
In Europa si sta sviluppando l’interesse per un sistema operativo realizzato per le agenzie governative. Il progetto EU OS propone di creare una distribuzione Linux immutabile basata sull’ambiente desktop KDE con un’interfaccia che ricorda quella di Windows. Autore dell’idea è il Dott. Robert Riemann, dipendente dell’Autorità europea di vigilanza sulla protezione dei dati (GEPD).
In questa fase, EU OS non è un sistema operativo pronto all’uso, bensì dettagliato. documentazione. Descrive le funzionalità richieste, i metodi di distribuzione e amministrazione, nonché i principi di collaborazione con gli utenti. Il progetto è pensato per le organizzazioni di medie dimensioni, fino a diverse centinaia di dipendenti.
Nonostante l’attenzione rivolta all’Europa, si propone di prendere come base la distribuzione americana Fedora, o più precisamente la sua versione non modificabile Kinoite con la shell KDE. Questa scelta solleva interrogativi, soprattutto alla luce delle attuali tensioni geopolitiche. Sarebbe più saggio utilizzare sviluppi europei, ad esempio openSUSE. Tuttavia, Fedora Kinoite è davvero uno dei sistemi immutabili più maturi: le sue prime versioni sono apparse più di quattro anni fa.
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Un sistema operativo immutabile è un OS in cui i file di base non possono essere modificati o sovrascritti durante il normale utilizzo. Questo significa che le modifiche al sistema vengono applicate solo tramite immagini predefinite, rendendo più sicuri gli aggiornamenti e riducendo il rischio di corruzione o malware. Se qualcosa va storto, è possibile ripristinare rapidamente una versione precedente senza compromettere la stabilità del sistema. Questo approccio è particolarmente utile in ambienti aziendali e governativi, dove l’affidabilità e la sicurezza sono prioritarie. Alcuni esempi di sistemi immutabili sono Fedora Silverblue/Kinoite, openSUSE MicroOS/Kalpa e ChromeOS.
I creatori hanno studiato attentamente l’esperienza di precedenti iniziative volte a migrare le agenzie governative verso Linux. Tra questi ci sono il progetto LiMux con sede a Monaco di Baviera, attivo dal 2004 al 2017, GendBuntu della gendarmeria francese e Linux Plus 1 nello stato tedesco dello Schleswig-Holstein.
Gli esperti, tuttavia, notano che alcune delle soluzioni tecniche del progetto appaiono controverse. L’ambiente desktop KDE Plasma potrebbe essere troppo complesso per un ambiente aziendale altamente regolamentato. Sebbene la versione immutabile di Fedora sia piuttosto affidabile, esistono alternative europee, come Desktop di Kalpa basato su openSUSE.
Domande più serie sorgono proprio dal concetto di un sistema operativo locale pienamente funzionale. Nell’era degli attacchi ransomware, questo approccio sembra obsoleto. La comunità del software libero dovrebbe creare un equivalente di ChromeOS: un sistema semplice, minimalista e a doppia ridondanza, in grado di funzionare con i server cloud tramite protocolli aperti. Tutti i componenti necessari esistono già, non resta che combinarli correttamente.
Vale la pena notare che le versioni open source esistenti di ChromeOS, come ChromiumOS, ChromeOS Flex o FydeOS, non risolvono questo problema. Funzionano solo con i servizi cloud di Google e non supportano standard di autenticazione aperti come LDAP o OpenID, la sincronizzazione dei file tramite WebDAV o l’archiviazione di segnalibri, password e impostazioni utente su server indipendenti
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