
La banda di criminali informatici di RansomEXX, oggi rivendica all’interno del proprio Data Leak Site (DLS) un attacco informatico all’italiana Bettuzzi And Partners.
Come sappiamo, la pubblicazione dei dati a valle di un attacco ransomware, viene svolta solo dopo che non si è raggiunto un accordo per il pagamento del riscatto.
La cyber gang riporta all’interno del post quanto segue:
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Lo Studio BETTUZZI & PARTNERS - Dottori Commercialisti è stato fondato dal dott. Alvaro Bettuzzi, nell'anno 2005, dopo aver maturato significative esperienze nello svolgimento della professione di dottore commercialista.
Oltre al contributo del fondatore, lo Studio si avvale della collaborazione di altri dottori commercialisti, di esperti professionisti in altre discipline, di docenti universitari e di specialisti in varie aree della consulenza, soprattutto in materia legale e fiscale, in ambito sia nazionale che internazionale.
Ricordiamo che RansomEXX ha effettuato diverse vittime sul panorama italiano, tra le quali il famoso attacco alla Regione Lazio, i comuni delle Terre di pianura e l’attacco informatico che ha coinvolto l’azienda del cavallino rampante, la Ferrari.

Nota Bene: l’accesso alle Darknet è praticabile da qualsiasi persona che sappia utilizzare normalmente un PC. Questo è importante portarlo all’attenzione in quanto molti sostengono il contrario, spesso nei comunicati dopo la pubblicazione dei dati delle cybergang #ransomware.
Accedendo nei dettagli del post è presente la consueta schermata dei file suddivisi per 500MB scaricabili dal sito di RansomEXX.

Andando sul sito istituzionale dell’azienda non è possibile accedere ed effettuando un check host, il sito risulta irraggiungibile da tutto il mondo e restituisce un errore “503 (Service Temporarily Unavailable)”.

RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Nel caso in cui l’azienda voglia fornire una dichiarazione a RHC, saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo dando risalto alla questione.
Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono accedere utilizzare la mail crittografata del whistleblower.
Il ransomware, è una tipologia di malware che viene inoculato all’interno di una organizzazione, per poter cifrare i dati e rendere indisponibili i sistemi. Una volta cifrati i dati, i criminali chiedono alla vittima il pagamento di un riscatto, da pagare in criptovalute, per poterli decifrare.
Qualora la vittima non voglia pagare il riscatto, i criminali procederanno con la doppia estorsione, ovvero la minaccia della pubblicazione di dati sensibili precedentemente esfiltrati dalle infrastrutture IT della vittima.
Per comprendere meglio il funzionamento delle organizzazioni criminali all’interno del business del ransomware as a service (RaaS), vi rimandiamo a questi articoli:
Le infezioni da ransomware possono essere devastanti per un’organizzazione e il ripristino dei dati può essere un processo difficile e laborioso che richiede operatori altamente specializzati per un recupero affidabile, e anche se in assenza di un backup dei dati, sono molte le volte che il ripristino non ha avuto successo.
Infatti, si consiglia agli utenti e agli amministratori di adottare delle misure di sicurezza preventive per proteggere le proprie reti dalle infezioni da ransomware e sono in ordine di complessità:
Sia gli individui che le organizzazioni sono scoraggiati dal pagare il riscatto, in quanto anche dopo il pagamento le cyber gang possono non rilasciare la chiave di decrittazione oppure le operazioni di ripristino possono subire degli errori e delle inconsistenze.
La sicurezza informatica è una cosa seria e oggi può minare profondamente il business di una azienda.
Oggi occorre cambiare immediatamente mentalità e pensare alla cybersecurity come una parte integrante del business e non pensarci solo dopo che è avvenuto un incidente di sicurezza informatica.
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