
Gli sviluppatori di software che rilasciano prodotti con vulnerabilità sono i veri colpevoli di tutti gli attacchi informatici. Almeno questo è quello che ha detto Jen Easterly, capo della Cybersecurity and Infrastructure Security Agency ( CISA ) degli Stati Uniti, alla recente conferenza mWise.
Easterly ha invitato le aziende tecnologiche a smettere di rilasciare codici con difetti che aprono le porte ai criminali informatici. Ha sottolineato che sono i fornitori di tecnologia a creare i problemi che gli aggressori sfruttano con successo per attaccare le loro vittime.
Ha inoltre osservato che le falle nella sicurezza del software non dovrebbero essere chiamate “vulnerabilità”, ma “difetti del prodotto”, che riflette più accuratamente la responsabilità degli sviluppatori. A suo avviso, l’industria dovrebbe smettere di attribuire la colpa agli utenti che non hanno il tempo di installare gli aggiornamenti in modo tempestivo e iniziare a richiedere agli sviluppatori prodotti migliori che non richiedano costanti “patch mission-critical”.
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Easterly ha osservato che, nonostante i miliardi investiti nella sicurezza informatica, il problema principale risiede nella scarsa qualità del software. Ha paragonato la situazione alle automobili e agli aerei, che nessuno comprerebbe se venissero utilizzati “a proprio rischio”, come spesso accade con i software.
Intervenendo in precedenza alla conferenza RSA, Easterly ha affermato che un codice forte è l’unico modo per rendere rari gli attacchi informatici. Alla conferenza mWise, ha ribadito che il settore della sicurezza informatica dovrebbe concentrarsi sulla creazione di prodotti sicuri piuttosto che sull’aumento del numero di controlli di sicurezza.
Attualmente , circa 200 importanti attori del mercato, tra cui Amazon, Microsoft e Google, hanno aderito all’iniziativa CISA “Secure by Design”, che prevede l’impegno delle aziende a migliorare la sicurezza dei prodotti. Tuttavia, Easterly ha sottolineato che per ora si tratta solo di un impegno volontario e ha esortato i clienti a utilizzare il proprio potere d’acquisto per esigere che i fornitori rispettino questi standard.
Infine, il capo della CISA ha invitato le organizzazioni ad assumere un ruolo più proattivo ponendo le giuste domande ai fornitori e richiedendo maggiore attenzione alla sicurezza in tutte le fasi dello sviluppo del software.
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