Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

L’Intelligenza Artificiale Arruolata dalla Politica Italiana

Carlo Denza : 29 Aprile 2024 09:41

Uno spettro s’aggira per il mondo – lo spettro dell’AI. Le nazioni più industrializzate sono a lavoro. Alcune riunite in una sacra alleanza digitale, altre, facendo leva solo sulle proprie risorse. L’obiettivo: riuscire a sfruttare il vantaggio tecnologico offerto dall’AI. La parte più progredita del pianeta in concorrenza con il resto del mondo cerca di guidare la corsa a questa nuova tecnologia che promette una rivoluzione, sociale ed economica, delle nostre comunità. In questo contesto anche la politica italiana si affida a lei.

Il 13 febbraio scorso, l’On. Anna Ascani (Partito Democratico) Vice Presidente della Camera dei Deputati e Presidente del Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione della Camera, ha presentato in conferenza stampa, dalla Camera dei deputati, il report:” Utilizzare l’intelligenza artificiale a supporto del lavoro parlamentare.” Risultato di una indagine conoscitiva sull’intelligenza artificiale e sul contributo che l’AI – in particolare quella generativa – può dare all’attività parlamentare.

Il Documento

Risultato di un anno di lavoro. Anno in cui, le personalità politiche appartenenti al Comitato, hanno ascoltato ben 13 esperti nel campo della tecnologia e dell’etica e si sono interfacciati con vari enti di ricerca. Non solo, la delegazione parlamentare è stata in trasferta di studio negli Stati Uniti. La missione si è svolta dal 22 al 26 ottobre 2023 tra Seattle e San Francisco città nelle quali la delegazione ha visitato le sedi delle principali aziende protagoniste dello sviluppo dell’AI: la sede di OpenAI a San Francisco. Le sedi di altre Big tech: Google, Amazon, Meta, Microsoft. Infine, ha fatto visita alla Stanford University. Attività che hanno avuto come scopo quello di approfondire temi che riguardano le sfide etiche, giuridiche e politiche che l’adozione di questa nuova tecnologia pone ai Paesi democratici.

Il Report

Prompt Engineering & Sicurezza: diventa l’esperto che guida l’AI

Vuoi dominare l’AI generativa e usarla in modo sicuro e professionale? Con il Corso Prompt Engineering: dalle basi alla cybersecurity, guidato da Luca Vinciguerra, data scientist ed esperto di sicurezza informatica, impari a creare prompt efficaci, ottimizzare i modelli linguistici e difenderti dai rischi legati all’intelligenza artificiale. Un percorso pratico e subito spendibile per distinguerti nel mondo del lavoro.
Non restare indietro: investi oggi nelle tue competenze e porta il tuo profilo professionale a un nuovo livello.
Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com
Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]



Supporta RHC attraverso:
 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.
 

Frutto di questo anno di lavoro è stato la presentazione del documento nel quale sono tracciati i princìpi che, ad avviso della Commissione, devono guidare l’utilizzo dei sistemi AI a supporto del lavoro parlamentare. Principi da rispettare per poter consentire l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa all’interno della Camera dei deputati.

Il Vicepresidente della Camera dei deputati ha tenuto a sottolineare che “il Parlamento italiano si appresta ad essere il primo, in Europa, ad aver concluso un’indagine conoscitiva specifica”. Avrà il primato, insieme con il Congresso degli Stati Uniti, di impiegare strumenti di AI nell’ambito delle istituzioni.

I Rischi

La Commissione ha fatto un bilancio generale rischi-benefici allo scopo di valutare i pericoli insiti nell’adozione di queste tecnologie. Considerando pericoli quali: Deepfake, impatto dell’AI generativa sulla disinformazione, il rischio della sicurezza dei dati legato allo sviluppo della tecnologia dei Cloud. Rischi legati alla privacy dei cittadini, insidiata da un’idea orwelliana di un possibile controllo pervasivo delle persone, cosa che queste tecnologie rendono possibile. Protezione del diritto d’autore legato ai dati che queste applicazioni utilizzano. L’importanza e la necessità di definire nuove regole che impediscano a chi detiene temporaneamente il potere di esercitarlo per un controllo non democratico. Nonostante tutte queste minacce, la Commissione è giunta alla conclusione che non è possibile privarsi delle opportunità derivanti dall’utilizzo di queste nuove tecnologie.

