
Raffaela Crisci : 24 Luglio 2024 15:08
Il 20 luglio 2024, il threat actors noto come Slientection ha annunciato di aver compromesso i dati di Microsoft 365, sfruttando una vulnerabilità nel software di sicurezza CrowdStrike.
Premesso che questa affermazione rimane tutta da confermare, il criminale informatico all’interno del post ha riportato “Ciao a tutti, ieri mattina abbiamo sfruttato il bug di crowdstrike in Microsoft e abbiamo estratto tutti i dati di Microsoft 365 dei computer che hanno effettuato l’aggiornamento. Tra i dati che abbiamo preso ci sono informazioni sensibili, password dell’account Microsoft, numero di telefono, informazioni di Gmail, informazioni su nome e cognome, ecc.“
Al momento, non possiamo confermare la veridicità della notizia, poiché l’organizzazione non ha ancora rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul proprio sito web riguardo l’incidente. Pertanto, questo articolo deve essere considerato come ‘fonte di intelligence’.

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Slientection dichiara di possedere dati di circa 2 milioni di utenti di Microsoft 365 e ha messo in vendita il database completo per 10,000 dollari. Nel post, il threat actors ha fornito esempi di record contenente dati dettagliati come: Nome, Prodotto, Versione Prodotto, Data rilascio, Data scadenza, LicenseKey, Password, Cellulare, Email.
Il Threat Actors ha pubblicato all’interno del forum underground solo un post pertanto la sua reputazione risulta bassa. Inoltre il moderatore del forum IntelBroker gli ha chiesto di spostare il suo post nella sezione di rivendita dei dati, sinonimo che l’attore della minaccia non è avvezzo all’utilizzo di Breach Forums. Non ha specificato l’utilizzo di un escrow per la vendita, il che significa che ipotetici acquirenti dovrebbero fidarsi del venditore riguardo alla veridicità e alla completezza dei dati offerti.

Questo incidente di sicurezza mette in evidenza la necessità per le aziende di monitorare costantemente le vulnerabilità nei loro sistemi e di reagire rapidamente a eventuali minacce. Gli utenti di Microsoft 365 sono invitati a cambiare le loro password e a controllare attentamente qualsiasi attività sospetta nei loro account.
Le organizzazioni devono inoltre valutare l’implementazione di misure di sicurezza più robuste, come l’autenticazione a due fattori e la crittografia avanzata, per proteggere i dati degli utenti da future violazioni. Nel frattempo, gli utenti devono essere consapevoli delle minacce potenziali e adottare pratiche di sicurezza informatica proattive per proteggere le loro informazioni personali.
Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione da parte dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti sulla vicenda. Saremo lieti di pubblicare tali informazioni con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
Raffaela Crisci
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