
Olivia Terragni : 2 Novembre 2024 14:23
La sicurezza è un’illusione? Ryan Montgomery, ethical hacker e fondatore di Pentester.com e noto per la sua lotta contro i predatori online e lo sfruttamento minorile, motra come un cavo O.MG – simile ad un normale caricabatterie – può dare a chiunque l’accesso completo ai nostri dispositivi in modalità wireless. Ma Il concetto di cavi di attacco dannosi non è così nuovo.

Nello specifico il cavo O.MG è uno strumento utilizzato per il pentesting, ma il pericolo del suo uso improprio dovrebbe dare seri input alla sicurezza informatica e sollevare questioni etiche, poichè nella mani sbagliate si può trasformare in un’arma informatica. Un caricabatterie dall’aspetto innocente, così, può essere la fonte di molteplici capacità di attacco verso un “target prezioso” che non se lo aspetta, soprattutto se esposto in posti pubblici come alberghi, aeroporti, centri congressi e via dicendo. Nessuno normalmente infatti pensa che dietro ad un normale caricabatterie potrebbe nascondersi un pericolosa minaccia.
Progettato esternamente come un normale cavo di ricarica per smartphone, il cavo O.MG all’apparenza assomiglia ad un semplice cavo USB. Tuttavia sotto la sua innocente apparenza si trova un piccolo e potente chip, in grado di iniettare comandi nel dispositivo host a cui è collegato e che può essere controllato a distanza. Non si tratta quindi di un semplice cavo USB, ma di un sistema di HID (Human Interface Device), che permette l’accesso “al computer della vittima senza essere davvero lì”.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Dentro il cavo – con una lunghezza media tra 1 e 2 metri – si trova un chip Wi-Fi, un mini computer che emula una tastiera e che può digitare 860 caratteri per secondo – l’essere umano ne digita circa 300 al minuto – consentendo di registrare segretamente le sequenze di tasti, garantendo un accesso silenzioso alle informazioni riservate ed esponendo così password, dati personali e altri dati privati. Non solo.
In un’intervista video su Shawn Ryan Show Podcast “Hack ANY Cell Phone – Hacker Shows How Easy It Is To Hack Your Cell Phone”, Ryan Montgomery ne illustra i potenziali utilizzi pericolosi, che possono arrivare anche a minare la sicurezza dei dati sensibili. Necessario, sarebbe utilizzare un USB Data Blocker, per bloccare i pin dei dati, impedendo il flusso di informazioni non autorizzato. Compatibile con vari dispositivi, tra cui Windows, macOS, iPhone e Android, ha capacità che vanno ben oltre la semplice registrazione delle sequenze di tasti, tra cui un attacco Keystroke Injection, inviando comandi dannosi alla macchina di destinazione. Le possibilità di attacco sono molteplici, come l’avvio di software, il download di malware o il furto di dati sensibili come le password di Chrome. Da keylogger furtivo, O-MG PUò registrare ogni tasto premuto – fino a 650.000 voci memorizzate nella sua memoria integrata, tra cui password, dati bancari e persino le bozze di tweet, assicura Montgomery.
Una volta comprato il cavo è necessario clonare il repository Git ufficiale per ottenere l’ultimo firmware e caricarlo e come analizzato da NGSecurity può essere configurato in modalità client, fornendo le credenziali per una rete Wi-Fi esistente e si può infine attivare anche un meccanismo di autodistruzione per cancellare tutti i dati.
Gli hacker sono sempre impegnati a scoprire nuovi exploit: già però nel 2019, il ricercatore di sicurezza Mike Grover, aveva evidenziato la questione spiegando come il cavo (kit Offensive MG), quando è collegato, può essere utilizzato per sfruttare da remoto qualsiasi computer a cui è collegato. “Dopo il payload iniziale, non c’è nulla di visibile sullo schermo, e tuttavia l’aggressore può controllare il computer da remoto o esplorare il file system”. Grover aveva avverito: “i “cavi di ricarica” USB-C e Lightning di OMG sono indistinguibili dagli originali”: non bisognerebbe di seguito mai utilizzare cavi o dispositivi di cui non si sa nulla su nessuna delle sue tecnologie, soprattutto unità USB non autorizzate in circolazione da anni e i malintenzionati hanno scoperto negli anni nuovi modi per usare le porte USB pubbliche, per introdurre malware e software di monitoraggio nei dispositivi.
Se gli autori delle minacce “hanno la capacità di installare malware sui cavi di ricarica USB”, ha affermato Moore, “possono quindi compromettere i dispositivi elettronici e i loro dati durante la ricarica”.

Ora sul mercato europeo a 240 euro circa – grazie a sviluppatori indipendenti – in origine fu progettato per consentire ai Red Team di emulare scenari di attacco verso gli avversari. In origine il suo costo raggiungeva un prezzo che sia aggirava sui 20.000 dollari ad unità (Cottonmouth-I, NSA) e che forniva un bridge wireless in una rete target con la capacità di caricare software exploit sui PC target.

Tra le specifiche di Cottonmouth-I riportate da Schneier on Security:

Questo poi ci porterebbe poi al gruppo Tailored Access Operations (TAO) della NSA, al servizio di intelligence, noto con il nome in codice FOXACID, al leak su un catalogo non più presente in rete e alla capacità di monitorare un bersaglio attraverso un cavo o un router monitorato, determinando a quale sito Web la persona bersaglio stava tentando di accedere.
Leggi anche
Olivia Terragni
Cloudflare ha registrato un’interruzione significativa nella mattina del 5 dicembre 2025, quando alle 08:47 UTC una parte della propria infrastruttura ha iniziato a generare errori interni. L’inci...

Una campagna sempre più aggressiva, che punta direttamente alle infrastrutture di accesso remoto, ha spinto gli autori delle minacce a tentare di sfruttare attivamente le vulnerabilità dei portali V...

Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...