Teheran – Il gruppo di cyberattivisti noto come Predatory Sparrow (Passerotti Predatori) ha rivendicato un nuovo attacco informatico contro un’infrastruttura strategica della Repubblica Islamica dell’Iran. Dopo aver colpito Bank Sepah, questa volta l’obiettivo è stato Nobitex, la più importante piattaforma di scambio di criptovalute in Iran.
In un comunicato pubblicato su X (ex Twitter), il gruppo ha annunciato l’imminente pubblicazione del codice sorgente di Nobitex e di informazioni interne alla rete aziendale. Il messaggio è stato chiaro e minaccioso: “Tutti i beni lasciati lì dopo saranno a rischio!”
Secondo i Predatory Sparrow, Nobitex gioca un ruolo centrale nelle strategie del regime iraniano per eludere le sanzioni internazionali e finanziare il terrorismo globale. “Lo scambio è lo strumento più diffuso utilizzato dal regime per aggirare le sanzioni”, si legge nel comunicato. Il gruppo denuncia anche come lavorare presso Nobitex sia riconosciuto dallo Stato come un’alternativa al servizio militare obbligatorio, segnale della sua rilevanza strategica.
PARTE LA PROMO ESTATE -40%
RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!
Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
“L’attacco informatico a Nobitex è avvenuto perché è uno strumento per finanziare il terrorismo e violare le sanzioni”, dichiara Predatory Sparrow, lanciando un monito agli utenti: “L’associazione con tali istituzioni porterà i tuoi beni alla distruzione. Agisci prima che sia troppo tardi!”
Dopo Bank Sepah, è stato il turno di Nobitex. Avvertimento! Nelle prossime 24 ore pubblicheremo il codice sorgente di Nobitex e le informazioni interne dalla sua rete interna. Tutti i beni lasciati lì dopo saranno a rischio! Lo scambio Nobitex è al centro degli sforzi del regime per finanziare il terrore in tutto il mondo. Questo scambio è lo strumento più diffuso utilizzato dal regime per eludere le sanzioni internazionali. Noi, i Predatory Sparrow, abbiamo preso di mira Nobitex con un altro attacco informatico. Nobitex non nasconde nemmeno il fatto di aggirare le sanzioni, ma lo dichiara esplicitamente sul suo sito web. La dipendenza del regime da questo scambio è tale che lavorare alla Nobitex è considerato un’alternativa al servizio militare, poiché questo canale è di vitale importanza per il regime. L’attacco informatico a Nobitex è avvenuto perché è uno strumento per finanziare il terrorismo e violare le sanzioni. L’associazione con tali istituzioni porterà i tuoi beni alla distruzione.
Agisci prima che sia troppo tardi!
Predatory Sparrow (Gonjeshke Darande) è nuovo a operazioni di questo tipo. Aveva colpito infrastrutture critiche iraniane, tra cui le Stazioni di servizio rendendo inutilizzabili migliaia di distributori su tutto il territorio nazionale.
In ciascun caso, il gruppo ha utilizzato una combinazione di malware su misura e tecniche sofisticate per colpire con precisione chirurgica obiettivi di alto valore simbolico e strategico.
APT‑Iran ha puntato il dito contro l’utilizzo di dispositivi, software e componenti di rete potenzialmente compromessi attraverso backdoor. Secondo i loro post, affidarsi a tecnologie esterne – con sistemi non completamente sotto controllo nazionale – espone l’intero Paese al rischio di intrusione, sabotaggio o spionaggio.
Conclusione
L’attacco a Nobitex rappresenta un colpo diretto a una delle principali arterie finanziarie alternative del regime iraniano.
Se venisse effettivamente pubblicato il codice sorgente e le informazioni riservate della piattaforma, ciò potrebbe avere ripercussioni gravissime sia per gli utenti che per la tenuta economica parallela della Repubblica Islamica. Resta ora da vedere come reagirà il governo iraniano, già sotto pressione per la crescente instabilità interna e la guerra cibernetica in continua escalation.
Redazione La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.
Un annuncio apparso su un forum online, datato 26 luglio 2025, ha catturato la nostra attenzione: un utente di nome “Bucad” pubblicizza la vendita di un “iOS RCE Exploit 0day | Ze...
In relazione al nostro precedente articolo relativo ai bug di sicurezza rilevati sui dispositivi Lovesense (azienda leader leader nel settore dei dispositivi tecnologici per l’intimità), l...
“Ho bisogno di un sistema per gestire gli eventi della mia chiesa: volontari, iscrizioni, organizzazione degli eventi per la comunità”. Due settimane dopo aver scritto questo prompt...
Un utente con il nickname Tsar0Byte ha pubblicato su DarkForums, uno dei forum underground più noti nell’ambiente cybercrime, un annuncio scioccante: la presunta compromissione di dati sen...
Negli ultimi giorni, diversi Centri di Assistenza Fiscale (CAF) italiani — tra cui CAF CIA, CAF UIL e CAF CISL — stanno segnalando un’ondata di messaggi SMS sospetti inviati diret...