
Redazione RHC : 21 Aprile 2025 08:54
Gli aggressori utilizzano sempre più spesso metodi di promozione sui motori di ricerca per attirare gli utenti verso siti dannosi. Vengono utilizzati sia il “black SEO” sia gli annunci a pagamento, il tutto per garantire che le risorse dannose appaiano il più in alto possibile nei risultati di ricerca.
Questo approccio è chiamato SEO poisoning. I criminali mascherano contenuti dannosi da siti legittimi, sfruttando la fiducia nei marchi noti. In particolare, sono state identificate campagne in cui siti web falsi imitavano pagine di download di applicazioni popolari, come Firefox, WhatsApp e Telegram, e raccoglievano informazioni riservate da utenti ignari.
I ricercatori dell’ESET hanno analizzato delle campagne in cui i truffatori promuovevano falsi annunci Google per attirare le vittime su siti web falsi. Alcuni di essi erano in grado di assumere il controllo completo dei dispositivi della vittima.
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Il settore finanziario continua a rappresentare un obiettivo particolarmente interessante. Nel 2022 si sono verificati casi in America Latina in cui sono stati distribuiti annunci pubblicitari dannosi sotto le mentite spoglie di Mastercard. Un altro esempio è un attacco di phishing sotto il marchio della compagnia di autobus argentina La Veloz del Norte, che ha portato al furto di dati personali e di pagamento degli utenti che cercavano di acquistare i biglietti.
L’intelligenza artificiale apre anche nuove opportunità per gli aggressori. I truffatori utilizzano attivamente la pubblicità per promuovere falsi servizi che si suppone siano basati sull’intelligenza artificiale, come i falsi siti ChatGPT. Il loro obiettivo è ottenere i dati della carta di credito. Spesso tali siti vengono progettati con i loghi di partner noti per apparire più convincenti.
I motori di ricerca si stanno impegnando per contrastare questo fenomeno. In un rapporto di Google Ads Safety 2023, gli esperti dell’azienda hanno bloccato o rimosso oltre 5,5 miliardi di annunci. Tuttavia, alcune minacce continuano a trapelare nei risultati di ricerca.
Per ridurre al minimo i rischi, gli esperti consigliano di controllare attentamente gli indirizzi dei siti web prima di cliccare su un link, di utilizzare soluzioni antivirus, di abilitare l’autenticazione a due fattori e di controllare gli annunci pubblicitari tramite gli strumenti integrati di Google.
La manipolazione dei motori di ricerca dimostra quanto sia importante fare attenzione ogni volta che si clicca su un link. Nonostante lo sviluppo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, la ricerca classica è ancora popolare.
Redazione
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