
Redazione RHC : 3 Maggio 2024 17:17
Sono 13 anni e sette mesi di carcere negli Stati Uniti che sono stati dati all’Ucraino Yaroslav Vasinskyi, associato al gruppo REvil, colpevole dell’attacco ransomware distribuito di Kaseya.
L’attacco suscitò scalpore, in quanto permise ai criminali informatici di distribuire negli aggiornamenti software del sistema di monitoraggio Kaseya il ransomware REvil. Per poter inoculare negli aggiornamenti il malware, i criminali informatici avevano utilizzato degli specifici 0day nel backend dell’infrastruttura.
L’attacco colpì 1500 organizzazioni in tutto il mondo e la cyber gang, produsse quello che chiamò “universal decrypt“, un software capace di decifrare i dati di tutte le aziende colèite per il valore di 70 milioni di dollari. L’attacco suscitò così tanto scalpore ed interesse mediatico, tanto che portò il presidente statunitense Biden ad indagare sulla questione.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Yaroslav Vasinskyi, 24 anni, è stato arrestato in Polonia nell’ottobre 2021, circa quattro mesi dopo l’attacco di REvil, noto anche come Sodinokibi, al software di gestione IT Kaseya, che ha colpito oltre 1.500 organizzazioni. Vasinskyi è stato accusato di essere coinvolto nell’attacco di Kaseya.
Nel marzo 2022, Vasinskyi è stato estradato negli Stati Uniti , dove era stato accusato di associazione a delinquere finalizzata a commettere frode, danneggiamento di computer protetti e associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro. Vasiinskyi si è dichiarato colpevole di 11 capi d’accusa.
Secondo i documenti del tribunale, Vasiinskyi, noto anche come Rabotnik, ha lanciato oltre 2.500 attacchi utilizzando il ransomware REvil, crittografando i dati sui computer delle vittime, chiedendo alle vittime un riscatto in cambio di una chiave di decrittazione e riciclando i proventi utilizzando scambi di criptovalute e servizi di mixaggio.
These are the last publicly posted images of Yaroslav Vasinskyi.
— vx-underground (@vxunderground) May 1, 2024
He was approx. 19 years old in these pictures.
He was arrested at approx. 22 years old.
He was sentenced at approx. age 25 years old.
He will be released from prison when he is approx. 38 years old.
He made… pic.twitter.com/qtFvFzX5PH
Anche gli affiliati di Sodinokibi/REvil hanno rubato i dati delle vittime e li hanno utilizzati per estorsioni, minacciando di pubblicarli online a meno che non fosse stato pagato un riscatto. Vasinskyi e i suoi cospiratori avrebbero chiesto oltre 700 milioni di dollari in riscatto alle organizzazioni delle vittime.
L’anno scorso il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti “ha ottenuto la confisca definitiva di milioni di dollari in pagamenti di riscatto”, inclusi 39 Bitcoin e 6,1 milioni di dollari in fondi ricevuti da altri membri della cospirazione.
Nel gennaio 2022, la Russia ha annunciato di aver represso il gruppo di hacker REvil, che i membri della rete erano stati accusati e che l’infrastruttura del gruppo era stata eliminata, il tutto su richiesta degli Stati Uniti.
Nuovi impianti REvil continuarono ad essere visti nei mesi successivi, con alcuni ricercatori di sicurezza che suggerivano che l’operazione sarebbe probabilmente tornata, ma ciò non è accduto, almeno non con il nome REvil.
Redazione
Un nuovo allarme arriva dal sottobosco del cybercrime arriva poche ore fa. A segnalarlo l’azienda ParagonSec, società specializzata nel monitoraggio delle attività delle cyber gang e dei marketpla...

Cisco Talos ha identificato una nuova campagna ransomware chiamata DeadLock: gli aggressori sfruttano un driver antivirus Baidu vulnerabile (CVE-2024-51324) per disabilitare i sistemi EDR tramite la t...

Quanto avevamo scritto nell’articolo “Codice Patriottico: da DDoSia e NoName057(16) al CISM, l’algoritmo che plasma la gioventù per Putin” su Red Hot Cyber il 23 luglio scorso trova oggi pien...

Notepad++ è spesso preso di mira da malintenzionati perché il software è popolare e ampiamente utilizzato. Una vulnerabilità recentemente scoperta nell’editor di testo e codice open source Notep...

Una vulnerabilità critica associata all’esecuzione di codice remoto (RCE) in Outlook è stata sanata da Microsoft, potenzialmente consentendo a malintenzionati di attivare codice dannoso su sistemi...