Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Fortinet 970x120px
UtiliaCS 320x100
La gang 8base rivendica un attacco informatico all’italiana SiComputer

La gang 8base rivendica un attacco informatico all’italiana SiComputer

Chiara Nardini : 23 Maggio 2023 15:27

La banda di criminali informatici di 8Base rivendica un attacco informatico all’azienda italiana SiComputer, come riportato nel suo Data Leak Site (DLS).

8base si definiscono criminali informatici con motivazioni differenti rispetto alla solita gang ransomware. Infatti riportano: “Siamo onesti e semplici pentester. Offriamo alle aziende le condizioni più leali per la restituzione dei propri dati. Questo elenco contiene solo quelle aziende che hanno trascurato la privacy e l’importanza dei dati dei propri dipendenti e clienti.”

Inoltre riportano nelle FAQ che “non sono ultra radicali e apprezzano la vita, la libertà, la parità di accesso all’informazione, la democrazia ei metodi di comunicazione non violenti. Non sono coinvolti nella politica o nella religione”.


Banner 600x900 Betti Rha Cybersecurity Awareness

Cybersecurity Awareness per la tua azienda? Scopri BETTI RHC!

Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? 
Red hot cyber ha sviluppato da diversi anni una Graphic Novel, l'unica nel suo genere nel mondo, che consente di formare i dipendenti sulla sicurezza informatica attraverso la lettura di un fumetto.
Scopri di più sul corso a fumetti di Red Hot Cyber. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Al momento il gruppo di criminali informatici hanno pubblicato dei dati tramite un link Mega e sul sito è presente il tag “EXPIRED”.

La gang riporta nelle faq che “Se la tua azienda è nella nostra lista e il suo stato è “Expired”, tutti i dati sono già disponibili pubblicamente. Nel caso in cui lo stato dell’azienda sia “Evidence”, hai l’opportunità di evitare la divulgazione dei dati: devi contattare il nostro team di supporto tramite Last chance Telegram Channel, passare attraverso KYC e ottenere ulteriori istruzioni. Ma dovresti renderti conto che non hai l’opportunità di pensare a lungo se contattarci o meno. Lo stato può sempre cambiare in “Divulgato”, ma ti informeremo in anticipo.”

Come nostra consuetudine, lasciamo spazio ad una dichiarazione da parte dell’azienda, qualora voglia darci degli aggiornamenti su questa vicenda e saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo dando risalto alla questione.

RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono accedere utilizzare la mail crittografata del whistleblower.

Cos’è il ransomware as a service (RaaS)

Il ransomware, è una tipologia di malware che viene inoculato all’interno di una organizzazione, per poter cifrare i dati e rendere indisponibili i sistemi. Una volta cifrati i dati, i criminali chiedono alla vittima il pagamento di un riscatto, da pagare in criptovalute, per poterli decifrare.

Qualora la vittima non voglia pagare il riscatto, i criminali procederanno con la doppia estorsione, ovvero la minaccia della pubblicazione di dati sensibili precedentemente esfiltrati dalle infrastrutture IT della vittima.

Per comprendere meglio il funzionamento delle organizzazioni criminali all’interno del business del ransomware as a service (RaaS), vi rimandiamo a questi articoli:

Come proteggersi dal ransomware

Le infezioni da ransomware possono essere devastanti per un’organizzazione e il ripristino dei dati può essere un processo difficile e laborioso che richiede operatori altamente specializzati per un recupero affidabile, e anche se in assenza di un backup dei dati, sono molte le volte che il ripristino non ha avuto successo.

Infatti, si consiglia agli utenti e agli amministratori di adottare delle misure di sicurezza preventive per proteggere le proprie reti dalle infezioni da ransomware e sono in ordine di complessità:

