
La sicurezza del Louvre è di nuovo sotto accusa dopo che alcuni burloni sono riusciti a ingannare le guardie e ad appendere il loro dipinto nella stessa stanza della Monna Lisa.
Il duo belga Neel e Senne ha guadagnato notorietà online introducendo clandestinamente un loro dipinto nel museo. Il dipinto è finito nella stessa sala in cui era esposto il capolavoro di Leonardo da Vinci, e per qualche tempo è rimasto nascosto al personale del museo.
Secondo le normative, è severamente vietato introdurre opere d’arte o oggetti d’antiquariato al Louvre e i visitatori vengono sottoposti a controlli approfonditi tramite metal detector. Tuttavia, Neil e Senne sono riusciti a eludere il sistema : hanno realizzato una cornice per quadri con mattoncini LEGO di plastica, evitando così sospetti durante i controlli di sicurezza.
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L’incidente è avvenuto poche settimane dopo un furto audace: il 19 ottobre, uomini travestiti da operai edili hanno rubato otto gioielli della collezione della Corona francese. Il loro valore è stimato in circa 88 milioni di euro.
In seguito al furto, sono emersi interrogativi sull’impegno del museo in materia di sicurezza. I media francesi hanno osservato che gli esperti sollevano da oltre un decennio preoccupazioni circa le vulnerabilità del suo sistema di sicurezza. Uno degli episodi più eclatanti ha riguardato l’uso della password “LOUVRE” per il server di videosorveglianza nel 2014. Non è chiaro se tutti questi problemi fossero stati completamente risolti al momento del recente furto.
Un rapporto pubblicato la scorsa settimana dalla Corte dei Conti francese ha concluso che dal 2018 al 2024 il Louvre ha dato priorità a progetti “ad alta visibilità e attrattivi” a scapito della manutenzione delle infrastrutture, delle riparazioni e dei miglioramenti della sicurezza. Questa critica è ora particolarmente forte in seguito sia alla rapina che allo scherzo virale.
Non è la prima volta che Neel e Senne dimostrano come usare il travestimento e la sicurezza di sé per entrare in luoghi inaccessibili. All’inizio di quest’anno, hanno fatto notizia per essersi intrufolati gratuitamente alla finale di Champions League fingendosi operai. L’incidente del Louvre non ha fatto che rafforzare l’impressione che anche i luoghi più famosi e sicuri non siano sempre preparati ad affrontare scenari insoliti.
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