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Tag: attacchi informatici

RDP sotto Tiro! 30.000 indirizzi IP univoci sondano i servizi esposti per attacchi mirati

I ricercatori di sicurezza di greyNoise hanno rilevato una vasta operazione di scansione coordinata contro i servizi Microsoft Remote Desktop Protocol (RDP), durante la quale gli aggressori hanno scansionato oltre 30.000 indirizzi IP unici al fine di valutare le vulnerabilità presenti nei portali di autenticazione Microsoft RD Web Access e RDP Web Client. La metodologia di attacco si concentra sull’enumerazione dell’autenticazione basata sul tempo, una tecnica che sfrutta le sottili differenze nei tempi di risposta del server per identificare nomi utente validi senza attivare i tradizionali meccanismi di rilevamento brute force. Questo approccio consente agli aggressori di creare elenchi completi di obiettivi

Gli Indicator of Attack (IoA): la protezione proattiva in ambito cybersecurity

Con la Threat Intelligence Olympos Consulting supporta le aziende per una cybersecurity predittiva. Nel panorama della cybersecurity contemporanea, la differenza tra un approccio reattivo e uno proattivo può determinare il successo o il fallimento di una strategia difensiva. Mentre gli Indicatori di Compromissione (IoC) rappresentano ormai uno strumento consolidato ma limitato principalmente a certificare un’attacco già avvenuto, gli Indicatori di Attacco (IoA) sono emersi come un vero e proprio game changer nella lotta alle minacce informatiche. La vera rivoluzione degli IoA risiede nella loro capacità di interpretare il comportamento dei Threat Actor piuttosto che limitarsi a catalogare evidenze postume. Si tratta di

Stai pianificando il passaggio da Windows a Linux? Allora passa, APT36 è già lì ad aspettarti!

APT36, noto anche come Transparent Tribe, ha intensificato una nuova campagna di spionaggio contro organizzazioni governative e di difesa in India. Il gruppo, legato al Pakistan, è attivo almeno dal 2013 e utilizza regolarmente e-mail di spear phishing e furti di credenziali per accedere a sistemi chiusi. Questa volta, gli aggressori hanno implementato una nuova tecnica di infezione, utilizzando file “.desktop” di Linux camuffati da documenti che scaricano malware da Google Drive e stabiliscono un canale di comando e controllo nascosto. Secondo CloudSEK, l’attacco inizia con l’invio di archivi ZIP contenenti file falsi con un’icona PDF, sebbene in realtà si tratti di

Il Phishing per le AI è arrivato! ChatGPT, clicca subito qui per non perdere l’accesso!

Gli attacchi di phishing stanno diventando sempre più sofisticati e ora prendono di mira non solo gli utenti, ma anche le difese automatizzate basate sull’intelligenza artificiale. I ricercatori hanno scoperto una campagna in cui gli aggressori incorporano istruzioni nascoste nelle e-mail per confondere i sistemi di intelligenza artificiale utilizzati dai SOC per classificare e filtrare le minacce. L’email in sé aveva un aspetto tradizionale: l’oggetto era “Avviso di scadenza accesso 20/08/2025 16:56:21”, il testo era una notifica sull’imminente scadenza della password ad un indirizzo di posta elettronica con la proposta di confermare o aggiornare urgentemente i dati. Questa tecnica si basa su

LastPass, 1Password e Keeper sotto tiro! Rilevati diffusi bug 0day e milioni di utenti a rischio

Un esperto di sicurezza informatica ha individuato falle zero-day che coinvolgono undici noti gestori di password, mettendo a rischio potenzialmente decine di milioni di utenti per il furto di credenziali con un semplice clic malevolo. Un’innovativa strategia di attacco, conosciuta come \”DOM-based Extension Clickjacking\”, segna un avanzamento sostanziale rispetto ai metodi tradizionali di clickjacking online. La ricerca, condotta dall’esperto di sicurezza Marek Tóth, rivela che gli aggressori possono sfruttare queste vulnerabilità per rubare dati di carte di credito, informazioni personali, credenziali di accesso e persino codici di autenticazione a due fattori da utenti ignari. Catena di attacco di estensione basata su DOM

Nike sotto Tiro! In vendita l’accesso alle infrastrutture IT da Un Initial Access Broker

Un Initial Access Broker mette in vendita accesso ai server di Nike USA in un celebre forum underground. Un post apparso recentemente su un forum del dark web ha sollevato nuove preoccupazioni in merito alla sicurezza delle grandi aziende internazionali. Un Initial Access Broker (IAB), ovvero un attore specializzato nella compromissione e nella rivendita di accessi a reti aziendali, ha dichiarato di avere a disposizione credenziali o punti di ingresso validi per i sistemi di Nike USA oppure, di un suo fornitore di terze parti. Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente

Clicchi sui link degli SMS? Ecco 4,2 milioni di motivi per non farlo

Proofpoint ha pubblicato il secondo volume del suo studio annuale “Human Factor 2025” , incentrato sul phishing e sugli attacchi basati su URL. L’analisi dei dati da maggio 2024 a maggio 2025 mostra che gli aggressori utilizzano sempre più spesso il social engineering in combinazione con i link, che sono diventati il principale vettore per attaccare gli utenti. Secondo le statistiche, i link sono stati riscontrati quattro volte più spesso degli allegati con contenuti dannosi. Oltre il 55% degli SMS con tracce di phishing conteneva un URL e il numero di campagne con la tecnica ClickFix è aumentato di quasi il 400%

Vulnerabilità critica da score 10 in Erlang/Open Telecom Platform: exploit attivi in aumento

I ricercatori hanno registrato che una falla critica nell’implementazione dello stack SSH di Erlang/Open Telecom Platform ha iniziato a essere sfruttata attivamente già all’inizio di maggio 2025; circa il 70% dei rilevamenti si è verificato su firewall che proteggevano i segmenti industriali . La campagna è iniziata dopo il rilascio delle correzioni: le patch sono apparse ad aprile nelle versioni OTP-27.3.3, OTP-26.2.5.11 e OTP-25.3.2.20. Alla vulnerabilità è stato assegnato l’identificatore CVE-2025-32433 e un punteggio CVSS massimo di 10,0. Riguarda la mancanza di autenticazione nell’implementazione nativa di SSH: avendo accesso di rete al servizio Erlang/OTP, un aggressore può eseguire codice arbitrario senza credenziali.

Microsoft Teams sempre più Nel Mirino. EncryptHub compromette reti aziendali con malware

Negli ultimi anni Microsoft Teams è diventato uno degli strumenti di collaborazione più diffusi all’interno delle aziende, trasformandosi in un canale strategico non solo per la comunicazione, ma anche per la gestione di documenti, meeting e processi operativi. Questa crescente centralità, tuttavia, non è passata inosservata ai criminali informatici, che stanno sviluppando tecniche sempre più sofisticate di attacco e ingegneria sociale proprio su questa piattaforma, con l’obiettivo di infiltrarsi nelle reti aziendali e sottrarre informazioni sensibili. La combinazione tra fiducia implicita nello strumento e l’elevato volume di comunicazioni quotidiane crea infatti un terreno fertile per campagne mirate di compromissione. Un esempio emblematico

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