Redazione RHC : 2 Maggio 2023 13:19
La banda criminale di MedusaLocker, oggi rivendica un attacco ransomware alle infrastrutture della Alto Calore Servizi S.p.A. sul suo Data Leak Site (DLS)
L’azienda ha prontamente emesso un avviso sul suo sito web che riporta che “A causa dell’attacco hacker che ha reso momentaneamente inutilizzabile il sistema informatico di Alto Calore Servizi SI COMUNICA
che non sarà possibile effettuare alcuna operazione né fare informazioni che prevedano interrogazione al database. Sarà fatta comunicazione, anche attraverso gli organi di stampa, del ripristino del sistema. CI SCUSIAMO PER IL DISSERVIZIO”, come mostra la print screen in calce.
Alto Calore Servizi S.p.A., abbreviato ACS, è stata costituita il 13 marzo 2003. E’ una società per azioni costituita da 126 soci: 125 comuni della provincia di Avellino e Benevento e l’amministrazione della provincia di Avellino.
PARTE LA PROMO ESTATE -40%
RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!
Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Alto Calore Servizi opera nel settore della captazione e distribuzione di acqua potabile, fognature e depurazione.
Medusa intanto pubblica il countdown fissato a tra 7 giorni e 20 ora, giorno della pubblicazione dei dati dell’azienda nelle underground, per aumentare la pressione verso l’organizzazione e quindi indurla a pagare il riscatto.
Ed inoltre pubblica alcuni dati e samples che attestano la compromissione dell’azienda oltre a 3 opzioni di eliminazione dei dati. Si parla di 100.000 dollari per la cancellazione totale delle informazioni oppure di 10.000 dollari per aggiungere del tempo al countdown.
I dati pubblicati sono dati personali, contratti, beni societari, verbali di udienza del Tribunale di Benevento, cause in corso, report di monitoraggio, planimetrie delle condotte di distribuzione, informazioni su lavori di ampliamento, report sul consumo energetico, richieste di installazione e altro ancora.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali.
Nel caso in cui l’azienda voglia fornire una dichiarazione a RHC, saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo sulle nostre pagine per dare risalto alla questione.
Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni sulla vicenda od effettuare una dichiarazione, possono accedere alla sezione contatti, oppure in forma anonima utilizzando la mail crittografata del whistleblower.
Il ransomware, è una tipologia di malware che viene inoculato all’interno di una organizzazione, per poter cifrare i dati e rendere indisponibili i sistemi. Una volta cifrati i dati, i criminali chiedono alla vittima il pagamento di un riscatto, da pagare in criptovalute, per poterli decifrare.
Qualora la vittima non voglia pagare il riscatto, i criminali procederanno con la doppia estorsione, ovvero la minaccia della pubblicazione di dati sensibili precedentemente esfiltrati dalle infrastrutture IT della vittima.
Per comprendere meglio il funzionamento delle organizzazioni criminali all’interno del business del ransomware as a service (RaaS), vi rimandiamo a questi articoli:
Gli attori del ransomware MedusaLocker molto spesso ottengono l’accesso ai dispositivi delle vittime attraverso configurazioni RDP (Remote Desktop Protocol) vulnerabili. Gli attori utilizzano spesso anche campagne e-mail di phishing e spam, allegando direttamente il ransomware all’e-mail, come vettori iniziali di intrusione.
MedusaLocker ransomware utilizza un file batch per eseguire lo script PowerShell invoke-ReflectivePEInjection. Questo script propaga MedusaLocker in tutta la rete modificando il valore EnableLinkedConnections all’interno del registro della macchina infetta, che quindi consente alla macchina di rilevare host e reti collegati tramite ICMP (Internet Control Message Protocol) e di rilevare l’archiviazione condivisa tramite il protocollo Server Message Block (SMB) .
MedusaLocker quindi:
Gli attori di MedusaLocker inseriscono una richiesta di riscatto in ogni cartella contenente un file con i dati crittografati della vittima.
La nota delinea come comunicare con gli attori di MedusaLocker, in genere fornendo alle vittime uno o più indirizzi e-mail a cui gli attori possono essere raggiunti. La dimensione delle richieste di riscatto di MedusaLocker sembra variare a seconda della situazione finanziaria della vittima percepita dagli attori.
Le infezioni da ransomware possono essere devastanti per un’organizzazione e il ripristino dei dati può essere un processo difficile e laborioso che richiede operatori altamente specializzati per un recupero affidabile, e anche se in assenza di un backup dei dati, sono molte le volte che il ripristino non ha avuto successo.
Infatti, si consiglia agli utenti e agli amministratori di adottare delle misure di sicurezza preventive per proteggere le proprie reti dalle infezioni da ransomware e sono in ordine di complessità:
Sia gli individui che le organizzazioni sono scoraggiati dal pagare il riscatto, in quanto anche dopo il pagamento le cyber gang possono non rilasciare la chiave di decrittazione oppure le operazioni di ripristino possono subire degli errori e delle inconsistenze.
La sicurezza informatica è una cosa seria e oggi può minare profondamente il business di una azienda.
Oggi occorre cambiare immediatamente mentalità e pensare alla cybersecurity come una parte integrante del business e non pensarci solo dopo che è avvenuto un incidente di sicurezza informatica.
HackerHood, il team di hacker etici di Red Hot Cyber, ha realizzato qualcosa che raramente si vede fuori dalle conferenze più esclusive: un workshop live in cui viene mostrato, passo dopo passo, ...
Google ha rilasciato un aggiornamento di emergenza per il browser Chrome, eliminando sei vulnerabilità contemporaneamente, una delle quali è già attivamente sfruttata in attacchi reali....
L’operazione internazionale “Eastwood” rappresenta uno spartiacque nella lotta contro il cyberterrorismo. Per la prima volta, un’azione coordinata su scala mondiale ha infe...
Nell’ambito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma e con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, la Polizia Postale ha portato a termine i...
L’11 luglio, ora locale, è stato rivelato che Google DeepMind aveva “reclutato” con successo il team principale della startup di intelligenza artificiale Windsurf. Non molto ...
Iscriviti alla newsletter settimanale di Red Hot Cyber per restare sempre aggiornato sulle ultime novità in cybersecurity e tecnologia digitale.
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006