
Redazione RHC : 5 Maggio 2025 22:22
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti chiede a Google di vendere parti fondamentali della sua attività pubblicitaria e di fornire ai concorrenti l’accesso a dati in tempo reale, nel tentativo di rompere il suo presunto monopolio nel mercato della pubblicità digitale. La sentenza segue una sentenza di aprile emessa dal giudice federale Leonie Brinkema, secondo cui Google controllava illegalmente i mercati dei server di hosting pubblicitario e degli scambi di annunci, raggruppando i servizi e limitando la concorrenza.
Venerdì 2 maggio, presso un tribunale della Virginia, alcuni funzionari del Dipartimento di Giustizia hanno sostenuto che l’unico modo efficace per ripristinare la concorrenza è costringere Google a vendere le sue risorse pubblicitarie, tra cui i server degli editori e gli scambi di annunci. Si propone inoltre di obbligare la società a condividere i dati di trading in tempo reale con gli altri partecipanti al mercato. Le udienze su queste proposte sono previste per il 22 settembre.
Google si oppone categoricamente a tali misure. L’azienda sostiene che i suoi strumenti pubblicitari sono efficaci e richiesti e che le vendite forzate danneggerebbero sia gli editori sia gli inserzionisti. Lee-Anne Mulholland, responsabile degli affari normativi di Google, ha affermato che le proposte del Dipartimento di Giustizia vanno oltre la sentenza della corte e non hanno alcuna base giuridica. La paranoia digitale è il nuovo buon senso.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Si tratta del terzo caso antitrust contro Google negli ultimi anni. In precedenza il tribunale aveva ritenuto l’azienda colpevole di monopolio illegale nel mercato dei motori di ricerca, nonché di abusi relativi all’app store Google Play. Nell’ambito di questi casi, il Dipartimento di Giustizia chiede inoltre a Google di vendere il suo browser Chrome e di fornire ai concorrenti l’accesso ai dati delle query di ricerca.
Google intende presentare ricorso contro le decisioni del tribunale, sostenendo che le sue azioni promuovono l’innovazione e la concorrenza e che le misure proposte potrebbero compromettere la tutela della proprietà intellettuale e la privacy degli utenti.
Si prevede che le prossime udienze in tribunale di questo autunno saranno fondamentali per determinare il futuro della pubblicità digitale e il ruolo di Google in essa.
Redazione
Il MITRE ha reso pubblica la classifica delle 25 più pericolose debolezze software previste per il 2025, secondo i dati raccolti attraverso le vulnerabilità del national Vulnerability Database. Tali...

Un recente resoconto del gruppo Google Threat Intelligence (GTIG) illustra gli esiti disordinati della diffusione di informazioni, mettendo in luce come gli avversari più esperti abbiano già preso p...

All’interno del noto Dark Forum, l’utente identificato come “espansive” ha messo in vendita quello che descrive come l’accesso al pannello di amministrazione dell’Agenzia delle Entrate. Tu...

In seguito alla scoperta di due vulnerabilità zero-day estremamente critiche nel motore del browser WebKit, Apple ha pubblicato urgentemente degli aggiornamenti di sicurezza per gli utenti di iPhone ...

La recente edizione 2025.4 di Kali Linux è stata messa a disposizione del pubblico, introducendo significative migliorie per quanto riguarda gli ambienti desktop GNOME, KDE e Xfce. D’ora in poi, Wa...