Un nuovo strato di censura s Great Firewall of a China scoperto dagli accademici.
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Redhotcyber Banner Sito 970x120px Uscita 101125
Crowdstrike 320×100
Un nuovo strato di censura s Great Firewall of a China scoperto dagli accademici.

Un nuovo strato di censura s Great Firewall of a China scoperto dagli accademici.

Redazione RHC : 4 Ottobre 2021 11:42

Un team di accademici dell’Università del Maryland ha scoperto uno strato precedentemente nascosto nel sistema di censura cinese del Great Firewall.

Introdotto alla fine degli anni ’90, il Great Firewall (GFW) è un sistema di middlebox installato presso i punti di scambio nelle infrastrutture dei fornitori di servizi Internet cinesi che consentono al governo di intercettare il traffico Internet, scoprire il suo contenuto e bloccare le connessioni a siti Web e server che lo stato non ritiene accettabili.

Mentre ci sono diversi meccanismi di censura all’interno del “Great Firewall of a China” che soddisfano diversi protocolli, il suo sistema più potente e tecnicamente avanzato è quello pensato per gestire il traffico web crittografato HTTPS.

Oggi, questo meccanismo di censura HTTPS include due sistemi separati.

Il primo, e il più vecchio, è quello che funziona intercettando le connessioni HTTPS nelle loro fasi iniziali e quindi esaminando un campo dati di connessione chiamato SNI, che espone il dominio a cui l’utente sta tentando di accedere.

Anche se i censori cinesi non possono decifrare il contenuto della connessione HTTPS effettiva, questo campo SNI consente al governo cinese di impedire agli utenti di accedere a siti indesiderati.

Il secondo, introdotto lo scorso anno, è simile al primo ma si rivolge a connessioni HTTPS che utilizzano protocolli moderni che crittografano il campo SNI (come eSNI).

Poiché questo sistema non consente di apprendere a quale dominio gli utenti stanno tentando di accedere, questo meccanismo di censura è molto più schietto perché il GFW blocca semplicemente tutte le connessioni dove vengono rilevati eSNI.

Questo secondo sistema non è ampiamente distribuito, poiché i censori stanno ancora testando le sue capacità e pochissime connessioni HTTPS utilizzano la eSNI.

In un documento di ricerca pubblicato questa settimana, gli accademici dell’Università del Maryland hanno rivelato di aver trovato un sistema di filtraggio SNI HTTPS secondario che funziona in parallelo con il primo.

“Questa è stata in realtà una scoperta accidentale dove ci siamo imbattuti nel 2019”.

Riporta Kevin Bock, Ph.D. candidato nel dipartimento di informatica dell’Università del Maryland, che ha dichiarato a The Record in una e-mail.

“Abbiamo iniziato a trovare strane strategie in cui Ginevra (un sistema di evasione della censura) stava sconfiggendo la censura nella prima parte dell handshake TLS (dove si pensava che la censura si verificasse). All’epoca non l’abbiamo compreso appieno, ma i nostri strumenti e la nostra comprensione del GFW sono migliorati e ora comprendiamo questi strani risultati”

ha aggiunto Bock.

“Non sappiamo esattamente cosa sia, ma sembra specifico per HTTPS: non vediamo lo stesso comportamento sugli altri protocolli che censurano”

ha detto il ricercatore a The Record.

“Non abbiamo alcuna prova che suggerisca che si tratti di un sistema di test o di un livello di sviluppo: il mio istinto dice che molto probabilmente si tratta solo di un secondo set di middlebox in esecuzione in parallelo con il primo, che funge da ridondanza”.

Fonte

https://www.redhotcyber.com/wp-content/uploads/attachments/foci21.pdf

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
MITRE pubblica la lista delle TOP25 debolezze software più pericolose del 2025
Di Redazione RHC - 13/12/2025

Il MITRE ha reso pubblica la classifica delle 25 più pericolose debolezze software previste per il 2025, secondo i dati raccolti attraverso le vulnerabilità del national Vulnerability Database. Tali...

Immagine del sito
Il Day-One del Caos di React2Shell! Spie, criminali e cryptominer si contendono i server
Di Redazione RHC - 13/12/2025

Un recente resoconto del gruppo Google Threat Intelligence (GTIG) illustra gli esiti disordinati della diffusione di informazioni, mettendo in luce come gli avversari più esperti abbiano già preso p...

Immagine del sito
Agenzia delle Entrate: accesso admin in vendita a 500$? Ecco perché i conti non tornano
Di Vincenzo Miccoli - 13/12/2025

All’interno del noto Dark Forum, l’utente identificato come “espansive” ha messo in vendita quello che descrive come l’accesso al pannello di amministrazione dell’Agenzia delle Entrate. Tu...

Immagine del sito
Apple aggiorna due bug 0day critici in iOS, presumibilmente abusati dagli spyware
Di Redazione RHC - 13/12/2025

In seguito alla scoperta di due vulnerabilità zero-day estremamente critiche nel motore del browser WebKit, Apple ha pubblicato urgentemente degli aggiornamenti di sicurezza per gli utenti di iPhone ...

Immagine del sito
Esce Kali Linux 2025.4! Miglioramenti e Novità nella Distribuzione per la Sicurezza Informatica
Di Redazione RHC - 12/12/2025

La recente edizione 2025.4 di Kali Linux è stata messa a disposizione del pubblico, introducendo significative migliorie per quanto riguarda gli ambienti desktop GNOME, KDE e Xfce. D’ora in poi, Wa...