Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Redhotcyber Banner Sito 970x120px Uscita 101125
Enterprise BusinessLog 320x200 1
2 anni per l’autore del cryptor utilizzato dalla botnet Kelihos.

2 anni per l’autore del cryptor utilizzato dalla botnet Kelihos.

17 Dicembre 2021 07:05

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti riferisce che il cittadino russo di 41 anni Oleg Koshkin è stato condannato a due anni di carcere per aver “nascosto” malware dai software antivirus.

Koshkin è stato arrestato in California nel 2019 ed è stato in custodia da allora. Nell’estate di quest’anno, è stato riconosciuto colpevole di aver creato malware, che è stato utilizzato dalla botnet Kelihos per nascondere i payload ed eludere il rilevamento degli antivirus.

Secondo l’indagine, Koshkin gestiva i siti Web come Crypt4U.com, Crypt4U.net, fud.bz, fud.re, che promettevano di elaborare qualsiasi malware (botnet, Trojan di accesso remoto, keylogger, info-stealer, miner) in modo che quasi nessun software antivirus potesse rilevarlo.

Gli investigatori hanno precedentemente notato che Koshkin forniva un “servizio importante” che consentiva ad altri criminali informatici di infettare migliaia di computer in tutto il mondo.

È stato sottolineato che il cryptor di Koshkin era “uno strumento essenziale per alcuni dei criminali informatici più distruttivi del mondo, inclusi gli operatori di ransomware”.

Koshkin è stato arrestato poco dopo l’arresto di Pyotr Levashov, l’operatore della rete bot Kelihos, che viveva in Estonia.

Levashov è stato arrestato a Barcellona e poi estradato negli Stati Uniti, dove si è dichiarato colpevole. Levashov è stato recentemente condannato a 33 mesi di carcere e tre anni sotto sorveglianza dopo il suo rilascio. Da quando Levashov è stato arrestato in Spagna nel 2017 ed è stato in custodia da allora, ha già scontato la sua pena.

Le forze dell’ordine scrivono che Levashov ha utilizzato cryptor dal 2014 al 2017 (fino al suo arresto) e ha pagato a Koshkin circa 3.000 dollari al mese per i suoi servizi. Si sottolinea che solo negli ultimi quattro mesi Kelihos è riuscito a infettare circa 200.000 computer in tutto il mondo.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sito
La redazione di Red Hot Cyber è composta da professionisti del settore IT e della sicurezza informatica, affiancati da una rete di fonti qualificate che operano anche in forma riservata. Il team lavora quotidianamente nell’analisi, verifica e pubblicazione di notizie, approfondimenti e segnalazioni su cybersecurity, tecnologia e minacce digitali, con particolare attenzione all’accuratezza delle informazioni e alla tutela delle fonti. Le informazioni pubblicate derivano da attività di ricerca diretta, esperienza sul campo e contributi provenienti da contesti operativi nazionali e internazionali.

Articoli in evidenza

Immagine del sitoCybercrime
Il Cybercrime cerca Dipendenti Infedeli. Aumento delle richieste nelle underground
Redazione RHC - 27/12/2025

La comunità dei criminali informatici sta rapidamente aumentando il suo interesse nel reclutare personale all’interno delle aziende. Invece di sofisticati attacchi esterni, i criminali si affidano sempre più a fonti interne, ovvero persone disposte a…

Immagine del sitoCyberpolitica
La guerra dell’energia invisibile: come la Cina controlla il cuore dell’IA occidentale
Redazione RHC - 27/12/2025

Nella Virginia settentrionale, lungo quello che viene ormai definito il “corridoio dei data center”, sorgono enormi strutture senza finestre che costituiscono l’ossatura fisica della corsa statunitense all’intelligenza artificiale. Questi edifici, grandi quanto hangar industriali, assorbono…

Immagine del sitoHacking
Villager: il framework di pentesting basato su AI che preoccupa la sicurezza globale
Redazione RHC - 26/12/2025

Il team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…

Immagine del sitoInnovazione
Non mangiano, dormono e sbagliano: i soldati della Cina al confine saranno robot
Redazione RHC - 26/12/2025

Il confine tra Cina e Vietnam avrà presto nuovi “dipendenti” che non hanno bisogno di dormire, mangiare o fare turni. L’azienda cinese UBTech Robotics ha ricevuto un contratto da 264 milioni di yuan (circa 37…

Immagine del sitoCultura
Dal Game of Life al simbolo degli hacker: la vera storia del Glider
Massimiliano Brolli - 26/12/2025

La cultura hacker è una materia affascinante. E’ una ricca miniera di stravaganti innovazioni, genialità ed intuito. Di personaggi bizzarri, di umorismo fatalista, di meme, ma soprattutto cultura, ingegneria e scienza. Ma mentre Linux ha…