
Redazione RHC : 22 Marzo 2024 13:05
Negli ultimi sei mesi decine di migliaia di risorse web sono state vittime di una campagna su larga scala che utilizzava il malware Sign1, precedentemente sconosciuto. Gli aggressori inseriscono un virus nei siti WordPress e i visitatori si trovano ad affrontare reindirizzamenti indesiderati e fastidiosi annunci pop-up. La campagna è stata scoperta dalla società di sicurezza web Sucuri dopo che uno dei siti del suo cliente ha iniziato a mostrare un comportamento simile.
Dopo aver ottenuto l’accesso non autorizzato a un sito WordPress, in genere indovinando le credenziali o sfruttando le vulnerabilità dei plug-in, gli aggressori inseriscono il proprio codice JavaScript in widget HTML personalizzati, un plug-in Simple Custom CSS e JS legittimo o altri componenti, anziché modificare i file del sistema di controllo stessi. .
Dall’analisi è emerso che Sign1 utilizza un meccanismo di randomizzazione basato sull’ora corrente per aggiornare continuamente gli URL da cui vengono scaricati script dannosi. Questi indirizzi cambiano ogni 10 minuti, consentendo al virus di aggirare il blocco.
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Il fatto è che i domini utilizzati sono stati registrati alla vigilia dell’attacco e non hanno avuto il tempo per essere inseriti nella lista nera. Gli URL vengono quindi utilizzati per ottenere ulteriori elementi dannosi ed eseguirli nel browser del sito infetto.
Per mascherare la sua presenza, Sign1 utilizza la crittografia XOR, nomi di variabili casuali e controlla cookie e referrer prima del lancio.
Sign1 analizza la fonte del traffico e si attiva solo se l’utente proviene da risorse popolari come i motori di ricerca Google e Yahoo, i social network Facebook e Instagram. In altri casi, il malware rimane inattivo. Inoltre il programma crea un cookie nel browser del computer infetto in modo che le finestre pop-up vengano visualizzate solo una volta per ogni visitatore del sito.
Una volta lanciato, Sign1 reindirizza gli utenti a piattaforme false con captcha fraudolenti, inducendoli con l’inganno ad attivare le notifiche del browser. Ciò apre un canale diretto attraverso il quale gli aggressori possono visualizzare annunci pubblicitari indesiderati direttamente sul desktop.
Negli ultimi sei mesi, gli scanner Sucuri hanno rilevato attività di questo virus su almeno 39.000 siti. Solo l’ultima ondata di attacchi, iniziata nel gennaio 2024, ha già colpito circa 2.500 risorse.
Per proteggere le tue risorse da tali minacce, gli esperti consigliano di utilizzare password complesse e lunghe, aggiornare regolarmente le estensioni e i moduli installati alle versioni più recenti e rimuovere il software ridondante e non necessario che può diventare una comoda scappatoia per gli aggressori.
Redazione
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