  • Formare il personale attraverso corsi di Awareness;
  • Utilizzare un piano di backup e ripristino dei dati per tutte le informazioni critiche. Eseguire e testare backup regolari per limitare l’impatto della perdita di dati o del sistema e per accelerare il processo di ripristino. Da tenere presente che anche i backup connessi alla rete possono essere influenzati dal ransomware. I backup critici devono essere isolati dalla rete per una protezione ottimale;
  • Mantenere il sistema operativo e tutto il software sempre aggiornato con le patch più recenti. Le applicazioni ei sistemi operativi vulnerabili sono l’obiettivo della maggior parte degli attacchi. Garantire che questi siano corretti con gli ultimi aggiornamenti riduce notevolmente il numero di punti di ingresso sfruttabili a disposizione di un utente malintenzionato;
  • Mantenere aggiornato il software antivirus ed eseguire la scansione di tutto il software scaricato da Internet prima dell’esecuzione;
  • Limitare la capacità degli utenti (autorizzazioni) di installare ed eseguire applicazioni software indesiderate e applicare il principio del “privilegio minimo” a tutti i sistemi e servizi. La limitazione di questi privilegi può impedire l’esecuzione del malware o limitarne la capacità di diffondersi attraverso la rete;
  • Evitare di abilitare le macro dagli allegati di posta elettronicaSe un utente apre l’allegato e abilita le macro, il codice incorporato eseguirà il malware sul computer;
  • Non seguire i collegamenti Web non richiesti nelle e-mail;
  • Esporre le connessione Remote Desktop Protocol (RDP) mai direttamente su internet. Qualora si ha necessità di un accesso da internet, il tutto deve essere mediato da una VPN;
  • Implementare sistemi di Intrusion Prevention System (IPS) e Web Application Firewall (WAF) come protezione perimetrale a ridosso dei servizi esposti su internet.
  • Implementare una piattaforma di sicurezza XDR, nativamente automatizzata, possibilmente supportata da un servizio MDR 24 ore su 24, 7 giorni su 7, consentendo di raggiungere una protezione e una visibilità completa ed efficace su endpoint, utenti, reti e applicazioni, indipendentemente dalle risorse, dalle dimensioni del team o dalle competenze, fornendo altresì rilevamento, correlazione, analisi e risposta automatizzate.

Sia gli individui che le organizzazioni sono scoraggiati dal pagare il riscatto, in quanto anche dopo il pagamento le cyber gang possono non rilasciare la chiave di decrittazione oppure le operazioni di ripristino possono subire degli errori e delle inconsistenze.

La sicurezza informatica è una cosa seria e oggi può minare profondamente il business di una azienda.

Oggi occorre cambiare immediatamente mentalità e pensare alla cybersecurity come una parte integrante del business e non pensarci solo dopo che è avvenuto un incidente di sicurezza informatica.

Immagine del sitoChiara Nardini
Esperta di Cyber Threat intelligence e di cybersecurity awareness, blogger per passione e ricercatrice di sicurezza informatica. Crede che si possa combattere il cybercrime solo conoscendo le minacce informatiche attraverso una costante attività di "lesson learned" e di divulgazione. Analista di punta per quello che concerne gli incidenti di sicurezza informatica del comparto Italia.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Il “Double Bind” porta al Jailbreak di GPT-5: L’AI che è stata convinta di essere schizofrenica
Di Luca Vinciguerra - 15/10/2025

Un nuovo e insolito metodo di jailbreaking, ovvero l’arte di aggirare i limiti imposti alle intelligenze artificiali, è arrivato in redazione. A idearlo è stato Alin Grigoras, ricercatore di sicur...

Immagine del sito
Microsoft Patch Tuesday col botto! 175 bug corretti e due zero-day sfruttati
Di Redazione RHC - 14/10/2025

Nel suo ultimo aggiornamento, il colosso della tecnologia ha risolto 175 vulnerabilità che interessano i suoi prodotti principali e i sistemi sottostanti, tra cui due vulnerabilità zero-day attivame...

Immagine del sito
Internet Explorer è “morto”, ma continua a infettare con i suoi bug i PC tramite Edge
Di Luca Galuppi - 14/10/2025

Nonostante Internet Explorer sia ufficialmente fuori supporto dal giugno 2022, Microsoft ha recentemente dovuto affrontare una minaccia che sfrutta la modalità Internet Explorer (IE Mode) in Edge, pr...

Immagine del sito
Jeff Bezos all’Italian Tech Week: “Milioni di persone vivranno nello spazio”
Di Carlo Denza - 14/10/2025

Datacenter nello spazio, lander lunari, missioni marziane: il futuro disegnato da Bezos a Torino. Ma la vera rivelazione è l’aneddoto del nonno che ne svela il profilo umano Anche quest’anno Tori...

Immagine del sito
WhatsApp Web nel mirino! Come funziona il worm che distribuisce il Trojan Bancario
Di Redazione RHC - 14/10/2025

E’ stata individuata dagli analisti di Sophos, una complessa operazione di malware da parte di esperti in sicurezza, che utilizza il noto servizio di messaggistica WhatsApp come mezzo per diffondere...