Redazione RHC : 27 Dicembre 2024 15:44
Un team di ricercatori del Korea Advanced Institute of Technology (KAIST), guidato dal professor Kwang-Hyun Cho, ha presentato un metodo in grado di trasformare le cellule tumorali in cellule sane. In futuro, lo sviluppo sostituirà i metodi esistenti di trattamento del cancro, che spesso hanno gravi effetti collaterali.
Gli scienziati hanno osservato a lungo il processo di oncogenesi: come le cellule sane degenerano gradualmente in cellule maligne. Durante lo studio è stato possibile stabilire: durante la trasformazione perdono le loro caratteristiche specializzate e ritornano allo stato primitivo. Così è nata un’idea: perché non invertire questo processo?
Per implementare l’idea, il team ha creato un modello digitale della rete genetica che controlla il normale sviluppo cellulare. Utilizzando la modellazione computerizzata, hanno ricostruito il percorso di maturazione cellulare e hanno trovato gli interruttori molecolari chiave che innescano il processo. Quando gli interruttori furono attivati nel tumore del colon, il tessuto cominciò effettivamente a ritornare al suo stato sano originale.
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La tecnica si basa sulla reinclusione dei geni responsabili della differenziazione cellulare. Nei tumori, questi geni sono solitamente inattivi o contengono mutazioni. Quando il loro lavoro viene ripristinato, i tessuti non solo ritornano alle normali funzioni, ma in alcuni casi possono anche trasformarsi in un altro tipo di cellule specializzate: avviene la transdifferenziazione. Ad esempio, le cellule del cancro al seno possono essere convertite in cellule epatiche sane.
Studi simili sono stati condotti in precedenza. Gli scienziati sono riusciti a ottenere risultati simili anche per diversi tipi di cancro: leucemia mieloide, tumori al seno e carcinoma epatocellulare del fegato. Tuttavia, mentre in precedenza la scienza si basava su scoperte casuali, il nuovo approccio è molto più sistematico. La tecnologia sviluppata consente di determinare con precisione i geni e le proteine che controllano la trasformazione cellulare.
In futuro, il metodo potrebbe costituire la base di una terapia personalizzata che tenga conto delle caratteristiche genetiche di ciascun paziente. Il gruppo di ricerca sta ora lavorando per espandere l’uso della tecnologia per trattare altre forme di cancro.
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