
Redazione RHC : 25 Marzo 2023 15:54
La cybergang RansomHouse, colpisce una seconda azienda italiana a distanza di 2gg. Dopo il comune di Taggia del quale sapevamo già in precedenza, questa volta la gang rivendica un attacco informatico all’azienda italiana Cospec.
RansomHouse riporta che l’attacco è avvenuto il 10 di marzo scorso, e che hanno esfiltrato dalle infrastrutture IT dell’azienda 100GB.

All’interno del data leak site (DLS) della gang viene riportato quanto segue:
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Gentile Cospec Srl, La stavamo aspettando da un po' di tempo, ma sembra che il suo reparto IT abbia deciso di nascondere l'accaduto. 
Ti consigliamo vivamente di contattarci per evitare che i tuoi dati riservati, documenti di progetto vengano divulgati.

RansomHouse mette a disposizione una parte dei dati liberamente scaricabili, attraverso il consueto directory listing del loro sito.
Ricordiamo a tutti che l’accesso alla rete onion e al download dei dati (attraverso TOR Browser) è praticabile da chiunque, anche se non dotato di particolari competenze in materia. Ciò significa che tali dati sono accessibili da qualsiasi persona che sappia normalmente utilizzare un PC.



Sul sito della Cospec Srl si legge quanto segue:
Cospec srl mette in campo tutta l’esperienza maturata in più di 20 anni di attività nel settore delle costruzioni, offrendo soluzioni affidabili e di grande qualità, con grande attenzione ai diversi aspetti costruttivi: tipologia di finiture, materiali utilizzati, tecnologie ed attrezzature utilizzate, impiantistica e diversi aspetti dell’edificio.
Per tutti questi motivi, Cospec srl è oggi garanzia di qualità e serietà nel settore immobiliare ed offre ai propri clienti molti vantaggi:
consegna chiavi in mano
possibilità di personalizzazione del capitolato
assistenza durante i lavori di costruzione e durante il post-vendita
assistenza tecnica e finanziaria
riduzione dei costi di compravendita (agenzie, intermediari, …)
accesso agli incentivi statali per la compravendita di immobili a risparmio energetico
    RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Nel caso in cui l’azienda voglia fornire una dichiarazione a RHC, saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono accedere utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
Il ransomware, è una tipologia di malware che viene inoculato all’interno di una organizzazione, per poter cifrare i dati e rendere indisponibili i sistemi. Una volta cifrati i dati, i criminali chiedono alla vittima il pagamento di un riscatto, da pagare in criptovalute, per poterli decifrare.
Qualora la vittima non voglia pagare il riscatto, i criminali procederanno con la doppia estorsione, ovvero la minaccia della pubblicazione di dati sensibili precedentemente esfiltrati dalle infrastrutture IT della vittima.
Per comprendere meglio il funzionamento delle organizzazioni criminali all’interno del business del ransomware as a service (RaaS), vi rimandiamo a questi articoli:
Le infezioni da ransomware possono essere devastanti per un’organizzazione e il ripristino dei dati può essere un processo difficile e laborioso che richiede operatori altamente specializzati per un recupero affidabile, e anche se in assenza di un backup dei dati, sono molte le volte che il ripristino non ha avuto successo.
Infatti, si consiglia agli utenti e agli amministratori di adottare delle misure di sicurezza preventive per proteggere le proprie reti dalle infezioni da ransomware e sono in ordine di complessità:
Sia gli individui che le organizzazioni sono scoraggiati dal pagare il riscatto, in quanto anche dopo il pagamento le cyber gang possono non rilasciare la chiave di decrittazione oppure le operazioni di ripristino possono subire degli errori e delle inconsistenze.
La sicurezza informatica è una cosa seria e oggi può minare profondamente il business di una azienda.
Oggi occorre cambiare immediatamente mentalità e pensare alla cybersecurity come una parte integrante del business e non pensarci solo dopo che è avvenuto un incidente di sicurezza informatica.
Redazione
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