
Il ransomware crittografa i file sul computer della vittima e richiede un riscatto per ripristinarli. Tali virus possono causare enormi danni sia ai singoli utenti che alle grandi organizzazioni. Ma c’è un modo per proteggersi da loro?
L’esperto di sicurezza Adam Szostak è sicuro che ci sia. Ha escogitato una soluzione semplice ed elegante che può rendere molto difficile il funzionamento del ransomware. La sua idea è che Microsoft limiti la velocità di una delle sue API CreateFile.
CreateFile è una funzione che consente ai programmi di creare e aprire file sul computer. Il ransomware lo utilizza per ottenere l’accesso ai file e sostituirne il contenuto con dati crittografati.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Se Microsoft introducesse un limite alla frequenza con cui lo stesso programma può chiamare CreateFile, rallenterebbe notevolmente il processo di crittografia dei file. Pertanto, la vittima del ransomware potrebbe notare l’attacco in tempo e adottare misure per fermarlo.
Shostak spera che Microsoft prenda in considerazione la sua proposta e la implementi nel proprio sistema.
Tuttavia, lo specialista riconosce anche che non è così facile come sembra. Dopotutto, qualsiasi modifica nell’API può influire sul funzionamento di altri programmi che dipendono da essa. Ad esempio, anche i compilatori oi programmi di backup devono aprire molti file in breve tempo. Pertanto, è necessario pensare ai meccanismi di eccezione per tali programmi, nonché ai modi per controllare e notificare l’uso di CreateFile.
Shostak afferma di comprendere la difficoltà di mantenere la compatibilità. Lui stesso aveva esperienza nell’implementazione della patch Autorun in Windows Update, una funzionalità che consentiva l’esecuzione automatica dei programmi da supporti plug-in ed era vulnerabile a codice dannoso. La correzione ha comportato una diminuzione del numero di attacchi attraverso le porte aperte.
Tuttavia, Szostak ritiene che il costo di un attacco ransomware oggi sia così alto che vale la pena correre il rischio e provare modifiche alla sicurezza. L’esperto è fiducioso che gli specialisti Microsoft siano perfettamente in grado di gestire questa sfida.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

HackingIl team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…
InnovazioneIl confine tra Cina e Vietnam avrà presto nuovi “dipendenti” che non hanno bisogno di dormire, mangiare o fare turni. L’azienda cinese UBTech Robotics ha ricevuto un contratto da 264 milioni di yuan (circa 37…
CulturaLa cultura hacker è una materia affascinante. E’ una ricca miniera di stravaganti innovazioni, genialità ed intuito. Di personaggi bizzarri, di umorismo fatalista, di meme, ma soprattutto cultura, ingegneria e scienza. Ma mentre Linux ha…
CybercrimeAll’interno di un forum underground chiuso, frequentato da operatori malware e broker di accesso iniziale, è comparso un annuncio che ha attirato l’attenzione della comunità di cyber threat intelligence. Il post promuove “NtKiller”, una presunta…
Cyber ItaliaMentre la consapevolezza sulla cybersicurezza cresce, il mercato nero dei dati personali non accenna a fermarsi. Un recente post apparso su un noto forum frequentato da criminali informatici in lingua russa, scoperto dai ricercatori di…