
Un #supercomputer #giapponese ha preso il primo posto nella classifica dei supercomputer chiamata #Top500.
#Fugaku, un computer di #Kobe sviluppato congiuntamente da #Riken e #Fujitsu, utilizza il sistema #A64FX #A64FX a 48 core di Fujitsu. È la prima volta che un computer basato su processori #ARM è in cima alla lista.
Fugaku ha ottenuto un risultato Top500 HPL di 415,5 #petaflop, 2,8 volte più veloce di IBM #Summit, il concorrente più vicino. Fugaku ha anche raggiunto i primi posti in altre classifiche che testano i computer su diversi carichi di lavoro, tra cui Graph 500, HPL-AI e HPCG.
Nessun supercomputer precedente ha mai guidato tutte e quattro le classifiche contemporaneamente.
Mentre le classifiche di supercomputer più veloci normalmente rimbalzano tra sistemi di produzione americana e cinese, questo è il primo sistema giapponese a posizionarsi al primo posto nella Top500 in nove anni dal predecessore di Fugaku, il computer K di Riken.
Complessivamente ci sono 226 supercomputer cinesi nella lista, 114 dall’America e 30 dal Giappone.
I sistemi statunitensi contribuiscono ad accumulare complessivamente un totale di 644 petaflop.
#redhotcyber #cybersecurity #technology #arm
https://www.theverge.com/platform/amp/2020/6/23/21300097/fugaku-supercomputer-worlds-fastest-top500-riken-fujitsu-arm
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Dopo aver approfondito i delicati equilibri che vincolano gli operatori di Cyber Threat Intelligence(CTI) tra il GDPR e il rischio di Ricettazione, è fondamentale rivolgere l’attenzione a chiunque,...

Il mondo della tecnologia è un vero e proprio campo di battaglia, dove i geni del coding sfidano ogni giorno i malintenzionati a colpi di exploit e patch di sicurezza. Ecco perché la recente scopert...

Questa notizia ci arriva dal feed News & Research di Recorded Future (Insikt Group): Check Point Research ha documentato una nuova ondata di attività attribuita al threat actor China-linked Ink D...

La cultura del “tanto chi vuoi che mi attacchi?” gira ancora, testarda. Non è uno slogan, è proprio un modo di pensare. Una specie di alibi mentale che permette di rimandare, di non guardare tro...

La sicurezza informatica è un tema che non scherza, specialmente quando si parla di vulnerabilità che possono compromettere l’intero sistema. Ebbene, Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha appena lan...