

Negli ultimi giorni il panorama digitale globale è stato scosso da un bug di sicurezza informatica che ha colpito i server Microsoft SharePoint on-premise, esponendo migliaia di organizzazioni ad Attacchi informatici. Non si tratta di crisi realizzate nel giro di pochi giorni, ma di segnali che rivelano una fragilità sistemica, maturata nel tempo, dentro infrastrutture digitali sempre più interconnesse. Due episodi completamente differenti, ma emblematici, che mostrano come la sicurezza non sia un’opzione tecnica, ma un elemento di equilibrio tra controllo, cultura e governance. Un bug grave e silenzioso Gli attacchi che hanno sfruttato Microsoft SharePoint hanno avuto caratteristiche ben precise. Non

Jen-Hsun Huang: “Sono nato cinese e poi diventato sinoamericano”. Grave errore il ban dei chip AI in Cina

Secondo quanto riportato da Fast Technology il 18 luglio, Jen-Hsun Huang ha raccontato ai media cinesi le proprie origini, spiegando di essere nato cinese e poi diventato sinoamericano. Ha sottolineato come la Cina stia emergendo con forza nel campo dell’intelligenza artificiale, grazie a un numero crescente di esperti e a un contesto favorevole alla ricerca. «Prima sono cinese, poi sono diventato cinese-americano. Lavoro nel settore dei semiconduttori e faccio ricerche sull’IA, ma come sapete, ci sono molti cinesi molto bravi nel campo dell’intelligenza artificiale», ha dichiarato. Huang ha evidenziato che la Cina dispone oggi di moltissimi talenti e che la sua cultura,

Putin impone restrizioni ai software esteri che hanno “strangolato” la Russia

L’ufficio stampa del Cremlino ha riferito che il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato il governo di sviluppare ulteriori restrizioni per i software (inclusi i “servizi di comunicazione”) prodotti in paesi ostili entro il 1° settembre 2025. L’elenco delle istruzioni è stato redatto a seguito di un incontro con i rappresentanti del mondo imprenditoriale tenutosi il 26 maggio di quest’anno. Il Primo Ministro Mikhail Mishustin è stato nominato responsabile dell’attuazione di queste istruzioni e dovrà preparare una relazione in merito entro il 1° settembre. Il sito web del Cremlino afferma che i software provenienti da paesi ostili includono anche i “servizi di

Trump scrive le email, gli iraniani le leggono… ma chi le paga ora?

Un gruppo di pirati informatici con presunti legami iraniani ha riaffermato la propria influenza, annunciando di essere riuscito ad accedere ad alcune nuove email del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e dei suoi più stretti collaboratori. Secondo Reuters , le email ammontano a circa 100 gigabyte e includono quelle del suo capo di gabinetto Susie Wiles, dell’avvocato Lindsay Halligan, del consigliere Roger Stone e materiale relativo all’attrice Stormy Daniels, precedentemente coinvolta in importanti controversie legali con Trump. Il gruppo che si fa chiamare “Robert” aveva già guadagnato notorietà in vista delle elezioni del 2024 quando fece trapelare ai media la sua

Cyber War: la guerra invisibile nel cyberspazio che decide i conflitti del presente

Nel cuore dei conflitti contemporanei, accanto ai carri armati, ai droni e alle truppe, si combatte una guerra invisibile, silenziosa e spesso sottovalutata: la cyber war. Non è solo uno scenario futuristico o una minaccia ipotetica. È realtà. Dai conflitti tra Russia e Ucraina, passando per gli attacchi paralleli che si sono verificati durante lo scontro tra Israele e Hamas, fino alle recenti tensioni tra Israele e Iran, il cyberspazio è ormai diventato un vero campo di battaglia. Il cyberspazio come nuovo dominio di guerra Il cyberspace non è più soltanto l’ambiente dove si realizzano truffe informatiche, divulgazioni di materiale pedopornografico  o

La Corte Suprema degli Stati Uniti conferma la legge del Texas sulla verifica dell’età per i contenuti espliciti

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato una legge del Texas che impone agli utenti di verificare la propria età prima di visualizzare materiale sessualmente esplicito. Chiunque desideri accedere a tali contenuti dovrà ora presentare un passaporto digitale, un documento d’identità rilasciato dal governo o fornire i dati delle transazioni che possano essere utilizzati per determinare la propria età. L’iniziativa risale al 2023, quando i legislatori del Texas approvarono il cosiddetto disegno di legge 1181. La sua essenza è semplice: tutti i siti in cui almeno un terzo dei contenuti rientra nella definizione di materiale sessuale dannoso per i minori sono

WhatsApp bandito dal Congresso USA: troppo rischioso per la cybersecurity

A causa di potenziali problemi di sicurezza, la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha vietato l’installazione e l’uso di WhatsApp su tutti i dispositivi appartenenti al personale del Congresso. Il divieto si applica ai telefoni cellulari, ai computer portatili, ai computer desktop e a tutti i browser web utilizzati sui dispositivi governativi. Tuttavia, i membri del Congresso possono continuare a usare WhatsApp sui propri dispositivi personali, che, in base alle norme vigenti, non possono essere utilizzati per riunioni informative riservate e strutture protette. La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti è la camera bassa del Congresso degli Stati Uniti, composta da

Cyberwar USA-Iran: il DHS lancia l’allarme, reti americane sotto attacco

Gli Stati Uniti hanno lanciato l’allarme in merito ai possibili attacchi informatici da parte di gruppi filo-iraniani in seguito a una serie di attacchi aerei contro gli impianti nucleari iraniani, nell’ambito del conflitto armato tra Iran e Israele iniziato il 13 giugno 2025. Il Dipartimento per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti (DHS) ha affermato che la situazione attuale crea una “minaccia elevata” nel cyberspazio del Paese. Il dipartimento ha specificato che gli hacktivisti, così come i gruppi associati alle agenzie governative iraniane, concentreranno molto probabilmente i loro attacchi sulle reti americane e sui dispositivi vulnerabili connessi a Internet. Secondo il DHS, tali attività

Kill Switch! L’arma digitale di Donald Trump che minaccia l’Europa

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca è diventato un doloroso promemoria per l’Europa della sua principale vulnerabilità digitale: il “kill switch” di fatto controllato dagli Stati Uniti. Rischi politici che solo pochi anni fa sembravano una fantasia sono ora percepiti come una minaccia molto reale , in grado di paralizzare l’economia e le comunicazioni europee. Nel corso degli anni di integrazione economica e globalizzazione tecnologica, i paesi europei sono diventati estremamente dipendenti dai servizi cloud americani. La sicurezza di e-mail, streaming video, elaborazione industriale e persino comunicazioni governative è direttamente collegata all’infrastruttura controllata dalle tre maggiori aziende americane: Amazon, Microsoft e Google. Queste

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