Redazione RHC : 20 Luglio 2025 08:42
Stanco di immagini inutili generate dall’intelligenza artificiale?
DuckDuckGo è pronto ad aiutarti. Di recente, gli sviluppatori hanno introdotto un nuovo strumento per la pulizia dei risultati di ricerca. Il browser ora offre un’opzione chiamata Immagini AI, un filtro che permette di personalizzare manualmente la visualizzazione delle immagini generate dalle reti neurali.
La nuova funzionalità è integrata nel menu a tendina del filtro e funziona come un interruttore: l’utente può decidere se includere o escludere i contenuti generativi dai risultati. Secondo gli sviluppatori, questo dovrebbe contribuire a contrastare il cosiddetto “AI slop”, ovvero l’eccesso di immagini di bassa qualità o irrilevanti che ha invaso Internet a causa dell’attività dei generatori.
PARTE LA PROMO ESTATE -40%
RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!
Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Per illustrare la nuova funzionalità, DuckDuckGo ha utilizzato la query “baby peacock” nel suo esempio GIF, e non a caso. Circa un anno fa, gli utenti hanno iniziato a notare come i risultati di ricerca di Google per tali query si stessero rapidamente riempiendo di contenuti di bassa qualità.
Il filtro si basa su liste di blocco compilate manualmente e pubblicate pubblicamente, come quelle gestite dal progetto uBlockOrigin. Queste liste contengono indirizzi di dominio e hosting che ospitano principalmente materiali relativi all’intelligenza artificiale.
Gli sviluppatori sottolineano che la soluzione non è del tutto efficace. Le immagini delle reti neurali possono comunque essere trovate, soprattutto se scaricate da risorse non presenti nella blacklist. Tuttavia, anche un filtraggio di base ha già un effetto evidente e sono in fase di sviluppo strumenti di selezione avanzati.
La presentazione del Walker S2 rappresenta un importante passo avanti nell’autonomia operativa dei robot umanoidi. Grazie alla capacità di sostituire autonomamente la propria batteria, il ...
Secondo quanto riportato da Fast Technology il 18 luglio, Jen-Hsun Huang ha raccontato ai media cinesi le proprie origini, spiegando di essere nato cinese e poi diventato sinoamericano. Ha sottolineat...
Sono state identificate diverse vulnerabilità nei prodotti Cisco Identity Services Engine (ISE) e Cisco ISE Passive Identity Connector (ISE-PIC) che potrebbero consentire a un utente malintenzion...
HackerHood, il team di hacker etici di Red Hot Cyber, ha realizzato qualcosa che raramente si vede fuori dalle conferenze più esclusive: un workshop live in cui viene mostrato, passo dopo passo, ...
Google ha rilasciato un aggiornamento di emergenza per il browser Chrome, eliminando sei vulnerabilità contemporaneamente, una delle quali è già attivamente sfruttata in attacchi reali....
Iscriviti alla newsletter settimanale di Red Hot Cyber per restare sempre aggiornato sulle ultime novità in cybersecurity e tecnologia digitale.
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006