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Adobe Experience Manager Forms sotto attacco! Patch urgente per bug RCE zero-day da score 10

Redazione RHC : 6 Agosto 2025 15:40

Il 5 agosto 2025, Adobe ha rilasciato un aggiornamento di sicurezza urgente per Adobe Experience Manager (AEM) Forms su Java Enterprise Edition (JEE), risolvendo due gravi vulnerabilità: CVE-2025-54253 e CVE-2025-54254.

La più pericolosa, il CVE-2025-54253, è una zero-day attivamente sfruttata in natura prima della patch, con un punteggio CVSS di 10.0, il massimo possibile. Un attaccante non autenticato può sfruttare questa falla per ottenere il pieno controllo del server vulnerabile, eseguendo comandi da remoto, accedendo a dati sensibili e muovendosi lateralmente nella rete.

La vulnerabilità è causata da una configurazione errata in alcune installazioni di AEM Forms, dove risulta abilitata per impostazione predefinita la modalità di sviluppo di Apache Struts. Questo consente l’esecuzione di espressioni OGNL, tipiche degli attacchi RCE. Inoltre, è stato segnalato un bypass dell’autenticazione che consente l’esecuzione degli exploit anche senza credenziali.




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Adobe ha confermato che un proof-of-concept è stato pubblicamente disponibile per un breve periodo prima di essere rimosso. Tuttavia, al momento non sono noti exploit pubblici completamente funzionanti, anche se è altamente probabile che esistano versioni private utilizzate da attori malevoli.

La seconda vulnerabilità, CVE-2025-54254, è anch’essa critica (CVSS 8.6) e riguarda una falla di tipo XXE (XML External Entity) che permette la lettura arbitraria del file system. Anche in questo caso è stata confermata la disponibilità di un PoC pubblico.

Adobe invita gli utenti a installare immediatamente l’aggiornamento che porta AEM Forms su JEE alla versione 6.5.0-0108, classificata come aggiornamento di priorità 1. In assenza della possibilità di aggiornare subito, è fortemente consigliato limitare l’accesso esterno agli endpoint AEM Forms e disattivare la modalità di sviluppo di Struts in tutti gli ambienti.

Inoltre, è fondamentale controllare i log di accesso e di sistema alla ricerca di attività sospette, come richieste contenenti sintassi OGNL, che potrebbero indicare tentativi di exploit.

Redazione
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