Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Banner Desktop
Enterprise BusinessLog 320x200 1
PoC Zero-Click Exploit su iPhone e Mac: come due byte è possibile compromettere l’ecosistema Apple

PoC Zero-Click Exploit su iPhone e Mac: come due byte è possibile compromettere l’ecosistema Apple

25 Agosto 2025 08:37

È stata resa pubblica un’analisi approfondita e un esempio di proof-of-concept riguardante la vulnerabilità CVE-2025-43300, una falla di sicurezza critica che consente l’esecuzione remota di codice senza necessità di clic, presente nell’infrastruttura di elaborazione delle immagini di Apple.

Si tratta di una falla di sicurezza, individuata nella realizzazione della decompressione JPEG Lossless da parte di Apple all’interno del bundle RawCamera.bundle, permette ai malintenzionati di eseguire codice arbitrario senza necessità di interazione con l’utente, attraverso file DNG (Digital Negative) appositamente creati per essere dannosi.

La vulnerabilità sfrutta i presupposti fondamentali del motore di analisi TIFF/DNG di Apple e la sua interazione con la compressione JPEG lossless. I file DNG, basati sulle specifiche del formato immagine raw open source di Adobe, utilizzano la struttura del contenitore TIFF con dati di immagine compressi senza perdita di dati JPEG incorporati nei SubIFD. Il PoC richiede modifiche minime a un file DNG legittimo, il che la rende particolarmente pericolosa.


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Nello specifico, la vulnerabilità si verifica quando un file DNG dichiara SamplesPerPixel = 2 nella sua directory SubIFD ma contiene solo 1 componente nel blocco SOF3 (Start of Frame 3) dei dati JPEG lossless incorporati. Il meccanismo di attacco sfrutta una discrepanza tra le dichiarazioni dei metadati e i dati effettivi dell’immagine. Il ricercatore b1n4r1b01 ha pubblicato un’analisi tecnica dettagliata e i passaggi di riproduzione, rivelando che il difetto deriva da una condizione di buffer overflow nella routine di decompressione JPEG lossless all’interno di RawCamera.bundle.

La vulnerabilità rappresenta una minaccia significativa per la sicurezza in quanto consente lo sfruttamento senza clic tramite il sistema di elaborazione automatica delle immagini di Apple. Gli aggressori devono solo modificare due byte specifici: cambiando l’offset 0x2FD00 da 01 a 02 (modificando SamplesPerPixel) e l’offset 0x3E40B da 02 a 01 (modificando il numero di componenti SOF3). Queste precise modifiche creano la discrepanza critica che innesca la vulnerabilità.

Il pacchetto RawCamera.bundle, che gestisce vari formati di immagini raw su iOS, non contiene informazioni sui simboli, rendendo difficile il reverse engineering. Tuttavia, il ricercatore fa notare che non tutti i file DNG con compressione JPEG lossless raggiungono il percorso del codice vulnerabile, il che richiede condizioni specifiche in linea con il campione proof-of-concept fornito. L’avviso di sicurezza di Apple riconosce che CVE-2025-43300 è stato attivamente sfruttato in attacchi sofisticati rivolti a individui specifici, elevando questa vulnerabilità da teorica a strumento confermato di un attore di minaccia .

La natura zero-click lo rende particolarmente interessante per le operazioni di sorveglianza mirate, poiché le vittime non necessitano di alcuna interazione oltre alla ricezione del file dannoso. La vulnerabilità interessa diverse piattaforme Apple , tra cui iOS 18.6.1, iPadOS 18.6.1 e varie versioni di macOS. Ricordiamo che Apple ha rilasciato patch per iOS 18.6.2, iPadOS 18.6.2, macOS Sequoia 15.6.1 e versioni precedenti di macOS. Il ricercatore ha confermato che la proof-of-concept non causa crash su iOS 18.6.2, a indicare che la mitigazione è stata completata con successo.

Ti è piaciutno questo articolo? Ne stiamo discutendo nella nostra Community su LinkedIn, Facebook e Instagram. Seguici anche su Google News, per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica o Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

  • #sicurezza informatica
  • Apple iOS
  • CVE-2025-43300
  • cyber security
  • esecuzione codice remoto
  • Exploit Attivo
  • Macos
  • Protezione dati
  • Vulnerabilità Apple
  • zero-click
Cropped RHC 3d Transp2 1766828557 300x300
La redazione di Red Hot Cyber è composta da professionisti del settore IT e della sicurezza informatica, affiancati da una rete di fonti qualificate che operano anche in forma riservata. Il team lavora quotidianamente nell’analisi, verifica e pubblicazione di notizie, approfondimenti e segnalazioni su cybersecurity, tecnologia e minacce digitali, con particolare attenzione all’accuratezza delle informazioni e alla tutela delle fonti. Le informazioni pubblicate derivano da attività di ricerca diretta, esperienza sul campo e contributi provenienti da contesti operativi nazionali e internazionali.

Articoli in evidenza

Immagine del sitoCybercrime
MongoBleed (CVE-2025-14847): il database che “non perde”, sanguina
Sandro Sana - 29/12/2025

Analisi e correlazioni costruite anche grazie alla piattaforma Recorded Future (Insikt Group), che in questi casi è utile per mettere ordine nel caos tra segnali, rumor e priorità operative. C’è una tradizione natalizia che nessuno…

Immagine del sitoHacking
Login Microsoft 365 falsi, JavaScript offuscato e Cloudflare: anatomia di un phishing avanzato
Manuel Roccon - 29/12/2025

Questo articolo analizza una recente e sofisticata campagna di phishing che sfrutta la tecnica Browser-in-the-Browser (BitB) per rubare credenziali, in particolare quelle di servizi come Microsoft 365. L’attacco BitB si distingue per la sua capacità…

Immagine del sitoVulnerabilità
Uno sciame di Agenti AI trovano uno 0day da CVSS 10 nel firmware dei dispositivi Xspeeder
Redazione RHC - 29/12/2025

Quando si parla di sicurezza informatica, è facile cadere nella trappola di pensare che i problemi siano sempre lontani, che riguardino solo gli altri. Ma la realtà è che la vulnerabilità è sempre dietro l’angolo,…

Immagine del sitoVulnerabilità
L’Exploit MongoBleed è online: 87.000 istanze su internet a rischio compromissione
Redazione RHC - 28/12/2025

È stata scoperta, come riportato in precedenza, una grave vulnerabilità in MongoDB che consente a un aggressore remoto, senza alcuna autenticazione, di accedere alla memoria non inizializzata del server. Al problema è stato assegnato l’identificatore…

Immagine del sitoCyberpolitica
ChatControl UE: la protezione dei minori o l’inizio della sorveglianza di massa digitale?
Agostino Pellegrino - 28/12/2025

Dietro il nome tecnicamente anodino di ChatControl si muove una delle più profonde torsioni del rapporto tra Stato, tecnologia e cittadini mai tentate nell’Unione europea. Non è una legge “contro la pedopornografia online”, come viene…