
Redazione RHC : 9 Dicembre 2025 07:42
Era febbraio 2023 quando su queste pagine parlammo dell’esigenza, in ambito italiano, di avviare un responsible disclosure di Stato, una cornice normativa chiara che permettesse agli hacker etici di segnalare vulnerabilità senza il timore di incorrere in responsabilità penali.
All’epoca lo CSIRT Italia dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ricordò ad un ricercatore di sicurezza che, secondo la normativa vigente, qualsiasi attività di scansione o test invasivo su sistemi informatici è da considerarsi penalmente rilevante se non espressamente autorizzata dal titolare del sistema.
Questa posizione, seppur pienamente conforme al quadro legislativo attuale, stride con la realtà operativa e con la pressione costante esercitata dal panorama delle minacce moderne. Ogni giorno assistiamo a violazioni che colpiscono enti pubblici, aziende e servizi essenziali, rendendo evidente quanto sia rischioso scoraggiare la community hacker dal contribuire con segnalazioni spontanee e di valore.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Il Portogallo in questi giorni ha ampliato il suo quadro giuridico in materia di sicurezza digitale, prevedendo tutele per i professionisti in buona fede che studiano le vulnerabilità nei sistemi informativi.
Questa normativa aggiornata risponde a una richiesta di lunga data del settore, che mira a operare in modo trasparente e senza il rischio di incriminazioni penali per azioni tecniche intraprese nell’interesse della sicurezza informatica.
Le modifiche hanno interessato l’articolo 8.º-A, che ha introdotto una disposizione sull’interesse pubblico al rafforzamento della sicurezza delle infrastrutture digitali. Essa esenta dalla sanzione coloro che accedono a sistemi o dati al solo scopo di identificare vulnerabilità e successivamente notificarle ai responsabili. Le norme sono formulate in modo rigoroso.
Sono consentite azioni volte esclusivamente a scoprire vulnerabilità senza alcun profitto oltre alla ricompensa standard. I problemi rilevati devono essere segnalati tempestivamente al proprietario della risorsa, al responsabile del trattamento dei dati e al National Cybersecurity Center (CNCS).
Il lavoro deve essere limitato a quanto necessario per la diagnostica, senza interferire con i servizi, modificare le informazioni o causare danni. Sono vietati attacchi di tipo Denial of Service, ingegneria sociale, furto di password, modifica dei dati o distribuzione di malware.
Qualsiasi informazione ottenuta deve essere eliminata entro dieci giorni dalla risoluzione del problema. Si precisa espressamente che, con il consenso del proprietario del sistema, eventuali vulnerabilità rilevate devono comunque essere segnalate al CNCS.
Il Paese sta quindi definendo i limiti dei metodi accettabili, fornendo al contempo garanzie legali a coloro che agiscono nell’interesse pubblico. Iniziative simili sono già emerse in Germania, dove il Ministero della Giustizia ha presentato un disegno di legge con disposizioni analoghe, e negli Stati Uniti, dove il Dipartimento di Giustizia ha modificato il proprio approccio all’azione penale ai sensi del CFAA.
Tutte queste misure creano le condizioni in cui i professionisti coscienziosi possono lavorare apertamente sulle vulnerabilità e segnalarle senza timore di conseguenze penali
Redazione
Un nuovo post pubblicato poche ore fa sul forum underground Exploit rivela l’ennesima offerta criminale legata alla vendita di accessi a siti compromessi. L’inserzionista, un utente storico del fo...

In Australia, a breve sarà introdotta una normativa innovativa che vieta l’accesso ai social media per i minori di 16 anni, un’iniziativa che farà scuola a livello mondiale. Un’analoga misura ...

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accusato i fratelli gemelli Muneeb e Sohaib Akhter di aver cancellato 96 database contenenti informazioni sensibili, tra cui verbali di indagini e doc...

Malgrado le difficoltà geopolitiche significative, il settore degli spyware mercenari resta una minaccia adattabile e persistente; in questo contesto, il noto fornitore Intellexa prosegue l’espansi...

Secondo Eurostat nel 2023 solo il 55% dei cittadini dell’Unione Europea tra i 16 e i 74 anni possedeva competenze digitali almeno di base, con forti differenze tra paesi: si va da valori intorno all...