Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Grave Zero-day rilevato in Chrome! Gli Hacker di stato stanno sfruttando questa falla critica

Redazione RHC : 26 Marzo 2025 07:36

Recentemente Google ha rilasciato un urgente bug fix relativo ad una nuova vulnerabilità monitorata con il CVE-2025-2783. Si tratta di una grave falla di sicurezza su Chrome Browser che è stata sfruttata in attacchi attivi.

L’attacco è stato sferrato attraverso e-mail di phishing che hanno preso di mira organi di stampa, istituti scolastici e organizzazioni governative in Russia. Inoltre, il CVE-2025-2783 è progettato per essere eseguito insieme a un exploit aggiuntivo che facilita l’esecuzione di codice remoto.

“Google è a conoscenza di segnalazioni secondo cui esiste in natura un exploit per CVE-2025-2783”, ha riportato nella correzione Google in un avviso tecnico. Google non ha rivelato ulteriori dettagli tecnici sulla natura degli attacchi. La vulnerabilità è stata inserita in Chrome versione 134.0.6998.177/.178 per Windows.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?

Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". 
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.  
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. 
Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com
Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]



Supporta RHC attraverso:
 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.
 

La vulnerabilità, viene identificata con il nome Mojo facendo riferimento a una raccolta di librerie di runtime che forniscono un meccanismo indipendente dalla piattaforma per la comunicazione tra processi (IPC).

Schema applicativo di Mojo

“In tutti i casi, l’infezione si è verificata immediatamente dopo che la vittima ha cliccato su un link in un’e-mail di phishing e il sito web degli aggressori è stato aperto tramite il browser web Google Chrome”, hanno affermato i ricercatori . “Non è stata richiesta alcuna ulteriore azione per essere infettati. L’essenza della vulnerabilità è dovuta a un errore logico all’intersezione tra Chrome e il sistema operativo Windows, che consente di aggirare la protezione sandbox del browser.”

“Tutti gli artefatti di attacco analizzati finora indicano un’elevata sofisticatezza degli aggressori, consentendoci di concludere con sicurezza che dietro questo attacco c’è un gruppo APT sponsorizzato da uno stato”, hanno affermato i ricercatori.

Il CVE-2025-2783, è il primo zero-day di Chrome attivamente sfruttato dall’inizio dell’anno. I ricercatori di Kaspersky Boris Larin e Igor Kuznetsov sono stati accreditati per aver scoperto e segnalato la falla il 20 marzo 2025.

Il fornitore russo di sicurezza informatica, nel suo stesso bollettino, ha caratterizzato lo sfruttamento zero-day di CVE-2025-2783 come un attacco mirato tecnicamente sofisticato, indicativo di una minaccia persistente avanzata (APT). Sta monitorando l’attività con il nome di Operation ForumTroll.

Si dice che i link di breve durata siano stati personalizzati per i bersagli, con lo spionaggio come obiettivo finale della campagna. Le email dannose, ha affermato Kaspersky, contenevano inviti presumibilmente provenienti dagli organizzatori di un legittimo forum scientifico ed esperto, Primakov Readings.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

L’Italia nel mondo degli Zero Day c’è! Le prime CNA Italiane sono Leonardo e Almaviva!
Di Massimiliano Brolli - 06/10/2025

Se n’è parlato molto poco di questo avvenimento, che personalmente reputo strategicamente molto importante e segno di un forte cambiamento nella gestione delle vulnerabilità non documentate in Ita...

Apple nel mirino? Presunta rivendicazione di data breach da 9 GB su Darkforums
Di Inva Malaj - 05/10/2025

Autore: Inva Malaj e Raffaela Crisci 04/10/2025 – Darkforums.st: “303” Rivendica Data Breach di 9 GB su Apple.com Nelle prime ore del 4 ottobre 2025, sul forum underground Darkforums è comparsa...

SoopSocks: il pacchetto PyPI che sembrava un proxy ma era una backdoor per Windows
Di Antonio Piazzolla - 04/10/2025

La storia di SoopSocks è quella che, purtroppo, conosciamo bene: un pacchetto PyPI che promette utilità — un proxy SOCKS5 — ma in realtà introduce un impianto malevolo ben orchestrato. Non stia...

L’informatica non è più una carriera sicura! Cosa sta cambiando per studenti e aziende
Di Redazione RHC - 04/10/2025

Per decenni, l’informatica è stata considerata una scelta professionale stabile e ricca di opportunità. Oggi, però, studenti, università e imprese si trovano davanti a un panorama radicalmente m...

Quando l’hacker si ferma al pub! Tokyo a secco di birra Asahi per un attacco informatico
Di Redazione RHC - 03/10/2025

Lunedì scorso, Asahi Group, il più grande produttore giapponese di birra, whisky e bevande analcoliche, ha sospeso temporaneamente le sue operazioni in Giappone a seguito di un attacco informatico c...