Immagine Flirck di dominio pubblico

I Principi

La Commissione ha inoltre chiesto il parere ad esperti nazionali che hanno tenuto conto anche di modelli di riferimento europei. Personalità come: Roberto Viola, Direttore Generale di DG CONNECT (Direzione generale delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie) presso la Commissione Europea. L’AI ACT, insieme a tutto quello che l’Europa sta facendo in questo ambito hanno fornito un contributo fondamentale alla definizione di queste norme. Principi quali: trasparenza, responsabilità umana, accountability sono vincolanti. Tutto questo allo scopo di mettere la tecnologia al servizio dei cittadini e non viceversa.

Politica, cittadini e tecnologia

Nonostante in Parlamento si adottino già tecnologie basate sull’ intelligenza artificiale, in particolare, per la trascrizione immediata degli interventi fatti in Aula, le opportunità offerte dall’AI sono tantissime non solo per la politica. Dalla produzione industriale all’ambito sanitario, alla maggiore capacità di partecipazione dei cittadini. Oltre la stesura del report la Commissione ha anche lanciato due bandi, rivolti a ricercatori e studiosi, allo scopo di strutturare due prototipi. Il primo in supporto al lavoro dell’amministrazione parlamentare per redigere dossier e documentazione. Il secondo in supporto al lavoro dei parlamentari per rendere più efficace ed efficiente il contesto informativo e legislativo. Oltre a tutto questo è stata lanciata una accountability dell’istituzione, ovvero una maggiore apertura e trasparenza del Parlamento verso i cittadini.

Un upgrade degli strumenti che oggi sono utilizzati ma che non essendo basati su tecnologie di AI sono meno efficienti. Insomma, il Parlamento italiano, dopo un lungo lavoro di consultazione e di ascolto si apre in maniera pioneristica all’innovazione tecnologica.

Carlo Denza
Diplomato in informatica, e come perito elettronico. Ha frequentato il Corso di Studio in Informatica presso la facoltà di Scienze MM.FF.NN. alla Federico II di Napoli. Dopo un corso in Java, collabora allo sviluppo di un applicazione web per servizi nell’ambito sanitario. Pubblica un pamphlet, una raccolta di articoli a carattere divulgativo.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

L’Italia passa al contrattacco cyber! Dopo il decreto Aiuti, nuovo provvedimento alla camera
Di Redazione RHC - 19/09/2025

Un disegno di legge volto a potenziare la presenza delle Forze Armate nello spazio cibernetico è stato sottoposto all’esame della Camera. Il provvedimento, sostenuto dal presidente della Commission...

Due ragazzi militanti in Scattered Spider colpevoli per l’attacco informatico alla TfL
Di Redazione RHC - 19/09/2025

Due ragazzi militanti nel gruppo Scattered Spider sono stati incriminati nell’ambito delle indagini della National Crime Agency su un attacco informatico a Transport for London (TfL). Il 31 agosto 2...

Questo ennesimo articolo “contro” ChatControl sarà assolutamente inutile?
Di Stefano Gazzella - 18/09/2025

Avevamo già parlato della proposta di regolamento “ChatControl” quasi due anni fa, ma vista la roadmap che è in atto ci troviamo nell’imbarazzo di doverne parlare nuovamente. Sembra però un d...

RHC intervista ShinyHunters: “I sistemi si riparano, le persone restano vulnerabili!”
Di RHC Dark Lab - 17/09/2025

ShinyHunters è un gruppo noto per il coinvolgimento in diversi attacchi informatici di alto profilo. Formatosi intorno al 2020, il gruppo ha guadagnato notorietà attraverso una serie di attacchi mir...

Chat Control: tra caccia ai canali illegali e freno a mano su libertà e privacy
Di Sandro Sana - 16/09/2025

La notizia è semplice, la tecnologia no. Chat Control (CSAR) nasce per scovare CSAM e dinamiche di grooming dentro le piattaforme di messaggistica. La versione “modernizzata” rinuncia alla backdo...