
La natura anonima del mondo cibernetico, significa che spesso è difficile sapere esattamente chi sta effettuando un attacco informatico, infatti, spesso su queste pagine abbiamo parlato della difficoltà di attribuzione.
Tuttavia, negli ultimi anni è stato osservato dagli esperti di sicurezza informatica, un modello innegabile e chiaro, che punta in una direzione distinta.
Infatti, la comunità dell’intelligence e della ricerca ritiene che gli attacchi provengono da paesi dell’ex blocco sovietico, ovvero Russia, Ucraina e altri paesi, ed inoltre ci sono molteplici indicazioni che dimostrano questo punto, che possono essere sintetizzati in:
Anche il coinvolgimento segreto e le operazioni clandestine rivolte agli operatori e agli affiliati ransomware stanno fornendo informazioni straordinarie, che piano piano fanno emergere che la Russia di fatto protegge la criminalità informatica, anche se dal recente vertice tra Biden e Putin questi equilibri potrebbero essere cambiati.

Ricordiamoci che nel 2019, due individui russi sono stati incriminati dalle autorità statunitensi e britanniche, accusati di gestire la banda di ransomware Evil Corp, ma entrambi sono rimasti liberi in Russia.
Nella sua conferenza stampa, il presidente Putin ha detto ai giornalisti che la Russia affronta regolarmente attacchi di ransomware e ha citato l’esempio di un servizio sanitario russo colpito dai black hacker, che secondo lui questo attacco è stato effettuato da gruppi statunitensi.
Dmitry Smiyanets (ex hacker russo e ora esperto di sicurezza informatica), afferma di ritenere improbabile che questo incidente sia stato un ransomware o che la notizia di qualsiasi interruzione sia divenuta pubblica.
Ritornando al titolo dell’articolo, il motivo per cui ci sono così pochi attacchi ransomware alla Russia e agli ex stati sovietici è spesso attribuito alla tanto discussa “unica regola” dell’hacking russo, ovvero:
puoi inseguire chiunque purché non si trovi su un terreno amico.
Non c’è dubbio che le bande di ransomware operano in molti altri paesi. Le cyber gang in Corea del Nord, ad esempio, sono state responsabili del più grave attacco ransomware della storia che ha colpito centinaia di ospedali nel Regno Unito nel 2017, ricordiamoci appunto di Wanna Cry.
Lo stesso giorno del vertice di Ginevra, sei sospetti criminali sono stati arrestati in Ucraina per presunti collegamenti al gruppo di ransomware Cl0p, che sono stati accusati di essere coinvolti in attacchi contro organizzazioni negli Stati Uniti e in Corea del Sud.
Un altro sospetto hacker è stato arrestato in Canada a gennaio per il suo presunto coinvolgimento con un altro gruppo di ransomware chiamato Netwalker.
Tuttavia, si ritiene che nessuno di questi recenti arresti abbia seriamente danneggiato le principali imprese criminali di queste reti di hacking ransomware ben finanziate, organizzate e altamente redditizie.
La maggior parte degli esperti concorda che l’epicentro di questa industria criminale distruttiva (la quale sta attualmente dilagando nel mondo) proviene dalla Russia e dai suoi ex vicini sovietici.
Ti è piaciutno questo articolo? Ne stiamo discutendo nella nostra Community su LinkedIn, Facebook e Instagram. Seguici anche su Google News, per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica o Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

HackingIl 31 dicembre, per i giocatori e gli utenti di computer più vecchi che puntano alle massime prestazioni, la versione ufficiale di Windows 11 sembra essere spesso troppo pesante. Tuttavia, il celebre Windows X-Lite ha…
Cyber ItaliaNel 2025 il ransomware in Italia non ha “alzato la testa”. Ce l’aveva già alzata da anni. Noi, semmai, abbiamo continuato a far finta di niente. E i numeri – quelli che finiscono in vetrina,…
CyberpoliticaOgni giorno Telegram pubblica, attraverso il canale ufficiale Stop Child Abuse, il numero di gruppi e canali rimossi perché riconducibili ad abusi su minori. Il confronto più significativo emerge osservando le sequenze di fine anno,…
CybercrimeNel panorama delle indagini sui crimini informatici, alcuni casi assumono un rilievo particolare non solo per l’entità dei danni economici, ma per il profilo delle persone coinvolte. Le inchieste sul ransomware, spesso associate a gruppi…
CybercrimeNel 2025, la criminalità informatica andrà sempre più oltre il “semplice denaro”: gli attacchi non riguardano solo fatture per tempi di inattività e pagamenti di riscatti, ma anche conseguenze umane reali, dalle interruzioni dell’assistenza sanitaria…