
Redazione RHC : 4 Ottobre 2022 08:00
Autore: il team di hackerhood
Prefazione: Il gruppo HackerHood è un gruppo della community di Red Hot Cyber che si è specializzato in attività tecnico specialistiche finalizzate ad incentivare la divulgazione dell’ethical hacking, la programmazione, le attività di malware Analysis e di Penetration test. HackerHood svolge inoltre attività di formazione all’interno delle scuole medie e superiori per incentivare i ragazzi alla conoscenza di questa materie e svolge attività di ricerca di vulnerabilità non documentate.
Ci siamo occupati di questo malware tempo fa, quando i sorgenti del malware sono stati rilasciati su un forum molto utilizzato dai cybercriminali.
Prova la Demo di Business Log! Adaptive SOC italiano Log management non solo per la grande Azienda, ma una suite di Audit file, controllo USB, asset, sicurezza e un Security Operation Center PERSONALE, che ti riporta tutte le operazioni necessarie al tuo PC per tutelare i tuoi dati e informati in caso di problemi nel tuo ambiente privato o di lavoro.
Scarica ora la Demo di Business Log per 30gg
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Luca stealer, così rinominato dagli analisti, è scritto in Rust, ha come target le macchine Windows e prende di mira i browser basati su chromium, firefox, i crypto wallet, le applicazioni di messaggistica e le piattaforme di gaming come Steam.
Appena eseguito sul sistema, il malware si occupa di collezionare tutti dati sensibili, quali password e cookies ed esfiltra il tutto attraverso Discord o Telegram, su canali creati dall’attaccante.
I nostri analisti nell’Hackerhood hanno provato a verificare se fosse possibile risalire a coloro che utilizzano e diffondono il malware o ai canali da loro usati per il collecting dei dati, riuscendo nel loro intento.
Gli analisti sono stati infatti in grado di estrarre da alcuni samples diffusi i token e gli ID dei canali, che attraverso le API di Telegram hanno permesso loro di scovare i canali Telegram usati, i bot ed infine i loro creatori.
Dopo una veloce analisi del codice sorgente, quindi, attraverso delle semplici espressioni regolari e un po’ di inventiva è stato possibile a risalire all’autore di uno dei samples originariamente diffuso dai ricercatori di Cyble.
I canali ed i bot risultano attualmente funzionanti e tutti i riferimenti del sample puntano ad autore di presumibile nazionalità russa.
Il link dell’analisi la trovate come sempre sulla piattaforma di hackerhood a questo link
Redazione
Molti di noi sono cresciuti con Hiroshi Shiba, di Jeeg robot d’acciaio che parlava con il defunto padre, il Professor Senjiro Shiba, scienziato e archeologo all’interno di un grande elaboratore. I...

Il traffico globale, come sanno i lettori di RHC, viaggia per la maggior parte sotto il mare. Secondo TeleGeography, istituto specializzato nelle telecomunicazioni, nel mondo sono attivi più di 530 s...

Un’analisi condotta negli ultimi mesi aveva evidenziato come l’evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale stesse raggiungendo un punto critico per la sicurezza informatica, con capacità r...

Gli aggressori stanno attivamente sfruttando una falla critica nel sistema di protezione delle applicazioni web FortiWeb (WAF) prodotto da Fortinet, che potrebbe essere utilizzata come mezzo per condu...

Su uno dei più noti forum russi per la compravendita di vulnerabilità e strumenti offensivi, il thread è arrivato come una normale inserzione commerciale, ma il contenuto è tutt’altro che banale...