Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
LECS 970x120 1
Fortinet 320x100px
Hertzbleed: il side-channel che ruba le chiavi crittografiche dalle CPU Intel ed AMD

Hertzbleed: il side-channel che ruba le chiavi crittografiche dalle CPU Intel ed AMD

Redazione RHC : 14 Giugno 2022 22:14

Intel e i ricercatori di UT Austin, UIUC e UW hanno pubblicato oggi dei documenti che delineano la vulnerabilità denominata “Hertzbleed”, la quale consente attacchi side channel che possono potenzialmente rubare chiavi crittografiche AES segrete osservando i meccanismi di frequenza/potenza di aumento della CPU. 

Secondo i ricercatori, sia le CPU Intel che le AMD sono interessate, ma AMD non ha ancora emesso un avviso. 

La vulnerabilità non ha alcun impatto su tutto il codice crittografico, ma alcune tecniche di mitigazione per i sistemi interessati comportano penalità prestazionali non ancora definite. 


RHC0002 CTIP Corso Dark Web Cyber Threat Intelligence

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". 
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.  
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. 
Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com
Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Intel afferma di aver rilevato questa vulnerabilità tramite indagini di sicurezza interne, ma i team di ricerca esterni hanno successivamente divulgato i risultati all’azienda. La divulgazione coordinata di oggi porta la questione agli occhi del pubblico.

Come tutti gli attacchi side-channel, un attacco basato su Hertzbleed ruba i dati osservando o sfruttando un effetto secondario di un’operazione su un sistema

In questo caso, il tutto avviene osservando la firma della potenza di un determinato carico di lavoro crittografico.

Come per la maggior parte dei carichi di lavoro, la firma di potenza di un carico di lavoro crittografico varia a causa delle regolazioni dinamiche della frequenza di clock boost della CPU durante il carico di lavoro. 

Un utente malintenzionato quindi, può convertire tali informazioni sull’alimentazione in dati di temporizzazione, consentendo di rubare le chiavi crittografiche. 

La vulnerabilità interessa tutti i processori Intel e AMD Zen 2 e Zen 3, ma non è chiaro se avrà un impatto sul prossimo Zen 4 Ryzen 7000. 

Hertzbleed può essere sfruttato da remoto, non richiede l’accesso fisico. È stato provato solo su silicio Intel e AMD. Tuttavia, dovrebbe teoricamente applicarsi a quasi tutte le moderne CPU perché funziona osservando gli algoritmi di alimentazione alla base della tecnica DVFS (Dynamic Voltage Frequency Scaling), un punto fermo dei processori moderni. 

In quanto tale, questo non è un attacco specifico della microarchitettura: qualsiasi processore con alimentazione dinamica e gestione termica è potenzialmente interessato. Intel afferma che questo l’ha spinta a condividere i suoi risultati con altri produttori di chip in modo che possano valutare qualsiasi potenziale impatto.

Intel afferma che non pensa che questo attacco sia pratico al di fuori di un ambiente di laboratorio, in parte perché ci vogliono “ore o giorni” per rubare una chiave crittografica. 

Inoltre, un exploit basato su questo attacco richiederebbe sofisticate capacità di monitoraggio dell’alimentazione ad alta risoluzione.

Naturalmente, il metodo più diretto per fermare l’attacco è disabilitare completamente Turbo Boost (Intel) o Precision Boost (AMD), ma ciò ha un enorme impatto sulle prestazioni. 

Hertzbleed ha ricevuto l’ID Intel-SA-00698 e l’ID CVE-2022-24436 per Intel e CVE-2022-23823 per AMD.

  • Post in evidenza
Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
La Truffa del CEO! l’inganno che sta travolgendo le aziende italiane
Di Redazione RHC - 27/11/2025

Questa mattina Paragon Sec è stata contattata da un’azienda italiana vittima di un nuovo tentativo di frode conosciuto come Truffa del CEO. L’ufficio contabilità ha ricevuto un’e-mail urgente,...

Immagine del sito
Italia: allarme intelligenza artificiale, cliniche e referti falsi circolano online
Di Redazione RHC - 27/11/2025

i ricercatori di Check Point Software, hanno recentemente pubblicato un’indagine sull’aumento delle truffe farmaceutiche basate sull’intelligenza artificiale. È stato rilevato come i criminali ...

Immagine del sito
ENISA assume il ruolo di Root nel programma CVE per la sicurezza informatica europea
Di Redazione RHC - 27/11/2025

L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha assunto il ruolo di Root all’interno del programma Common Vulnerabilities and Exposures (CVE), diventando il principale punt...

Immagine del sito
Tor Browser e Tails OS pronti per il nuovo standard CGO
Di Redazione RHC - 27/11/2025

Il progetto Tor ha annunciato l’introduzione di un nuovo schema di crittografia, chiamato Counter Galois Onion (CGO), destinato a sostituire il precedente metodo Tor1 Relay. L’aggiornamento mira a...

Immagine del sito
Cybersicurezza, l’evoluzione normativa verso la prevenzione infrastrutturale e la crisi di fiducia
Di Paolo Galdieri - 27/11/2025

L’attuale accelerazione normativa in materia di cybersicurezza non è un fenomeno isolato, ma il culmine di un percorso di maturazione del Diritto penale che ha dovuto confrontarsi con la dematerial...