Redazione RHC : 3 Giugno 2024 15:20
Google si prepara a costruire quello che sarà il primo cavo sottomarino in fibra ottica che collegherà i continenti di Africa e Australia. L’annuncio di Google fa seguito a interruzioni diffuse in tutta l’Africa, che sono state attribuite a cavi sottomarini difettosi.
E per un’azienda che fa affidamento su una connettività resiliente per fornire i propri servizi sia ai consumatori che alle aziende, Google sta chiaramente cercando di trarre vantaggio da questo per posizionarsi come la soluzione.
Soprannominato “Umoja“, il suo nuovo cavo parte dal Kenya e attraversa vari paesi, tra cui la Repubblica Democratica del Congo, il Ruanda, l’Uganda, lo Zambia e lo Zimbabwe. Alla fine conclude il suo viaggio a terra in Sud Africa.
![]() CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHCSei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
La parte terrestre del percorso è in realtà già completata, ha confermato Google a TechCrunch. Google ha affermato di aver collaborato con una società chiamata Liquid Intelligent Technologies per quel segmento. Il lavoro incanalerà il cavo attraverso l’Oceano Indiano fino a Perth, in Australia, anche se non è ancora stata definita una tempistica per il completamento.
“Umoja consentirà ai paesi africani di connettersi in modo più affidabile tra loro e con il resto del mondo”. Ha affermato giovedì in un post sul blog Brian Quigley, vicepresidente di Google Cloud per l’infrastruttura di rete globale. “Stabilire un nuovo percorso distinto dai percorsi di connettività esistenti è fondamentale. Questo permette di mantenere una rete resiliente per una regione che storicamente ha subito interruzioni ad alto impatto”.
Ci sono centinaia di cavi che attraversano i mari, gli oceani e i corsi d’acqua del mondo, con le Big Tech – tra cui Amazon, Google, Meta e Microsoft – che rivendicano una partecipazione sempre maggiore nell’infrastruttura.
Il motivo è semplice: più cavi e data center ci sono, migliore è la qualità del servizio che possono fornire ai propri clienti, che si tratti di streaming YouTube a latenza inferiore o trasferimenti di dati più rapidi per le aziende basate sul cloud computing.
Il 15 ottobre 2025 segna un anniversario di eccezionale rilievo nella storia della sicurezza nazionale italiana: cento anni dalla nascita del Servizio Informazioni Militare (SIM), primo servizio di in...
Un nuovo post sul dark web offre l’accesso completo a migliaia di server e database MySQL appartenenti a provider italiani di hosting condiviso. Nelle ultime ore è apparso su un forum underground u...
Un grave incidente di sicurezza è stato segnalato da F5, principale fornitore di soluzioni per la sicurezza e la distribuzione delle applicazioni. Era stato ottenuto l’accesso a lungo termine ai si...
Un nuovo e insolito metodo di jailbreaking, ovvero l’arte di aggirare i limiti imposti alle intelligenze artificiali, è arrivato in redazione. A idearlo è stato Alin Grigoras, ricercatore di sicur...
Nel suo ultimo aggiornamento, il colosso della tecnologia ha risolto 175 vulnerabilità che interessano i suoi prodotti principali e i sistemi sottostanti, tra cui due vulnerabilità zero-day attivame...