
Redazione RHC : 6 Giugno 2025 07:09
Sans Tech segnala una sofisticata tecnica di phishing che sfrutta le capacità di rendering HTML di Microsoft Outlook per nascondere link dannosi ai sistemi di sicurezza aziendali, mantenendone l’efficacia contro gli utenti finali.
L’attacco sfrutta istruzioni HTML condizionali per visualizzare contenuti diversi a seconda che l’e-mail venga visualizzata in Outlook o in client di posta elettronica alternativi, consentendo agli autori della minaccia di aggirare i meccanismi di scansione di sicurezza comunemente implementati negli ambienti aziendali.
Gli analisti della sicurezza hanno osservato che questa tecnica viene utilizzata principalmente contro gli istituti finanziari, con gli aggressori che creano e-mail che sembrano provenire da importanti banche e richiedono la verifica del conto.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)? Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente. Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
La natura sofisticata di questi attacchi suggerisce che siano opera di esperti in minacce informatiche che conoscono le sfumature tecniche dei motori di rendering dei client di posta elettronica e delle architetture di sicurezza aziendale.
Queste istruzioni, <!–[if mso]> e <!–[if !mso]>, sono state originariamente create per garantire la corretta formattazione delle e-mail su diversi client, ma ora sono state utilizzate come armi dai criminali informatici. Quando un’e-mail contenente queste istruzioni condizionali viene aperta in Microsoft Outlook, viene eseguito il codice condizionale MSO (Microsoft Office), che visualizza contenuto innocuo che appare legittimo sia agli utenti sia ai sistemi di sicurezza automatizzati.
La tecnica funziona creando due percorsi di codice distinti all’interno di un singolo messaggio di posta elettronica. Il primo percorso indirizza gli utenti di Outlook con link apparentemente legittimi, mentre il secondo indirizza gli utenti di altri client di posta elettronica a siti web di raccolta di credenziali.
Questo approccio a doppia funzionalità consente agli aggressori di mantenere un’apparenza di legittimità quando le e-mail vengono elaborate dall’infrastruttura di sicurezza aziendale, che si basa prevalentemente su meccanismi di scansione basati su Outlook.
L’implementazione dannosa prevede l’incorporamento di blocchi HTML condizionali che eseguono diverse destinazioni di collegamento ipertestuale in base all’identificazione del client di posta elettronica. La struttura del codice segue questo schema:
Questa struttura del codice garantisce che gli utenti di Outlook vedano riferimenti a domini bancari legittimi, mentre gli utenti di Apple Mail, Thunderbird, dell’interfaccia web di Gmail e di altri client non Outlook vengono reindirizzati a infrastrutture controllate dagli aggressori.
La scoperta di questa tecnica evidenzia significative debolezze nelle architetture di sicurezza della posta elettronica aziendale La maggior parte delle soluzioni di sicurezza aziendale analizzano le e-mail utilizzando motori compatibili con Outlook, il che significa che elaborano solo il ramo condizionale benigno e non riescono a rilevare il percorso alternativo dannoso.
Redazione
Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...

Nel 2025, le comunità IT e della sicurezza sono in fermento per un solo nome: “React2Shell“. Con la divulgazione di una nuova vulnerabilità, CVE-2025-55182, classificata CVSS 10.0, sviluppatori ...

Cloudflare torna sotto i riflettori dopo una nuova ondata di disservizi che, nella giornata del 5 dicembre 2025, sta colpendo diversi componenti della piattaforma. Oltre ai problemi al Dashboard e all...