Anche i Grandi Pagano! AT&T Paga 300.000 Dollari per Cancellare i Registri di Chiamate Rubati
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Anche i Grandi Pagano! AT&T Paga 300.000 Dollari per Cancellare i Registri di Chiamate Rubati

Anche i Grandi Pagano! AT&T Paga 300.000 Dollari per Cancellare i Registri di Chiamate Rubati

Redazione RHC  17 Luglio 2024 14:43

In un drammatico incidente di sicurezza informatica, AT&T ha pagato 5,72 bitcon (circa 300.000 dollari) a ShinyHunters, un gruppo di hacker per eliminare i registri di chiamate rubati dai suoi sistemi da quanto riportato da Wired.

L’incidente ha avuto inizio quando un hacker, il cui nome non è stato divulgato, è riuscito a penetrare nei sistemi di AT&T, una delle principali compagnie di telecomunicazioni degli Stati Uniti, e a sottrarre una considerevole quantità di registri di chiamate.

Questi registri contenevano informazioni sensibili sui clienti, inclusi numeri di telefono, dettagli delle chiamate e altre informazioni potenzialmente compromettenti.

La Richiesta di Riscatto


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Dopo aver ottenuto i dati, l’hacker ha contattato AT&T, chiedendo un riscatto di 300.000 dollari per cancellare i registri rubati e non divulgarli pubblicamente o venderli a terzi. Di fronte alla minaccia di un possibile danno reputazionale e legale, oltre alla violazione della privacy dei suoi clienti, AT&T ha deciso di pagare il riscatto.

La transazione è stata condotta attraverso canali non divulgati, ma si presume che siano stati utilizzati metodi anonimi e criptati per trasferire il denaro. Dopo aver ricevuto il pagamento, l’hacker ha fornito prove che i dati erano stati cancellati, anche se la fiducia in tali promesse (come sappiamo) è sempre un elemento critico e incerto in situazioni di questo tipo.

Le Conseguenze

L’incidente solleva molte domande sulla sicurezza dei dati e sulle politiche aziendali di risposta agli attacchi informatici. Il pagamento del riscatto, sebbene risolva temporaneamente il problema, potrebbe incentivare ulteriori attacchi, poiché dimostra che tali azioni possono essere remunerative.

AT&T, da parte sua, ha dichiarato di aver avviato un’indagine interna per comprendere come l’hacker sia riuscito a penetrare nei suoi sistemi e per migliorare le proprie difese contro futuri attacchi. Inoltre, l’azienda sta collaborando con le forze dell’ordine per cercare di identificare e perseguire legalmente l’autore del crimine.

La rivelazione del pagamento ha suscitato diverse reazioni da parte del pubblico e degli esperti di sicurezza informatica. Alcuni critici ritengono che il pagamento del riscatto sia un segnale pericoloso, che potrebbe incoraggiare altri hacker a tentare simili estorsioni. Altri, invece, comprendono la posizione difficile di AT&T e la necessità di proteggere i propri clienti da ulteriori danni.

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