
Il gruppo di hacker noto come RansomHub ha pubblicato recentemente all’interno del proprio data Leak Site (DLS) la rivendicazione di un nuovo attacco informatico ad una PA italiana: l’Università di Genova.

Secondo quanto descritto nella sezione ‘Chi siamo’ del loro sito, RansomHub è formato da cybercriminali operanti in diverse parti del mondo, accomunati dall’intento di ottenere profitti economici attraverso le loro azioni illecite.
L’attacco è stato annunciato da RansomHub il 9 Settembre 2024, dove hanno pubblicato alcuni dettagli relativi alla violazione. La violazione riguarda circa 18 GB di dati e, se non verrà pagato il riscatto, i dati presumibilmente esfiltrati verranno pubblicati tra 13 giorni.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
RansomHub ha fornito delle immagini di esempio di dati esfiltrati. Le immagini sembrano raffigurare estratti di verbale, attestati di presenza, etc. suggerendo una vasta gamma di dati potenzialmente compromessi.
Al momento, non possiamo confermare la veridicità della notizia, poiché l’organizzazione non ha ancora rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul proprio sito web riguardo l’incidente. Pertanto, questo articolo deve essere considerato come ‘fonte di intelligence’.

RansomHub, una nuova piattaforma di ransomware-as-a-service (RaaS), è emersa nel febbraio 2024, prendendo di mira i sistemi operativi Windows, Linux ed ESXi attraverso malware sviluppato in Go e C++. Il modello di affiliazione, con un’alta percentuale di guadagno del 90%, ha attirato numerosi affiliati esperti, contribuendo a un significativo aumento delle infezioni globali. Le vittime, sparse in diciotto paesi, provengono principalmente dal settore IT. Il ransomware sfrutta vulnerabilità nei backup di cloud storage e configurazioni errate delle istanze Amazon S3 per aumentare l’estorsione. Secondo il gruppo di ricerca Insikt, sono state riscontrate similitudini nel codice con ALPHV e Knight Ransomware, suggerendo possibili connessioni tra queste entità.

Sul sito web di RansomHub, il gruppo dichiara di non attaccare obiettivi nei paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (CIS), né in Cuba, Corea del Nord e Cina. Sebbene la composizione sembri di natura internazionale, il modus operandi del gruppo ricorda da vicino le tradizionali strutture di ransomware russe. È significativo notare anche il loro atteggiamento verso le nazioni legate alla Russia, così come la sovrapposizione di obiettivi comuni con altri gruppi ransomware russi.
Il gruppo recluta i propri affiliati principalmente attraverso il forum RAMP (Russian Anonymous Market Place), una piattaforma frequentata prevalentemente da utenti russi. Gli affiliati ricevono il 90% dei guadagni derivanti dalle attività illecite, mentre il restante 10% viene trattenuto dal gruppo principale. Contrariamente alle pratiche usuali, i fondi vengono inviati prima all’affiliato, un aspetto particolarmente apprezzato all’interno della comunità ransomware. Questo metodo è stato introdotto per mitigare la sfiducia generata da una frode di 22 milioni di dollari associata a ALPHV, in cui diversi affiliati non erano stati pagati, contribuendo a un clima di insicurezza nel contesto del Ransomware-as-a-Service (RaaS)
Ad oggi, l’Università di Genova non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo all’attacco. Questa assenza di risposta lascia molte questioni in sospeso riguardo alla portata della violazione e alle misure adottate per mitigare i danni. Senza un comunicato stampa o una conferma ufficiale, le informazioni disponibili devono essere considerate come “fonti di intelligence” piuttosto che come conferme definitive della fuga di dati.
È probabile che l’Università rilasci ulteriori comunicazioni in futuro per chiarire la situazione. La trasparenza e la chiarezza nella gestione della crisi saranno fondamentali per comprendere appieno le implicazioni dell’attacco e le strategie di risposta adottate.
Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione da parte dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti sulla vicenda. Saremo lieti di pubblicare tali informazioni con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CybercrimeLa comunità dei criminali informatici sta rapidamente aumentando il suo interesse nel reclutare personale all’interno delle aziende. Invece di sofisticati attacchi esterni, i criminali si affidano sempre più a fonti interne, ovvero persone disposte a…
CyberpoliticaNella Virginia settentrionale, lungo quello che viene ormai definito il “corridoio dei data center”, sorgono enormi strutture senza finestre che costituiscono l’ossatura fisica della corsa statunitense all’intelligenza artificiale. Questi edifici, grandi quanto hangar industriali, assorbono…
HackingIl team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…
InnovazioneIl confine tra Cina e Vietnam avrà presto nuovi “dipendenti” che non hanno bisogno di dormire, mangiare o fare turni. L’azienda cinese UBTech Robotics ha ricevuto un contratto da 264 milioni di yuan (circa 37…
CulturaLa cultura hacker è una materia affascinante. E’ una ricca miniera di stravaganti innovazioni, genialità ed intuito. Di personaggi bizzarri, di umorismo fatalista, di meme, ma soprattutto cultura, ingegneria e scienza. Ma mentre Linux ha…