
Redazione RHC : 19 Aprile 2020 15:37
A quanto pare la #Bending Spoon riporta “è avviata la fase dei #test, dobbiamo sovrapporre il funzionamento dell’applicazione a un modello di sistema #sanitario, faremo una sperimentazione in alcune aree del Paese, in tempi ravvicinati sarà messa in campo e ne incentiveremo l’uso tra i cittadini”.
Il commissario all’emergenza Arcuri: “Sarà garantito l’#anonimato, si utilizza la tecnologia #bluetooth e non la #geolocalizzazione. Già avviata la fase del test”.
Ma ancora non è chiaro, se la soluzione sarà rilasciata in modalità veramente #opensource, di tutta l”intera #architettura e fornite regole di chi ne effettuerà la manutenzione a livello #sistemistica e #applicativo.
E con questi presupposti di #trasparenza, come si pensa di incentivare il raggiungimento del 70% della popolazione?
#redhotcyber #cybersecurity #immuni
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/04/17/coronavirus-app-immuni-lisi/5773615/
Redazione
L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha assunto il ruolo di Root all’interno del programma Common Vulnerabilities and Exposures (CVE), diventando il principale punt...

Il progetto Tor ha annunciato l’introduzione di un nuovo schema di crittografia, chiamato Counter Galois Onion (CGO), destinato a sostituire il precedente metodo Tor1 Relay. L’aggiornamento mira a...

L’attuale accelerazione normativa in materia di cybersicurezza non è un fenomeno isolato, ma il culmine di un percorso di maturazione del Diritto penale che ha dovuto confrontarsi con la dematerial...

Sempre più amministrazioni avviano simulazioni di campagne di phishing per misurare la capacità dei propri dipendenti di riconoscere i messaggi sospetti. Quando queste attività coinvolgono struttur...

I criminali informatici non hanno più bisogno di convincere ChatGPT o Claude Code a scrivere malware o script per il furto di dati. Esiste già un’intera classe di modelli linguistici specializzati...